Oggi è il giorno del secondo GP.
Da quando siamo arrivati sono uscita dalla stanza forse 3 volte.
Evito chiunque, cerco di evitare i piloti per essere precisi.
Ho assistito alle classifiche di ieri, ma appena i piloti sono rientrati sono corsa in hotel.
Sto cercando di non incontrare Daniel, dopo il suo invito a una cena fuori.
Quando me l'ha chiesto ho detto che avremmo potuto, lui mi ha sorriso, mi ha dato un bacio sulla quancia e se nè andato.
Domani ripartiremo, abbiamo una settimana libera, non so dove andare.
Dovrei parlarne con i ragazzi ma sto evitando tutti loro.
Personalmente spero quasi che i ragazzi non finiscano sul podio oggi, io sono la loro "babystitter" e se vincono devo organizzare le interviste, alle quali avvolte devo rispondere io stessa.
So che mi devo presentare al GP, ma aspetto che siano già in auto così posso evitare tutti.
Indosso dei jeans neri poi metto un dolce vita bianco con lo stemma della scuderia.
Esco dalla stanza e con calma scendo le scale.
Sono già partiti da molto ormai e non so come siano messi.
Scendo al paddock e cerco con gli occhi lo stand rosso.
Mentre faccio passare tutti gli stand con la vista noto quello della Mclaren.
Vedo Daniel parlare con un ingegnere e subito mi assale un po' di panico.
Lui alza gli occhi sulla folla e per un istante i nostri occhi si incrociano.
Mi giro più in fretta possibile quasi correndo verso lo stand della Ferrari.
:'Come sono messi?"
Un ragazzo che non conosco mi dice che i nostri due piloti sono 2 e 3, sorrido anche se avrei preferito evitare altre interviste.
Istintivamente mi giro per verso l'altro lato del paddock.
Sussulto quando vedo Daniel farsi spazio tra la folla verso la mia direzione.
Nel panico cerco qualcuno che conosco e noto Binotto parlare con qualcuno e poi mi guarda.
Mi avvicino a lui sorridendo il più possibile:'Stai bene? Sembra tu abbia visto un fantasma"
:'Sempre gentile Binotto"
:'Certo, senti, so che non ti piace quando ti dico cose su come fare il tuo lavoro ma"
Mentre parla continuo a girarmi vedendo Daniel sempre più vicino.
Riporto la concentrazione all'ingegnere che si è bloccato:'Va avanti"
:'Umh si, dicevo, so che non ti piace quando ti do dei consigli su come fare il tuo lavoro ma, essendo che alcuni piloti sono già fuori, i giornalisti sono pronti nella sala riunioni. Magari potresti andarci e scegliere a chi concedere interviste e altro, poi ti mando qualcuno appena sappiamo i risultati?"
Annuisco, cercando di assimilare le informazioni.
Non sono mai stata così grata a Binotto per aver voluto darmi dei "consigli".
:'Certo, ti ringrazio per avermelo detto, ci vado immediatamente grazie"
Sorrido a Mattia che sembra sorpreso da come abbia apprezzato il suo consiglio.
A passi svelti raggiungo le sale conferenze.
Ci sono i giornalisti, Bottas e il capo ingegneri della Alfa Romeo.
Bottas sembra sollevato nel vedermi e dice qualcosa all'orecchio del ingegnere che sorride a sua volta.
:'Signori vi ringrazio, ora vi lasciamo nelle mani della Scuderia Ferrari"
I due si alzano, mi passano affianco sorridendo e mi salutano.
Salgo nella zona con i microfoni e subito i giornalisti cominciano a fare domande.
Rispondo a qualche domanda poi alcuni richiedono un intervista con i piloti.
Spulcio freddamente la lista di richiedenti, eliminando chiunque abbia già pubblicato informazioni false o travagliate sulla scuderia.
Chiedo quindi a molti giornalisti di uscire dalla sala, e molti escono per la premiazione.
Dopo aver fissato un intervista esclusiva con un giornalista noto Daniel seduto in fondo alla sala.
:'Che fai qui?"
Lui sorride senza parole:'Wow, certo che sai fare veramente bene il tuo lavoro!"
Sorrido al pilota che mi guarda:' Sei finito fuori corsa eh"
:'Già, mi rifarò quando correrò in casa"
Annuisco mentre mi avvicino alla porta:'Approposito, mi chiedevo se ti andasse d-"
:'Ora scusa ma per fare bene il mio lavoro, come hai detto tu, devo andare, ci vediamo"
Esco lasciando il pilota nella sala da solo e vado a cercare i due piloti.
Li aspetto negli spogliatoi, avvisandoli già prima di esserci.
Dopo poco Charles esce con la t-shirt della scuderia e dei jeans.
:'Allora, avvoltoio, dove, quando e con chi?"
Sorrido scuotendo la testa:'Scommettiamo che appena avrò finito di dirtelo arriverà Carlos e potrò rispiegare tutto?"
:'Nah, Carlos è molto lento"
Ridacchiamo entrambi poi gli spiego il piano.
Appena finisco vediamo Carlos uscire dallo spogliatoio con tutti i capelli al vento.
Charles scoppia a ridere e mi da una leggera pacca sulla spalla.
Io scuoto la testa ridendo e lo spagnolo ci guarda storto:'¿Qué sucedió? Por qué te ríes?"
Ridiamo ancora di più:'Senti spagnolo, rimani sulla nostra lingua per cortesia"
Carlos annuisce:'Quindi, buitre, che ci dici?"
:'Tra, umh, 5 minuti, avete un intervista nella sala qui di fianco"
:'Dimmi che non ci lascerai da soli con il giornalista, ti chiamo avvoltoio ma ho bisogno di un viso amico"
:'Ehi!"
:'Scusa Carlos, ma lei è differente"
:'Si, starò nella sala, dietro il giornalista così, se vi chiede qualcosa che non dovete dire, vi farò un segno"
Ridacchiamo e usciamo.*nota autore*
"Grazie a tutti per aver letto fin ora, spero la storia vi stia piacendo. Apprezzerei se lasciaste u a stella e magari commentaste cosa ne pensate fin ora nei commenti"
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Colapso
FanfictionIsabell si ritrova a dovre seguire i due piloti della ferrari in giro per il mondo, conoscendo anche altri piloti. Sotto al fascino spagnolo, si troverà a commettere vivere una vita movimentata. Fan Fiction => Carlos Sainz Jr. I fatti raccontati...