CAPITOLO 3

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"Allora, dove avevate in programma di trascorrere la vostra luna di miele, tu e Ralphie?" chiese Logan una volta che il cameriere ebbe portato via i loro piatti.

"Non importa..."

"Dimmi, ti prego. Sono proprio curioso."

Lei lo guardò attentamente. Forse il tono era beffardo, come al solito, ma sembrava genuinamente curioso.

"Il mio sogno è sempre stato quello di visitare Europa... di vedere le città più belle, di fare una specie di tour. Però i miei risparmi non me l'hanno permesso. Perciò ho dovuto trovare un compromesso e mi sono fermata su Santo Domingo..." rispose lei con un movimento avvilito delle spalle.

"Capisco... Comunque, pensavo davvero quello che ho detto, sai," continuò lui. "Non ha senso sprecare una bella vacanza."

"Non ci pensare neanche... Non voglio andarci con te," borbottò CaraLynne mettendo il broncio.

"Sai una cosa?" osservò Logan con uno sguardo meditabondo. "Penso che tu non sia mai stata davvero innamorata di Ralph."

"Ma cosa dici?! Certo che sì!"

"CaraLynne, quel tizio non era giusto per te per te," insistette lui. "Tanto per cominciare, è troppo grande per te, e inoltre, se ti avesse davvero amata, non avrebbe accettato il tuo rifiuto senza una qualche reazione."

CaraLynne gli rivolse un'occhiata caustica da sopra il bordo del bicchiere.

"Cosa ne vuoi sapere tu di come dovrebbe essere il partner giusto per me? Non sei proprio quello che definirei un esperto di relazioni durature, Logan Foxworth. Ti stai lasciando dietro una scia di cuori infranti sin da quando eri un ragazzino."

"Cosa ci posso fare se le donne mi trovano super attraente?" le chiese Logan con un sorriso canzonatorio.

Lei alzò gli occhi al cielo.

"Io non ti trovo attraente... neanche un po'. Noioso, arrogante, frivolo, questo sì. Ma non ti trovo attraente."

"Una volta, sì... ricordi, bimba?"

CaraLynne desiderò di poter cancellare per sempre quell'unico, stupido incidente dalla propria mente e da quella di Logan... Quella sfortunata volta quando aveva vissuto l'episodio più imbarazzante di tutta la sua vita.

Anche dopo tutti gli anni passati, Logan non perdeva occasione di ricordarle la festa del suo sedicesimo compleanno quando, sotto l'influenza di qualche goccia di troppo di alcol, si era gettata su di lui, pregandolo di fare l'amore. Il freddo disprezzo con il quale Logan si era staccato di dosso le sue dita e l'aveva scortata fuori dalla propria camera da letto non aveva mai smesso di tormentarla.

"Preferisco gli uomini dotati di coscienza," ribatté con un movimento deciso della testa. "Cosa che tu non hai, visto quello che hai fatto a Sophia Sheldon... Che, per la cronaca, anche adesso trovo che sia una cosa imperdonabile."

Un lampo di rabbia saettò nello sguardo di Logan.

"Sai, penso che sarà davvero divertente essere sposato con te," ringhiò. "Avrò finalmente l'occasione di domarti come avresti dovuto essere domata tanto tempo fa."

Qualcosa di caldo pulsò fra le cosce di CaraLynne mentre i loro occhi s'incontravano. Il suo cuore accelerò il battito, il sangue le tamburellò nelle vene a ritmo precipitoso. Una sensazione di pericolo sembrò ribollire nello spazio che li separava.

"Ma io non ho mai accettato davvero di sposarti," rispose sprezzante.

"Ed io non ho intenzione di offrirti un'alternativa. Signorina Perfettina, ho fatto qualche piccola ricerca sui tuoi affari. Al momento, sei al limite delle tue possibilità. E anche se il tuo giro di clienti è buono e in continua crescita, un improvviso aumento dell'affitto ti farebbe superare questo limite."

VORTICE DI PASSIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora