t h i r t e e n

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A distanza dì pochi giorni, sarei dovuta tornare dì nuovo lì, in sua compagnia, ad esercitarmi sullo sport che tanto amavo. Mi ero definitivamente ripresa, ero ormai quasi al mio solito livello. Eppure dì tornare in squadra, non me la sentivo.
Ad un certo punto, scivolai a terra per recuperare una palla, così fece anche Oikawa ma il pallone andò dietro di me, così tesi il braccio nella speranza di prenderlo ma persi l'equilibrio e mi stesi a terra, rotolando.
Risi per come entrambi eravamo caduti nello stesso momento, e sentii ridere anche il palleggiatore.
Oikawa«Sai...ho sempre voluto chiedertelo, da quella volta».
Girai il capo verso di lui e notai che giaceva con la schiena a terra. Forse avevamo scambiato il pavimento della palestra per un prato.
Oikawa«Tu...hai detto una frase.
"Ho fatto un sogno stupendo...ora il sogno si è allontanato da me".
Che intendevi?»
«Beh...».
Che avevo immaginato quella che era una favola che ogni bambina desiderava, proprio con te, immaginando che tu fossi il mio salvatore e l'unico che fosse al mio fianco.
Ma questo, potevo mai dirtelo chiaramente?
«Ma no sarà stato...qualcosa del momento-»
Oikawa«Dimmi la verità...c'è qualcosa dietro»
«Ti prego...è imbarazzante»
Oikawa«Sono sicuro che non lo sia. Dai dimmelo, ho visto i tuoi occhi. Erano malinconici...come se ricordassi qualcosa»
«In quel sogno ci sei di mezzo tu».
Gli risposi tutto d'un fiato, tant'è che lui mi guardò negli occhi esterrefatto, ma io portai subito lo sguardo ai pilastri della rete, che ora sembravano così pieni di dettagli da scoprire.
Oikawa«Spiegati meglio»
«Beh diciamo che tu...tu ne sei il protagonista»
Oikawa«Hai fatto un sogno su dì me, Akira?»
«Era...in coma. Per quasi un mese, ho creduto fosse la realtà»
Oikawa«E cosa preferisci, il sogno, o adesso? Questo momento o quelli passati?»
«Decisamente...adesso».
Mi rialzai cercando dì porre fine a quella discussione così strana, nella speranza che cambiassimo discorso.
Oikawa«E dimmi, ero bello nel sogno? Scommetto di sì» e per finire, si diede un bacio sul bicipite.
«Eri e sei un pagliaccio!»
Oikawa«Ah si?».
Ci guardammo intensamente, e io scossi la testa indietreggiando.
«No»
Oikawa«Oh si».
Tese le mani verso di me e di scattò si fiondò a solleticare la mia pancia. Non riuscivo a resistere, così risi cercando di allontanarlo. Ma sul suo volto, non c'era un'espressione divertita. Al contrario, quasi preoccupata, infatti si fermò.
Oikawa«Akira...».
In quel momento aveva le sue possenti mani poggiate sui miei fianchi, che fece scorrere lentamente verso l'alto percorrendo e stringendo la mia figura.
Oikawa«Tu...sei troppo magra. Sicura di star bene?».
Portai le mani dietro la schiena ed intrecciai nervosamente le dita, il modo in cui mi toccava, esplorava il mio corpo mi stava mettendo tremendamente a disagio.
«Si che sto bene...»
Oikawa«A me non sembra...Ho notato le tue braccia sottili ma non credevo che fossi così sottopeso»
«Già...scusam-»
Oikawa«Scusa? Ma no...no.
Non c'è niente di cui scusarsi...».
Portò le sue dita sulla mia schiena e mi strinse in un caldo abbraccio. Le sue spalle, la sua corporatura, mi coprivano completamente e il suo petto era solido, ma confortevole. Quell'abbraccio sembrò il migliore da tempo, i nostri corpi erano così vicini, sentivo il mio petto poggiarsi sui suoi addominali e i nostri fianchi scontrarsi quasi alla stessa altezza. Poggiai la testa sulla piccola scavatura che la clavicola e la spalla creavano, e sentii la sua guancia poggiarsi sui miei capelli.
Oikawa«Non è così facile, dico bene?».
Scossi la testa incapace dì parlare e socchiusi gli occhi in quell'attimo così rilassante e sereno.
Poi sentii il suo calore allontanarsi, e infatti lentamente lasciò la presa su dì me.
Oikawa«Però c'è un lato positivo. Ormai non devo allenarti più, sei tornata al tuo stato dì perfezione. Devi solo tornare dal tuo coach e giocare nel campionato»
«Tu dici?»
Oikawa«Beh non c'è il senso. Al massimo possiamo giusto fare dei palleggi tra noi, ma tu sei tornata ad essere il fenomeno della pallavolo».
Ero sicura che tutto questo mi sarebbe mancato, ma forse aveva ragione. Forse era ora dì uscire dal mio nascondiglio e tornare ad indossare la pelle del personaggio che ho scritto con così tanta cura.
«Ti ringrazio, mi hai aiutato davvero molto»
Oikawa«Prometti che non torni più la depressa dì prima?».
Ridacchiai in risposta e negai col capo, e lui mi sorrise. Un sorriso così puro e brillante, che contagiava chiunque.
Il sorriso magnetico...

—angolo autrice
giuro che tra poco questa moina finirà
E SI TORNA IN AZIONE
ah poi, mi sono dimenticata dì dirvi dì chi è la citazione che ho usato in due capitoli
«ho fatto un sogno stupendo, ora il sogno si è allontanato da me» —Morpheus, The Matrix Reloaded.

[Personalmente, reloaded non mi è piaciuto, solo il primo film è un assoluto masterpiece, ma mi è rimasta impressa questa frase pronunciata da Morpheus].

𝑁𝑜𝑛 𝑎𝑏𝑏𝑎𝑛𝑑𝑜𝑛𝑎𝑟𝑚𝑖 𝑎𝑛𝑐𝑜𝑟𝑎 -Oikawa Toru-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora