Sixth

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«Channelle, guardami.»-la voce di Mikael arriva così fievole alle mie orecchie che non capisco quello che dice, mentre i miei occhi rimangono fissi in un paio di pozzanghere talmente scure da farmi venire i brividi.

Jason.

Jason è solo a un paio di passi da me con un'espressione che passa da scocciata a seria appena si accorge della mia presenza.

Deglutisco rumorosamente quando lo vedo raddrizzare le spalle all'istante, mentre serra con così tanta forza la mandibola che una grossa vena compare lungo il suo collo gigantesco, portandomi a sbattere più volte le palpebre, ma quando il suo colore dei suoi occhi inizia a diventare più scuro  del solito Mikael si piazza davanti a me per impredirmi di guardarlo ancora.

«Jason è uno dei soci.»- sussurra sul mio volto con un'espressione addolcita e piena di compassione, ricordandomi solo ora del fatto che l'azienda di New York e quella di Miami sono nate proprio da un patto tra Mikael e quel bastardo che in questo momento respira la mia aria.

Come diamine ho fatto a dimenticarlo?! Come ho fatto a non pensare al fatto che lui è uno dei soci più importanti di Mikael!?

La smorfia di stupore sul mio volto si trasforma in un'espressione preoccupata e allarmata allo stesso tempo, mentre il mio petto inizia a muoversi freneticamente al solo pensiero che lui sappia qualcosa.

Se Mikael mi ha voluto presentare ai suoi soci come madre di una bambina significa che anche Jason verrà a sapere di... sua figlia!
A meno che...

Alzo la testa di scatto per incontrare gli occhi di Mikael, ma prima ancora che possa aprire bocca si affretta ad anticiparmi con un tono sereno:

«Solo gli altri lo sanno, a lui non ho detto nulla di Katty e farò in modo che non lo sappia.»-annuisce alle sue stesse parole, per poi lanciare un'occhiata di intesa a Joseph al mio fianco, che continua a spostare gli occhi da me a Mikael più volte, come se stesse cercando di capire cosa sta accadendo.

«Non funzionerà mai.» - mi affretto a ribattere e fare un passo indietro quando fa per allungare le mani verso le mie spalle.

Non so se essere più arrabbiata con lui in questo momento o con il bastardo alle sue spalle, mentre le scene dell'ultima volta che ci siamo visti appaiono davanti ai miei occhi, ricordandomi del motivo per cui sono fuggita da Miami con una bambina in grembo.

«Sì, invece! Saranno qui solo dieci giorni, Channelle. E quegli uomini avranno altro di cui parlare piuttosto che di tua figlia!»- continua a insistere, facendo un passo in avanti per poggiare entrambe le mani alle mie spalle nude con fare confortante.

Lo guardo dritto negli occhi, questa volta con una smorfia più confusa che arrabbiata, mentre cerco di convincere me stessa che è troppo rischioso e che Mikael in questo momento non ragiona lucidamente, ma cerca solo di mettere in salvo la sua azienda.

I suoi occhi sono talmente lucidi e pieni di speranza in questo momento che una piccola parte di me inizia a sentirsi maledettamente in colpa, come se in questo momento stessi pensando solo a me stessa.

Mi sto ritirando da quella che potrebbe essere una fantastica opportunità per me e mia figlia solo perché quello stronzo del mio ex ha deciso di farsi vivo.
Sto pensando solo a me e all'odio che provo per Jason, e non al fatto che lo stipendio che posso prendere nelle vesti di una socia di quast'azienda mi permetterà di dare una vita dignitosa a Katty... E di non far perdere l'azienda al mio amico.

«Non farti condizionare da Jason, ti prego.»-la sua voce supplichevole mi fa così tanta tenerezza che stringo le dita intorno alla piccola borsetta abbinata al vestito e cerco di mettere da parte tutto l'odio e l'ansia che ho accumulato in tutto questo periodo per il moro alle sue spalle.

Ex 3// Pregnant With My Ex (Terzo Libro) // EX TRIOLOGIA ~Ema Oqu Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora