«Parlano tutti di noi. Siamo sulla copertina di Cosmopolitan, GO NYC, Billboard!»In tutti gli anni in cui lavoro con Mikael non credo di averlo mai sentito così entusiasta e rilassato. Da quando persino suo padre ha deciso di non mettere più mano in quest'azienda per aiutarlo, la prima cosa che ha pensato è che l'azienda sarebbe caduta.
Sorrido nel vederlo fare avanti e indietro nel suo ufficio con una decina di riviste in mano, mentre le sfoglia rapidamente senza nemmeno leggerle, dato che gli basta vedere stampate cinque stelle in cima a ogni articolo.
«Anche i soci sembravano soddisfatti ieri sera.» - aggiunge dopo un paio di secondi, portandomi a raddrizzare la schiena all'istante.
Il sorriso mi muore sulle labbra e deglutisco rumorosamente quando realizzo quello che dice, mentre la sensazione di un paio di dita gelide che salgono lungo la mia gamba ritorna a tormentarmi.
«Già.» - sussurro tra i denti con un misto di emozioni che invadono i miei pensieri.
Una parte di me voleva bussare al suo appartamento stamattina, quando finalmente ero a mente lucida, per vederlo aprire la porta e tirargli uno schiaffo in faccia per il modo in cui mi ha trattata ieri sera davanti a tutti i soci... Solo per distrarmi e farmi fare la figura della donna perversa che si fa toccare sotto un tavolo.
Ma mi sembra ancora di sentire il palmo della sua mano contro la mia pelle pallida.
La sua mano gigantesca è ancora lì sulla mia pelle ad accarezzarmi come solo quel bastardo ha fatto in tutta la mia vita.
E mi ritrovo a pensare a lui come al solito, rischiando di cadere nella sua maledetta trappola.
Sono più che convinta che ci sia qualcosa dietro al suo improvviso avvicinamento.Ma non capisco cosa. Non capisco cosa vuole da me ora!
Voleva cacciarmi dalla sua vita dicendomi che si sarebbe sposato con Sharon ma non l'ha mai fatta diventare sua moglie.
Mi ha usata per avere in mano l'azienda di suo padre, ma è impazzito quando ha saputo che ho abortito sua figlia.
Maledizione! Io non lo capisco! Non capisco perché continua a provocarmi!
Poggio entrambi i gomiti sul tavolo dell'ufficio di Mikael, approfittando del fatto che in ufficio siamo solo io, lui e il biondino in ufficio per perdermi nei mei pensieri di nuovo, ma alzo la testa di scatto quando il mio amico alza di nuovo la voce :
«Persino Jason si è arreso.»
Avvampo sulla sedia solo a sentire pronunciare il suo nome, beccando Mikael a guardarmi con una smorfia incuriosita dall'altra parte dell'ufficio.
Sospiro pesantemente davanti ai due, non sapendo cosa dire per fargli capire che stranamente sono d'accordo con lui.
Ha persino fatto venire le modelle di Miami e la sua migliore stilista per gestire la prima sfilata, quella che doveva dare inzio a un nuovo capitolo per la nostra azienda.
Mi aspettavo che ieri sera facesse uno dei soliti commenti sul fatto che l'azienda non merita il prestito e che bisogna lasciar fallimentare l'impresa di Mikael... Anche se avrei davvero preferito che facesse le sue solite minacce piuttosto che giocare con il mio corpo.O baciarmi...
Maledizione, il suo bacio!
Deglutisco rumorosamente, iniziando a torturare le mani al solo ricordo di come la mia bocca è stata bagnata del suo maledetto sapore, ma scuoto la testa e prendo un forte respiro all'ennesimo tentativo di non distrarmi.
«Non mi fido di lui.»
Aggrotto la fronte e porto rapidamente lo sguardo sul biondino al mio fianco, mentre in ufficio cala il silenzio.
Joseph è sempre stato un rompiscatole, ma solo perché è realista e ci tiene davvero a mettere i puntini sulle 'i' quando si tratta di affari.
I sospiri di Mikael fanno capire all'uomo al mio fianco che poteva pure lasciarlo godere di cinque minuti di gioia, ma invece di accontentarlo Joseph insiste:
«Sta sicuramente tramando qualcosa alle nostre spalle.»
Ragiona ad alta voce, portano una mano sotto il mento per grattarsi la mandibola senza alcuna traccia di pelo.
Socchiudo gli occhi e mi trattengo dal ribattere quando mi rendo conto che le sue sono solo ipotesi infondate.
Jason può essere capace di molte cose, e io lo so bene... Ma una parte di me sa che non sarebbe mai in grado di far cadere l'azienda dell'amico con cui è cresciuto. O di lasciare senza lavoro più di tre mila dipendenti.
Sapevamo che avrebbe messo i bastoni tra le ruote a Mikael sin dall'inizio, ma solo per rendere più difficile il suo l'obiettivo, non per fargli perdere tutto questo patrimonio.
«Jason è uno che se vuole rovinarti lo fa senza nascondersi.» - Mikael prende la parola, cercando di convincere sia Joseph che se stesso.
«Certo.»- il biondino si lascia andare a una risata ironica, spostando gli occhi da lui a me più volte.
«Lo stai difendendo?» - chiede subito dopo, ma questa volta perdendo il sorriso, per poi alzarsi in piedi e avvicinarsi lentamente a Mikael dall'altra parte del tavolo con il dito puntato contro di lui:
«Quel tizio non mi piace. Lo temevo prima e lo temo ancor di più ora che vi ha convinto di essere dalla vostra parte.»
Roteo gli occhi nell'esatto momento in cui Mikael si limita a un semplice 'Lo terremo d'occhio', anche se lo dice con così tanta disinvoltura da farmi sentire soddisfatta della sua risposta, ma prima ancora che Joseph possa replicare, gli volta le spalle con le riviste in mano e si affretta ad alzare una mano in segno di saluto nella mia direzione prima di lasciare l'ufficio alle spalle, lasciandomi sola con il biondino.
Alzo un sopracciglio quando lo vedo poggiare gli occhi sulla mia figura:
«Non è così bastardo.»-roteo gli occhi per fargli capire di smettere di accusare Jason ingiustamente, come se anch'io non dubitassi del mio ex.
Ho smesso di fidarmi di Jason dal momento in cui Sharon è comparsa nella nostra vita, ma Mikael ha ragione.
Se Jason fa il bastardo lo fa più per il gusto di mostrarsi tale, solo per far vedere a tutti che lui è lo stronzo minaccioso che può avere tutto in mano.Non è uno che pugnala alle spalle.
«Semra che lo conoscete tutti così bene.»-sbuffa sonoramente, mentre mi avvicino a lui a passo lento, portando entrambe le mani alle tasche della felpa bianca :
«Se pensi che lui stia combinando qualcosa... Dimostralo e basta.» - cerco di farlo ragionare e alzo le spalle, mentre lui assume un'espressione scocciata per farmi capire che non è semplice.
«Certo che lo farò.»-sussurra dopo un paio di secondi, per poi alzare la testa di scatto nella mia direzione e spalancare gli occhi chiari, poggiando entrambe le mani sulle mie spalle per stringerle tra le dita con forza, mentre sulle sue labbra si forma lentamente un sorriso.
«E tu mi aiuterai.»
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Ex 3// Pregnant With My Ex (Terzo Libro) // EX TRIOLOGIA ~Ema Oqu
ChickLit«Cazzo, Channelle! Dimmi che non hai abortito!!»- continuo a fissarla nelle sue fottute pozzanghere vuote, questa volta senza trattenermi dall'alzare una mano in aria per tirare un pugno allo stipite della porta affianco alla sua testa, con così tan...