Thirteenth

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Il mio cuore batte così forte in questo momento che lo sento urtare contro il mio petto a ogni singolo battito.

Le mie mani sono così sudate che la borsa ogni tanto mi scivola tra le dita e sono costretta a passarla da una mano all'altra più volte.

Salgo in fretta gli ultimi gradini con il fiato sospeso, ma sobbalzo quando mi sento chiamare all'improvviso da una voce più che familiare, soprattutto dopo ieri sera.

«Channelle... Ti aspettavo.»

Lascia il suo appartamento alle spalle per portarsi nella mia direzione a passo lento, ma quando è abbastanza vicina da piazzarsi davanti a me non riesco a non roteare gli occhi per il fastidio.

«Samantha, non ho tempo.» - il mio tono acido le fa capire che non mi ha fatto per niente piacere vederla in quelle condizioni con quello stronzo, ma lei è l'ultima persona che poteva aspettarsi che Jason è il mio ex.

È una donna decisamente provocante e scommetto che sia passata nelle stanze di ogni singolo nostro collega in questo grattacielo, ma non mi aspettavo che si avvicinasse agli uomini così in fretta.

Anche se non credo sia stata lei ad avvicinarsi a quel puttaniere...

«Non puoi essere arrabbiata sul serio, non sapevo della vostra storia.» - mi segue frettolosamente, mentre i miei pensieri tornano a due donne che non so per quale motivo si sono presentate nel mio appartamento al loro primo giorno a New York.

«Ora che lo sai, fammi il piacere di stargli alla larga.»- le parole escono dalla mia bocca prima ancora che io stessa realizzi quello che ho appena detto, ma quando lo faccio e vedo la ragazza fermarsi e incrociare le braccia al petto, mi costringo a fare lo stesso, sospirando pesantemente e cercando una giustificazione per rimediare a quello che ho detto.

«C'è ancora qualcosa tra voi?»- chiede, alzando un sopracciglio con fare scocciato e serio allo stesso tempo, al che alzo la testa di scatto per incrociare i suoi occhi chiari.

«Certo che no! È tutto tuo. Puoi farci quello che vuoi!»

La mia espressione allarmata e arrabbiata allo stesso tempo non sembra infastidirla, anzi, al mio tono di voce assume una smorfia maliziosa e divertita allo stesso tempo.

«Non eri così convinta ieri sera.»- trova il coraggio di dire senza pensarci due volte, per poi avvicinarsi a me lentamente quasi intenerita.

«Tu sei quella, vero?» -porta le mani alle mie guance per pizzicarle come se fossi una bambina, ma appena faccio per ribattere dalla mia bocca non esce una parola.

Quella?

«L'unica che può toccare tutto il resto.» - aggiunge subito dopo, dicendolo più a sé stessa che a me è guardandomi con la stessa espressione tenera e divertita allo stesso tempo.

Se fino a poco fa i miei pensieri erano rivolti altrove, le parole di Samantha mi fanno distrarre completamente, mentre aggrotto la fronte e scaccio le sue mani con un leggero schiaffo scherzoso.

«Ti ha vista con certi occhi ieri sera.»-commenta senza dare un senso a quello che dice, mentre continuo a starmi zitta ad ascoltarla, come se davvero mi interessassero le sue parole.

'Mi odia come non ha mai odiato nessuno, infatti' - vorrei risponderle, ma scuoto la testa all'improvviso quando mi accorgo che dentro al mio appartamento si sarà scatenato un putiferio.

«Non m'importa di lui, Samantha.»-stringo i denti e le volto le spalle di nuovo per farle capire che tutto quello che riguarda quello stronzo non è di mio interesse, anche se una parte di me vorrebbe che questa donna non fosse mai tornata.

Ex 3// Pregnant With My Ex (Terzo Libro) // EX TRIOLOGIA ~Ema Oqu Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora