First

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Jason

«Jason, stai esagerando.»

È la prima volta che Sharon si preoccupa per me, mentre allunga una mano nella mia direzione per strapparmi il bicchiere di vodka dalle dita, alzando il tono della sua voce squillante così tanto sopra la musica che socchiudo gli occhi per il fastidio, lanciandole un'occhiataccia talmente minacciosa da costringerla a fare di un passo indietro e allontanare le dita da scheletro dall'alcol.

«Stai esagerando anche stasera.»-le sento dire di nuovo, questa volta con una voce più bassa, come se temesse la mia reazione, ma invece di degnarla della mia attenzione mi limito a gettare la testa indietro e lasciare il liquido mandare a puttane il mio cervello.

[ricordi]

«E gli comprerò tanti giocattoli.»-affermo, annuendo alle mie stesse parole, ma la mia voce rauca è interrotta dal richiamo del bastardo alle mie spalle, che sento fare un passo nella mia direzione:

«Jason, smettila.»-lo sento dire con un tono freddo, ma appena la sua mano poggia sulla mia spalle mi affretto a indurire la mia espressione e guardare la donna di fronte a me con uno sguardo omicida e disperato allo stesso tempo, tanto che libero il suo volto dalle mie mani per stringere la mano destra in un pugno e urlare a due milletri dalla bocca della donna di fronte a me:

«Cazzo, Channelle! Dimmi che non hai abortito!!»- continuo a fissarla nelle sue fottute pozzanghere vuote, questa volta senza trattenermi dall'alzare una mano in aria per tirare un pugno allo stipite della porta affianco alla sua testa, con così tanta forza che il tonfo che si diffonde la fa sobbalzare sul posto e distogliere gli occhi dalle mie pupille nere iniettate di sangue, mentre Mikael scosta la mano dalla mia spalla all'istante e la ginecologa si pietrificata sul posto alle spalle di Channelle.

Trattengo una smorfia di fastidio quando una forte sensazione di dolore attraversa tutti i muscoli del mio braccio, ma ogni singola fibra del mio corpo si contrae e le mie palpebre iniziano bagnarsi quando la donna di fronte a me trova il coraggio di alzare la testa per incrociare di nuovo il mio sguardo e aprire di nuovo bocca con un un tono freddo e indifferente:

«L'ho fatto.»

[fine ricordi]

Senza nemmeno accorgermene stringo le dita intorno al bicchiere con così tanta forza che le mie noche diventano bianche, mentre la mia vista si appanna di nuovo quando i miei occhi si inniettano di sangue.

Mi sento soffocare, cazzo!

Non riesco fottutamente a respirare, come se qualcuno mi avesse preso per la gola e cercasse di ammazzarmi di asfissia.

Quella donna. Lei vuole ammazzarmi e ci sta riuscendo dal momento in cui ho messo piede in quell'ospedale.

«Jason, davvero, mi stai facendo preoccupare!»- Sharon insiste con una smorfia allarmata in volto appena riprendo a riempire il bicchiere del liquido torbido, che al momento sempra non risolvere un cazzo.

I muscoli delle mie spalle si contraggono all'istante per la rabbia, mentre grugnisco tra i denti e faccio con il petto su e giù rapidamente, cercando di riempire i polmoni d'aria nel momento in cui la donna al mio fianco trova il coraggio di allontanare il bicchiere dal banco di fronte a me in un gesto rapido, al che non ci penso due volte prima di voltarmi nella sua direzione per urlarle contro di andarsene e non starmi attaccata al culo come sta facendo in questi giorni.

Mi fa compagnia credendo di potermi davvero aiutare, come se fossi un pazzo che non deve essere lasciato solo, ma non capisce che starmi sulla testa non fa altro che darmi sui nervi.

«Quello che ha fatto Channelle è imperdonabile!»-esclama in un tono freddo appena faccio per aprire bocca, senza lasciarmi spiaccicare parola mentre fa un passo verso lo sgabello su cui siedo in questo momento, ma solo sentir nominare quella donna le parole si bloccano nel mio petto e i muscoli del mio collo si contraggono con forza, pronto a fare del male a Sharon solo per aver trovato il coraggio di ficcare il naso dove non dovrebbe, tanto che stringo entrambe le mani in due pugni stretti e indurisco i miei lineamenti per farle capire di non sparare cazzate.

'Quello che ha fatto Channelle è imperdonabile!'

Se solo non avesse fottutamente ragione mi sarei scocciato al punto di non collegare il cervello alle mie azioni, ma mi limito a guardarla di traverso per nascondere il fatto che le sue parole si ripetono nella mia testa più volte.

Non doveva farlo. Non doveva azzardarsi, cazzo!

«Stai zitta, Sharon.»-la avviso con un tono freddo e strozzato, ma alle mie parole alza gli occhi al cielo, poggiando il bicchiere di vodka sul banco al suo fianco con un gesto rapido, per poi portare entrambe le mani sulle mie spalle dall'alto senza staccare gli occhi preoccupati dai miei.

«Lo ha fatto per farti star male.»-continua a parlare, come se la mia espressione infastidita non le facesse alcun effetto, ma alle sue parole raddrizzo la schiena e inclino la testa di lato per far scricchiolare il mio collo per la rabbia:

«Per vendicarsi.»-conclude dopo un paio di secondi, iniziando ad avvicinarsi sempre di più al mio viso dall'alto e stringendo le dita sulle mie spalle con fare provocatorio, ma alle sue parole la mia smorfia passa da minacciosa a infastidita in un attimo, analizzando le sue parole attentamente.

Per vendicarsi.

Quella donna ha ammazzato nostro figlio per non so quale fottuto di motivo, ma tra tutte le possibili cazzate che ho pensato, solo quello che è appena uscito dalla bocca di Sharon in questo momento non mi era tornato in mente.

Serro la mascella al solo pensiero che la donna di fronte a me abbia ragione, mentre la lascio avvicinarsi alla mia bocca così tanto che le sue labbra carnose e leccate di rossetto premono all'angolo della mia bocca delicatamente, mentre il suo profumo pungente riempie la punta del mio naso.

Per vendicarsi.

Il mio petto inizia a fare sù e giù di nuovo, ma questa volta lentamente, mentre il sangue inizia a ribollire nelle mie vene per l'odio che inizia ad accumularsi dentro di me nell'esatto momento in cui realizzo che la mia ex ha abortito solo per farmela pagare, al che la sensazione do soffocamento riprende di nuovo a tormentarmi e mi paralizzo sul posto, mentre Sharon riprende a fiatare sulla mia bocca:

«Devi tenerla lontano. Mandarla di nuovo a New York.»







Lo so che il capitolo è corto, ma vi prometto che il prossimo sarà più lungo ❤️

💕💕😭Piango mentre scrivo, ve lo giuro 🥺

Instagram: ema_8570

Ex 3// Pregnant With My Ex (Terzo Libro) // EX TRIOLOGIA ~Ema Oqu Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora