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Cominciamo l'intervista e spero non accada nulla, con questi giornalisti non si sa mai.
Mi siedo dietro al giornalista che inizia a fare domande.
Rimane sullo sportivo e chiede ai ragazzi se sono soddisfatti dei risultati.
Mentre parlano sento la porta aprirsi e richiudersi.
Mi volto e vedo Daniel sorridente, mi raggiunge e si siede vicino a me.
Mi saluta bisbigliando e ricambio il saluto, poi torno a guardare i ragazzi.
:'Quindi, fai anche questo come lavoro?"
Annuisco senza guardarlo.
:'Che fai sta sera?"
:'Non so, credo mangerò in hotel e poi andrò a dormire, sono stanca"
:'Oh, pensavo, che so, che saremmo po-tuti andare a cena fuori, io e te"
Faccio segno ai ragazzi di non rispondere ad una domanda sulle novità dell'auto.
Charles torna a concentrarsi sull'intervista, Carlos mi guarda e si distrae dal'intervista.
Lo guardo sorridendo, ma lui non ricambia.
Fissa me e Ricciardo, poi di nuovo me e torna a concentrarsi sull'intervista.
:'Quindi?"
Guardo Daniel notando che non ho seguito il suo discorso:'Dicevo, io, te, a cena, sta sera?"
:'Ti ho detto che sono stanca"
:'Mh, avevo notato, non ti ho vista per tutta la settimana, ho chiesto anche a Lando ma non ti ha visto nemmeno lui"
Annuisco cercando di seguire l'intervista.
:'Ceni da sola quindi?"
Annuisco ancora una volta.
Faccio segno a Charles di finire l'intervista.
:'Magari in Australia ti porto a cena in un posto"
Grazie a dio il giornalista si alza proprio lì e mi alzo per stringergli la mano.
Dopo i convnevoli il giornalista se ne va.
:'Ricciardo, che fai qui? Cerchi forse di rubarci informazioni?"
Daniel ride alla battuta di Charles un po' imbarazzato:' Diciamo, che sto provando a rubarvi qualcosa si, ma non informazioni"
Daniel fa l'occhiolino a Charles, Carlos sembra rimasto su un altro pianeta.
:'bhè io ora sono molto stanca, scusate ragazzi ma torno in camera"

Mi avvicino alla porta senza aspettare una loro risposta:'Oh avvoltoio, noi domani alle 10 partiamo per casa di Carlos, vieni con noi?"
Annuisco senza valutare troppo la proposta.
:'Aspetta, ti accompagno"
:'Senti, Ricciardo, sai che non saresti dovuto rimanere qui durante l'intervista no?"
Daniel sembra un po' sorpreso dal tono di Carlos, io guardo Charles che mi guarda con altrettanta sorpresa.
:'Che vorresti dire?"
:'Già Carlos, da quando segui le regole?"
Charles cerca di sdrammatizare dando una pacca a Carlos.
:'Niente. Non volevo dire proprio niente, fate come vi pare"
Mi passa vicino a passo svelto ed esce dalla sala sbattendo la porta.
:'Wow, gli succede spesso?"
:'Grazie a dio, no"
Daniel ride alla battuta di Charles.
:'Scusate ragazzi ma sono veramente stanca, ci vediamo"
Lascio la sala e torno in hotel, volevo parlare con Carlos ma mi sento molto stanca quindi vado in camera e mi butto sul letto e in poco tempo mi addormento.
Quando mi sveglio fuori è buio, sono circa le dieci di sera, dovrei andare a cena.
Metto dei pantaloni della tuta e infilo una polo della Ferrari.
Scendo le scale e chiedo ad un ragazzo dove sia la sala per la cena della F1.
Lui mi spiega dove andare e io lo ringrazio.
Cammino a testa bassa verso la sala, ho ancora un po' di sonno.
Entro e vedo Carlos seduto da solo, sta guardando qualcosa al telefono e sembra aver già finito di cenare.
Mi avvicino piano e mi siedo, i tavoli sono più o meno riservati per ogni team.
:'Ciao"
Lui alza lo sguardo, poi torna a guardare il telefono.
:'Sei arrabbiato con me?"
Continua ad ignorarmi fissando lo schermo.
:'Carlos? Puoi, per favore, rivolgermi la parola?"
Spegne il telefono sbuffando, ma sempre non mi guarda.
:'Carlos? Senti se preferisci che io non venga in Spagna devi solo dirlo eh"
:'Non ho detto questo"
Si alza, afferra il telefono e prima che io possa ribattere esce dalla sala.
Mi alzo e vado al buffet, prendo un toast e lo riscaldo brevemente nel microonde.
:'Oh bhe, ora capisco perchè non sei voluta venire a cena fuori con me. Chi mai rinuncerebbe a un toast riscaldato nel micro, in tuta e polo? Non che ti stiano male specifichiamo"
Sorrido prendendo il mio toast e camminando verso il mio tavolo.
:'Non dovresti, che so, cenare con il tuo team?"
:'Sai, noi abbiamo il vizio di mangiare prima della mezzanotte"
Rido per la battutina:'Ho pensato di aspettare magari saresti scesa e infatti ho fatto bene"
Mi siedo e lui si siede difronte.
:'Hai, intenzione di guardarmi mentre mangio?"
:'Più o meno si"
Comincio a mangiare il mio toast staccandone le croste e mangiando prima quelle.
Non mi piace quando la gente mi guarda mangiare, a scuola e nella vita privata le persone ridevano per come mangiavo.
Certo se c'è una bistecca la mangio normalmente, ma alcuni cibi ho il mio modo.
Sto quasi per finire il toast e per ora Daniel non ha commentato il mio modo di mangiare. Ma in un secondo capisco di aver parlato troppo presto
:'Non ho mai visto nessuno mangiare così un toast, è quasi un peccato"
Mi blocco con il panino in mano, cerco di dimostrare a me stessa che non stava criticando me:'Cosa intendi con; è quasi un peccato?"
Lui scoppia a ridere come se io abbia appena fatto una domanda scontata:'Che è un peccato mangiarlo così"
Senza un motivo preciso questo suo commento mi fa imbestialire e rispondo un rapido okay, mi alzo ed esco dalla sala.
Dopo poco sento che mi sta rincorrendo ma non mi fermo, anzi aumento il passo dato che non mi va di continuare il discorso.

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