Tenth

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"Ci sono molte ragioni per cui quest'azienda merita il vostro supporto.»

Prendo un forte respiro quando Mikael poggia entrambi i gomiti sul tavolo e inizia a parlare con un tono fermo. Se non lo conoscessi ma farebbe molta tenerezza vedere il mio amico in queste condizioni, ma non posso evitare di pensare che se solo mi avesse ascoltato in queste settimane invece di dare retta al suo socio, probabilmente non ci ritroveremmo in queste condizioni oggi.

Mi sistemo meglio sulla sedia, portando le spalle indietro quando inizio a provare un forte fastidio sul basso ventre, quindi poggio la mano sul grembo istintivamente, aspettando che il dolore passi come al solito.

Se il mio ginecologo sapesse che a pochi giorni dal mio parto sono seduta in un ufficio a fare trattative con degli uomini d'affare, probabilmente mi farebbe costringere a trasferirmi in un'altra clinica.

"Sarebbe un grosso investimento."-il vecchietto seduto di fronte a me non sembra dell'umore di ieri sera, tanto che il suo modo di parlare è freddo e distaccato, mentre sposta più volte gli occhi da me a Mikael.

Una voglia di aprire bocca in questo momento per mandarlo a quel paese mi inizia a stuzzicare, ma invece di peggiorare la situazione mi limito a premere le labbra in una linea dura e portare una ciocca ribelle di capelli dietro l'orecchio.

Tolgo la mano dal mio grembo per portarlo sul grosso dossier sul tavolo di legno e iniziare a sfogliarlo in silenzio mentre ascolto i soci discutere.

«Ma anche grossi guadagni.»-il biondino al mio fianco interviene come al solito senza pensarci due volte, facendomi chiudere gli occhi per un attimo per trattenermi dallo schiaffeggiarlo davanti a tutti, ma trattengo il fiato e mi irrigidsco sul posto quando una voce rauca e bassa arriva dalle mie spalle, mentre sospira pesantemente:

«Cosa te lo fa credere?»

Con la coda dell'occhio lo vedo portarsi in avanti con il corpo, poggiando entrambi i gomiti sul tavolo, per poi iniziare a picchiettare con l'indice il legno.

Il suo gesto mi costringe a chiudere gli occhi e dilatare le narici quando il maledetto odore di muschio bianco entra dritto al mio naso, facendomi venire la pelle d'oca.

Ma quando realizzo le sue parole stringo la copertina del dossier in mano e mordo la punta della lingua per non sputare acida.

Continuo a guardare in basso per non dargli l'attenzione che sta cercando di guadagnare in questo momento, anche se dentro di me il sangue inizia a bollire nelle vene.

«Stiamo preparando nuovi progetti.»-Mikael insiste, riuscendo a mantenere la calma in un modo incredibile.

«Quali?»-con una voce persino più fredda l'uomo al mio fianco ribatte, per poi ringhiare pesantemente, facendomi rabbrividire a quel suono mentre le mie mani iniziano a sudare freddo.

Con la coda dell'occhio poggio gli occhi sulla sua figura, approfittando del fatto che è concentrato a guardare Mikael dritto negli occhi. I miei occhi finiscono dritti alla sua mandibola squadrata e possente, coperta da una leggera peluria scura fino a sotto il mento.

Scorro lo sguardo in alto verso le sue lunghe ciglia scure, che gli danno un aspetto persino più minaccioso di quello che rendono i suoi tatuaggi e i suoi muscoli.

La sua fronte aggrottata e il sopracciglio alzato fanno chiaramente capire che non ha intenzione di arrendersi.

È così arrogante e bastardo che se solo potessi gli sbatterei in faccia che lui ha avuto la sua azienda solo grazie a suo padre, dopo avermi presa in giro e usata a modo suo.

E a patto che sposasse Sharon.

Stringo i denti e mordo con più forza la punta del naso, e se fino a un attimo fa ho persino pensato di trovare un modo per confessargli la verità, ora mi convinco sempre di più di aver fatto la scelta giusta.

Ex 3// Pregnant With My Ex (Terzo Libro) // EX TRIOLOGIA ~Ema Oqu Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora