CAPITOLO 21

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La sua ultima cliente se ne andò e CaraLynne chiuse la porta del salone. Per quella sera sarebbe rimasta a dormire lì e avrebbe iniziato a cercare un appartamento dal mattino seguente. Non aveva alcun appuntamento fino a mezzogiorno e questo le dava abbastanza tempo per fare qualche giro di agenzia. Di sicuro non sarebbe tornata nel suo vecchio appartamento, visto che apparteneva a Logan.

"Logan..." sussurrò lei e poi si accarezzò il ventre dove stava crescendo il loro bambino.

Tutto quello che era stato detto tra lei e Logan tornò nella sua mente e la fece stare male fisicamente... Aveva provato di tutto per farlo ragionare, ma, a questo punto, sapeva che era inutile sperare. Sentiva la sua anima sprofondare nel fuoco e non c'era più nessuno che potesse salvarla. Si sentiva segare il cuore con una sega dai denti finissimi.

Questa storia era stata dannata sin dall'inizio. La sera dopo che Logan l'aveva respinta, era scesa nel giardino di rose di Riversdale, cercando di capire, di farsene una ragione, di strapparsi il cuore dal petto per non sentire più tutto quel amore per lui. Piangeva ancora quando le si era avvicinato Gerald.

'Ancora Logan?' aveva chiesto lui.

Lei aveva alzato il viso bagnato dalle lacrime e l'aveva fissato perplessa... Ma come aveva capito?! Nessuno era a conoscenza dei suoi sentimenti per Logan. Neanche sua madre... Ma, in qualche modo, Gerald l'aveva indovinato. Non era riuscita a trovare la forza per rispondergli, non era riuscita a convincere la sua bocca a formare le parole per farlo. Aveva annuito semplicemente.

'Oh, piccolina mia...' le aveva mormorato Gerald mentre si era seduto accanto a lei. 'Mi dispiace... vedrai che passerà...'

'Non mi passerà mai, Gerald...' gli aveva detto lei piano tra singhiozzi. 'Io amo Logan... Lo amo con tutta me stessa e so che non mi passerà mai...'

Lui l'aveva stretta, aveva cercato di confortarla, d'incoraggiarla.

'Tutti quanti ci siamo passati, piccola. Andiamo, hai solo sedici anni... Questa è solo una cotta...'

'No, non è una cotta. So bene che è amore...'

'E come fai a saperlo?'

'È amore quando chi ti rende la più felice al mondo, e chi ti rende la più triste al mondo, sono la stessa persona,' aveva risposto lei alzando il viso verso Gerald. 'Ho aperto il mio cuore e lui mi ha respinta...'

'Ah... Capisco...' aveva replicato Gerald. 'Logan, Logan... Cara, devi capire che per mio figlio, innamorarsi sarà sempre difficile. Adorava sua madre, adorava la nostra famiglia insieme e vedere il nostro amore finire, l'ha marchiato a vita. La ferita è ancora molto fresca...'

'E vedere la mamma qui non aiuta molto...' aveva detto lei.

'Ho paura di no... Devi dargli un po' di tempo. Sono sicuro che la dolcezza del tuo cuore, la purezza della tua anima gli mostreranno la strada. Pazienza, piccola... Devi avere pazienza con un ragazzo come Logan.'

'Lui non mi vuole... E questo fa male, Gerald... Il cuore mi fa male...' aveva sussurrato lei. 'Non capisco perché lo chiamano cuore spezzato. E come se anche ogni parte del mio corpo fosse spezzata.'

Gerald l'aveva abbracciata e le aveva accarezzato la testa, proprio come il più amorevole dei padri... come se fosse stato suo padre veramente.

'Purtroppo, non posso aiutarti a stare meglio. Questo arriverà da se... Posso solo dirti che, con ogni secondo che passa, starai un po' meglio, almeno fisicamente... E poi, un giorno, ti scorderai di lui e sarai pronta ad innamorarti di nuovo...'

VORTICE DI PASSIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora