Twelveth

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«Non posso farlo, Channelle, quello è l'unico appartamento che ha soddisfatto tutte le sue richieste.»

Mikael mi risponde con una smorfia tra il confuso e il dispiaciuto, ma il fatto che sapesse che Jason viveva di fronte a me e che in tutto questo tempo rischiavo di essere sgamata dal mio ex mi fa salire il nervoso.

Ma conosco abbastanza il mio amico da dire che lo ha fatto quasi apposta.
È da tanto che lui e Mark insistono per convincermi a dire la verità a Jason e non vogliono capire che non sono pronta ad affrontare quello stronzo.

E ieri sera ne ho avuto la conferma.

Al solo ricordo chiudo gli occhi e getto la testa indietro, lasciando la mia coda alta cadere sul cappuccio della felpa, mentre porto una mano sulla fronte per la rabbia.

Se prima temevo che tutta questa situazione fosse pericolosa per me e Katty, ora sono sicura che non andrà a finire affatto bene.

Non so come abbia fatto a non accorgersi già della bambina, dato che ogni sera piange così tanto che già si sono lamentati tre colleghi che vivono in fondo al corridoio.

Ma infondo è normale che non se ne sia accorto... A quanto pare sa come distrarsi la sera.

Increspo le labbra per lo schifo quando mi sembra di averli entrambi davanti ai miei occhi, mentre si avvicinavano per baciarsi prima che mettessi piede in casa di Samantha.

Scuoto la testa per scacciare la scena dalla testa, ma una parte di me vorrebbe urlare in questo momento pur di smettere di provare questa strana sensazione al petto.

«Stai bene?» - chiede subito dopo, guardando il mio viso pallido come se fosse la prima volta che mi vede distrutta per la stanchezza, ma non do retta al suo tentativo di cambiare argomento e mi affretto a ribattere:

«Allora sarò io ad andarmene.»-stringo i denti senza pensarci due volte, anche se mi viene la nausea al solo pensiero di fare i bagagli e trovare un altro posto per sistemarmi.
Trasferirmi con una figlia di meno di un mese di vita non sarebbe affatto facile.

Ma non è nemmeno semplice vivere ogni giorno col terrore che Jason possa venire a sapere di sua figlia prima che sia io a dirglielo... Se glielo dirò.

Incrocio le braccia al petto per la rabbia e aspetto che il mio amico riprenda a parlare per darmi ragione e promettermi che risolverà la questione, ma spalanco le labbra quando lo sento sospirare pesantemente :

«Channelle... Puoi pensare a me per una volta?»

Corrugo la fronte e abbasso le spalle istintivamente, mentre la sue voce calma è così tremendamente stanca che non trovo il coraggio di interromperlo.

Sono diventata pure egoista, ora?!

Ho pensato a lui e all'azienda dal momento in cui ho accettato l'arrivo di Jason e ho deciso di lasciare mia figlia a casa ogni giorno, costringendo Mark a farle compagnia invece di stare con lei e spendere ogni singola ora in sua compagnia come una madre normale farebbe.
Ho accettato il suo piano, il lavoro che mi ha offerto come socia dell'azienda...
Ma so che Mikael è abbastanza ricco da trovare il migliore degli appartamenti per soddisfare quel bastardo. Una casa qualsiasi dalla parte opposta di New York, tranne che nel mio palazzo, al mio stesso piano ed esattamente dall'altra parte del corridoio rispetto a casa mia.

«Abbiamo una settimana di tempo per organizzare una cazzo di sfilata.» - aggiunge subito dopo, questa volta guardandomi dritto negli occhi con una smorfia a dir poco arrabbiata.

Capisco che quest'azienda è tutto per lui, e che a differenza del mio ex, ha avuto tutto con le sue forze, senza farsi aiutare da suo padre.
Anche se avesse voluto suo padre non lo avrebbe aiutato, motivo per cui Mikael non ha nemmeno provato a chiedergli di dargli il prestito che gli serve per uscire da questa caduta.

Ex 3// Pregnant With My Ex (Terzo Libro) // EX TRIOLOGIA ~Ema Oqu Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora