Sixteenth

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«Per la prima volta non devo fare storie sul tuo modo di vestirti.»

Joseph sussurra al mio orecchio, portando una mano alle mie spalle, mentre immagino il sorriso che si sarà formato sulle sue labbra in questo momento.

«Buonasera a te.»- sbuffo sonoramente per il suo modo sgarbato di farmi i complimenti per il vestito rosso che indosso stasera.

È la prima volta che lo indosso, ma anche l'ultima. Non ricordavo che fosse così stretto e corto, dato che arriva a malapena a metà coscia, ma forse sono le mie curve che sono cambiate dopo il parto.

È un semplice vestito che, a parte la lunghezza, non ha nulla di provocante, anzi, le maniche lunghe mi fanno sentire più a mio agio, mentre lo scollo alle mie spalle mi fa rabbrividire per il freddo.

L'unico motivo per cui ho deciso di indossarlo è stato per abbinarlo al rossetto che Samantha mi ha regalato al mio ultimo compleanno.

Per quanto pensare a lei in questo momento mi faccia salire il nervoso, devo ammettere che quella donna se ne intende di cosmetici.

Le mie labbra non sono mai state così infuocate di un rosso acceso e decisamente seducente, ma per contrastare l'effetto del rossetto ho deciso di lasciare i miei occhi acqua e sapone, con solo un leggero velo di mascara sulle sopracciglia.

«Non possiamo cambiare posto per una volta? »-aggiungo subito dopo, mentre lo lascio aprire la porta dello stesso ristorante di lusso dove ci siamo riuniti una decina di giorni fa.

«È proprietà di quel vecchietto.»- spiega e capisco al volo che appartiene al nostro socio fastidioso, mentre ci addentriamo e veniamo accolti da un dipendente che prende la giacca costosa del biondino.

«Sono già tutti lì.» - osservo in lontananza lo stesso tavolo al solito posto, anche se questa volta i soci sono in posti diversi, mentre il biondo avvicina le labbra ai miei morbidi boccoli, incastrati dietro l'orecchio.

«Per loro sei una mamma che deve occuparsi anche dei figli. Il nostro ritardo è giustificato.»

Li guardo uno a uno, con Joseph spinge di nuovo contro la mia schiena per farmi camminare, mentre sposto gli occhi da una camicia bianca all'altra in fretta, ma rallento il passo e le mie gambe iniziano a tremare nell'esatto momento in cui i miei occhi finiscono su una camicia nera, abbinata al colore delle sue pupille.

Come se mi sentissi attirata dal suo sguardo alzo gli occhi rapidamente, incrociando le sue pupille talmente scure che non ci metto molto a capire che è infastidito dalla mia presenza.

E anche di quella di Joseph, dato che sposta più volte gli occhi dal mio corpo a quello del biondino al mio fianco e al suo braccio che in questo momento sta dietro le mie spalle.

Lo vedo di sottecchi abbassare le sopracciglia e corrugare la fronte, per poi premere le labbra carnose in una linea talmente dura che i lineamenti della sua mandibola diventano sempre più evidenti.

Al suo gesto le sue labbra si increspano in tante piccole rughe rosse, così invitanti che non riesco a fare a meno di ricordare la sensazione di averle accollate alla mia pelle. Come l'ultima volta che mi sono scontrata con lui, dietro le quinte della sfilata.

È seduto sulla sedia con le larghe spalle che poggiano sullo schienale della sedia in una posizione comoda, ma arrossisco all'istante e smetto di inspirare l'aria quando porto gli occhi sul suo petto, leggermente scoperto dai primi bottoni lasciati aperti, mostrando i rilievo dei pettorali dove ho poggiato la testa migliaia di volte, anche se non sono mai stati così duri.

Il mio battito cardiaco accelera all'improvviso, mentre sento le mie guance andare in fiamme davanti ai suoi occhi attenti, che iniziano a concentrarsi così tanto sul mio corpo da andare più volte dalle mie labbra alle mie gambe lentamente.

Ex 3// Pregnant With My Ex (Terzo Libro) // EX TRIOLOGIA ~Ema Oqu Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora