La mattina dopo Allison si sveglió con il diario ancora stretto tra le braccia, cosí sorrise e lo sistemó nel suo nascondiglio. Solo una volta scesa in cucina si accorse di non essersi cambiatad'abito la sera precedente e, portandosi una manoalla faccia, si rese conto di non essersi nemmeno struccata, dato che era tutta appiccicosa. Prese unyougurt alla fragola dal frigorifero e si sedette suldivanetto in pelle bianca per poi accendere la TV.<< Notizia dell'ultima ora >> trilló la voce di unagiornalista mora e minuta. << Incendio divampato questa notte nelle palestre della "Californian Academy" >> le andó di traverso il boccone. << Fortunatamente il Prom era giá terminato, quindi la scuola era deserta, non ci sono feriti e le fiamme sono state spente dal temporale che si é abbattuto questa notte sulla nostra cittadina, ma la polizia sta indagando su come sia divampato il fuoco >>. Detto ció passó il microfono al vice sceriffo Norville. << L'entitádell'incendio é di certo dolosa, ma é impossibile capire come sia stato appiccato dato che non sono state ritrovate tracce di combustibili, é giá ilquarto caso verificatosi questo mese e riteniamo che gli incendi siano opera della stessa persona, si raccomanda ai cittadini la massima attenzione >>. Allison deglutí a fatica, lei non erastata... Alvin non poteva, non ne avrebbe avuto motivo, e Summer era troppo ubriaca per non essere crollata addormentata una volta arrivati a casa, quindi non riuscí a darsi una spiegazione plausibile. Si conficcó le unghie nel palmo della mano, e se fosse stata lei e glielo avessero fatto dimenticare? No, era impossibile, ricordava che cosa aveva fatto una volta tornata dal ballo, aveva dormito e nessuno poteva essere entrato, e anche se fosse successo se ne sarebbe accorta dato il suo sonno consí leggero e sarebbe riuscita a contrastare il potere angelico ora che ne era a conoscenza, ne era certa. Altra cosa strana era la tempesta, da quelle parti i temporali estivi erano rari e di certo non arrivavano senza preavviso come quello, quando era tornata a casa il cielo era perfettamente limpido, ne era sicurissima. Spense subito la tv e decise di andare a cambiarsi, ne aveva giá abbastanza di problemi per preoccuparsi anche di quello, ma prorpio appena si fu alzata notó una figura femminile dai capelli di un biondo talmente chiaro e luminoso da sembrare bianchi seduta nel suo giardino, doveva avere scavalcato il cancello per entrare. Si avvicinó al vetro incuriosita, la sconosciuta le stava dando le spalle ed era di una staticitá tale da sembrare una statua, forse Allison le avrebbe urlato qualcosa dalla finestra o avrebbe chiamato la polizia, ma lei una Lucifer, quindi, solo dopo essersi ripulita la faccia dato che non poteva di certo uscire e rischiare di essere vista da qualcuno in quello stato, si precipitó fuori. Era certa di avere sbattuto la porta abbastanza forte da farsi sentire, ma la figura non si mosse di un pelo. Indossava una minigonna di jeans, una canottierina lilla e un paio di scarpe nere a tacco alto, sembrava una persona normale, ma qualcosa(a parte il fatto che si trovasse dentro la sua prorpietá) le diceva che non lo era. Doveva essere una pazza scappata da un qualche manicomio, o magari l'avevano mandata Sara e Rafael un qualche brutto scherzo. Solo dopo che si fu schiarita la voce la ragazza si alzó in piedi e solo allora Allison notó che i capelli le arrivavano fino alla cintola. Un brivido le corse lungo la schiena, aveva qualcosa di familiare. La ragazza poi si voltó sfoggiando un enorme sorriso. Il cuore le smise di battere per un secondo, poi corse incontro a quella che ormai non era piú di certo una sconosciuta. L'impatto dell'abbraccio le fece cadere entrambe sull'erba. << Allora, ti ho spaventata almeno un pochino? >> << Credevo che non ti avrei rivista mai piú >> << eh sí, ti piacerebbe >> ridacchió scompigliandole i capelli come faceva spesso quando erano piccole. Poi si fece seria << allora é vero che hai giá fatto la tua scelta? >> << Beh, Dakota, vedi... >> << non fraintendere >> la interruppe con una nota di disgusto nella voce << non voglio che tu scelga gli angeli, non dopo che la veritá é venuta a galla per lo meno >> Allison la fissó per un momento prima di scoppiare a ridere. << Ma che ci fai quí ? >> << ora ti spiego >> disse sfregandosi le mani soddisfatta. << Premettiamo che ho infranto un milione di leggi venendo da te... Nathaniel ultimamente é andato completamente fuori di testa, quando si é saputo che ti ricordi tutto mezza Cittá dell'Eden é stata presa dal panico... il Consiglio teme che tu ti voglia vendicare... >> non aveva mai preso in considerazione l'idea di prendersi una rivincita per quello che le avevano fatto passare e tanto meno non si spiegava perchémai il re del paradiso avrebbe dovuto temere proprio lei. << Penso che ci sia qualcosa che non va ai piani alti, soprattutto da quando hai iniziato a bruciare mezza LA >> << wow, peró... non sono stata io a dare fuoco alle palestre della scuola >> << ah no? >> si soffermó un attimo a riflettere. << Io credo a te... peró é strano dato che il Consiglio ha detto che un incendio cosí violento puó essere stato provocato solo da un demone potente... >> << mi spiace, ma di solito tendo a prendermi i miei meriti >>. Era cambiata un sacco vivendo sulla terra e voleva subito mettere le cose in chiaro con Dakota, per quanto le volesse bene lei non era piú la ragazzina innocente che conosceva e voleva farglielo sapere il prima possibile, per darle modo di scegliere se accettare o no il suo cambiamento. << Devi fare attenzione Seli, temo che il Consiglio abbia brutte intenzioni >> << ho giá perso abbastanza per colpa del Consiglio, non lasceró che mi portino via la vita che mi sto ricostruendo >> rispose alzando lo sguardo versoil cielo come se sperasse che Nathaniel l'avesse sentita anche se sapeva bene che non era possibile. << Giusto! Voglio che mi racconti tutti i dettagli! >> << di cosa ? >> chiese innarcando un sopracciglio, sembrava che la preoccupazione avesse abbandonato il volto dell'amica e per un attimo si chiese se avesse capito che se si fosse trovata davanti gli assassini di sua madre li avrebbe uccisi senza pensarci su un solo attimo. << Non di cosa ma di chi! Insomma, hai recuperato i tuoi ricordi... >>sospiró prima di raccontarle di Alvin e dei seianni trascorsi sulla terra cercando di ironizzare sulle parti piú tristi, come quando i suoi genitori adottivi l'avevano abbandonata, o della storia dell'incidente, di Sara e di tutto quello che era successo con Rafael. << Sai, non mi aspettavo che mi avresti detto di amare un demone, credevoche mi avresti parlato di Rafael e del vostro epicoritrovamento... >> una simile osservazione era piuttosto prevedibile dato che Dakota e Rafael erano sempre stati buoni amici. Notó l'espressione di lieve tristezza mista a rabbia che si era formata sul volto dell'amica. << L'ha fatto perché ti ama >> aggiunse cercando di giustificare l'amico. << Evidentemente non quanto avrebbe amato un bel paio di ali >> ribatté Allison con una scrollata di spalle . << Deduco che ci troviamo nel mezzo di un gran bel triangolo... >> << Dakota! Niente triangoli! Rafael fa parte passato, Alvin é il mio presente e il mio futuro >>. Sospiró accarezzando con le punta delle dita l'erba umida sulla quale era seduta. << Nel caso tu non l'avessi notato vivere in questo mondo mi ha cambiata... non ho piú niente a che fare con la ragazzina che hai conosciuto >> per quanto fosse bello riavere la sua migliore amica d'infanzia sapeva che non poteva durare, il passato l'aveva resa ció che era ma non avrebbe mai e poi mai influenzato il suo futuro e tanto meno il presente. << Lo so, ed é tutto a posto credimi... non sei l'unica ad essere cambiata, non sono piú sicura di chi siano i buonie chi i cattivi... rimarró al tuo fianco, anche se adesso il tuo passatempo preferito é dare fuoco alle cittá anziché intrecciare ghirlande di fiori >>.<< Grazie >> mormoró con voce tremante, ancora le sembrava impossibile riaverla davvero. Poco dopo il telefono di Allison inizió a squillare e si precipitó in casa per rispondere. << Buongiorno principessa >> << ciao amore >><< ieri sera hai fatto faville eh? >> Dovette pensarci un secondo prima di realizzare << non sono stata io a dare fuoco alla scuola >>. Ci fu un lungo silenzio. << Ma... non sono stato io e nemmeno mia sorella... pensavamo fosse opera di Miss Reginetta del Prom >> << ti dico che nonsono stata io! >> << Tranquilla, ti credo... >> << che ne dici se tu e Sum passate di qua e poi andiamo tutti in spiaggia? C'é qualcuno che vi vorrei presentare >>. Non ne aveva proprio voglia di lasciare spazio ai problemi, sapeva che ci doveva essere un altro demone in cittá e che nel paradiso c'era un certo tumulto ma non le interessava, acora una settimana e non avrebbe piú avuto nulla a che fare con quei due mondi, potevano anche implodere per quel che la riguardava. << Va bene >> evientemente era d'accordo ad infischiarsen
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Le ragazze andarono di sopra a cambiarsi e Dakota ne approfittó per ficcare un po' il naso in giro. Trovó un piccolo scrigno di legno bianco decorato con delle conchiglie appoggiato sul comó e prima ancora che l'amica potesse accorgersene l'aveva giá aperto, in fin dei conti era sempre stata una gran ficcanaso. Dentro c'erano alcuni fogli di carta ripiegati con cura, ne spiegó uno, era la risposta positiva per la domanda di ammissione alla "Univercity of Fashion Desig", ma il lato anteriore del foglio erasolcato da una grane croce rossa. Continuó a frugare e trovó una fotografia in cui c'era una Allison piú giovane di almeno un paio di anni seduta su quello che sembrava il sedile di un aereo e accanto a lei c'erano un uomo e una donna, ma le loro facce erano state cancellate condell'inchiostro rosso. << Stavamo andando alle Maldive >> raccontó appoggiando il mento sulla spalla dell'amica. << Ops scusa, non volevo...>> piú che dispiaciuta sembrava pronta per farle unodei suoi interrogatori. << Curiosare? Non preoccuparti >> prese in mano la foto e il suo sorriso ebbe un impercettibile tremulo. << Erano i miei genitori adottivi, quelli che mi hanno lasciata quí e sono scappati a New York... sempreammesso che non mi abbiano mentito >> << oh...eh, mi dispiace >> << tranquilla >>. In quel momento Dakota si accorse di quante ne aveva dovute passare la ragazza e odió il Consiglio Angelico con tutta se stessa
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Hell and Heaven
ParanormalAllison Blooms, 19 anni, sembra avere tutto ciò che una ragazza possa desiderare... ma l'apparenza inganna! Adottata dopo aver perso i genitori in un misterioso incidente Allison non ricorda niente dei primi 13 anni della propria vita, cosa che semb...