Entro in camera e mi chiudo la porta alle spalle sospirando.
Con la schiena contro la porta guardo la mia stanza, quel letto vuoto, che non mi va di scaldare da sola.
Mi giro di fretta aprendo la porta ed uscendo pronta a rincorrere Daniel.
Che però stava già tornando verso camera mia.
In un secondo la distanza tra noi si azzera, le mie mani vanno istintivamente al suo collo e mi allungo per baciarlo.
La sua mano finisce poco sopra la mia vita mentre con l'altra passa sopra al mio sedere e si ferma poco sotto, come a sollevarmi.
Un fuoco dentro di me si accende e in un attimo siamo in camera mia, senza staccarci.
Finiamo sul mio letto e in poco non abbiamo nulla addosso.Quando mi sveglio sono sotto le coperte, un braccio pesa sulla mia pancia e un respiro mi solletica la pelle del collo.
Apro gli occhi e dalle tende filtra un po' di luce.
Mi alzo crecando di non svegliare Daniel, afferro qualche indumento e corro al bagno.
Mi ci chiudo e ho uno strano sentimento, come di déjà vu.
Mi sistemo e sono pronta, per questa giornata, e per le prossime 21.
I giorni passano in fretta, Charlotte ha preso un influenza, e la cena a 4(5) è saltata.
Tutta la settimana combino lavoro con l'uscire con Daniel e ciò che viene dopo l'uscita.
Alla fine della settimana partiamo per andare in Emilia Romanga, l'influenza di Charlotte è arrivata anche a me e io l'ho passata a Daniel.
Perciò ci siamo dovuti salutare in hotel.
La nostra relazione sta funzionando e senza neppure provarci non siamo ancora finiti sulla bocca di tutti.
Charlotte, Charles e Lando sono gli unici informati, anche se Norris non sembra entusiasta.
Per quanto si sforzi ho notato che c'è qualcosa che non va, ma con me è comunque gentile.
Non mi andava di lasciare Daniel malato in una camera d'hotel, infatti i ragazzi hanno rimandato la partenza di un ora per aspettarmi.
Ho salutato Daniel a malincuore e sono uscita dalla stanza.
Sulla via per l'ascensore ho invontrato Verstappen, mi ha guardata, ha ridacchiato e mi ha detto:'Buon viaggio, signorina Sainz-Ricciardo"
Non ho ben capito la battuta ma sono uscita dall'hotel, e senza troppa fatica me ne sono dimenticata.
La settimana è passata in fretta, tra conferenze, interviste, video chiamate con Daniel, Charlotte è ripartita.
E anche quella del gran premio di casa, con una sconfitta e una certa Vicky sempre appresso.
Io e Charles abbiamo cominciato a fare un gioco; indovina quanto.
Si tratta di indovinare quanto quei due riescano a stare separati, per ora siamo arrivati a quello che è la durata di diciamo 20 laps.
Abbiamo rischiato un incidente, a causa dei loro incontri durante i pit stop.
Per riuscire a salutarsi hanno complicato il lavoro dei meccanici, la gomma era poco fissa e ci siamo ritrovati un bel DNF.
Purtroppo neppure per Charles è stata una bella gara, perciò abbiamo lasciato l'Emilia Romanga con una certa delusione.
Ora siamo appena arrivati a Miami, ho molto sonno e la voce di "Vicky" dal telefono di Carlos mi sta facendo venire mal di testa.
:'Umh, a proposito, so che manca ancora molto ma io e Charlotte abbiamo pensato che al gran premio di Monaco potremmo canare tutti assieme"
Carlos sembra tornare al pianeta terra dal pianeta vicky:'Tutti? Tutti chi?"
:'Noi sei"
Carlos sembra confuso, deduco che non abbia notato me e Daniel insieme, certo è comprensibile, ormai vive per Vicky e basta.
:'Umh, ti richiamo tra un attimo okay?"
Si salutano in modo fin troppo mieloso.
:'Noi sei saremmo?"
:'Noi tre, e i nostri rispettivi accompagnatori"
Mentre dico noi tre indico me, Charles e Carlos.
Quest'ultimo guarda Charles stupito:'Lei ha un accompagnatore?"
Il mal di testa mi ha resa nervosa perciò sbotto senza dare la possibilità a Charles di rispondere:'Si, lei ha un accompagnatore, e se solo non fossi così preso dalla tua Vicky- pronuncio queste ultime parole con un tono canzonatorio- sapresti anche chi è"
Le porte dell'ascensore si aprono e io esco senza badare a Carlos che fa domande.
Cerco camera mia e ci entro all'istante.
Dormo, dormo molto, a svegliarmi è qualcuno che bussa alla mia porta:'Isa? Sei viva?"
Sbuffo mettendomi a sedere sul letto, ho ancora i vestiti di ieri sera addosso.
Mi alzo e mi trascino fino alla porta e la apro con calma.
La luce del corridoio mi acceca per un attimo.
:'Gesù cristo, che hai fatto sta notte?!"
Guardo Charles facendo una smorfia in risposta.
:'Che c'è?"
:'C'è che ci sono le qualifiche, presente? Quelle che poi sono seguite da giornalisti da gestire, tipo il tuo lavoro?"
Non rispondo neanche ma annuisco.
:'Forse è meglio se ci pensa qualcun altro per oggi eh"
Scuoto la testa alzando l'indice.
Torno in camera e apro le tende, altra luce raggiunge i miei occhi.
Sospiro e vado verso la valigia.
Quando tolgo la t-shirt sento più freddo del previsto perciò afferro un dolce vita a maniche lunghe e una felpa ferraristyle.
Le infilo e afferro il telefono uscendo dalla stanza.
:'Eccomi"
:'Sai che siamo a Miami e non in Groenlandia si?"
:'Ho freddo"
Il telefono vibra così accendo e noto che in effetti è già pomeriggio.
Quando usciamo dall'hotel è ancora più freddo, perciò durante le quali mi siedo al box e mi rannicchio nella mia felpa.
Finite le qualifiche mi dirigo alla sala stampa, mentre rispondo agli ultimi messaggi.
Il mal di testa non passa, ne dopo un intervista, ne dopo 4.
Quando finisco noto che sono ormai le 18, sono da sola in sala e sono di nuovo stanca.
Vedo Daniel entrare in sala e mi alzo per raggiungerlo, quando lentamente tutto si fa scuro, e con un tonfo raggiungo il pavimento.
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Colapso
FanfictionIsabell si ritrova a dovre seguire i due piloti della ferrari in giro per il mondo, conoscendo anche altri piloti. Sotto al fascino spagnolo, si troverà a commettere vivere una vita movimentata. Fan Fiction => Carlos Sainz Jr. I fatti raccontati...