CAPITOLO 6

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La proprietà nella quale Logan entrò qualche tempo dopo era collegata alla strada principale da un lungo e tortuoso viale in ghiaia, fiancheggiato su entrambi i lati da sicomori, le cui  foglie s'increspavano nella fresca brezza. L'edificio era una casa coloniale in arenaria, con un curatissimo, piccolo giardino all'inglese, che sembrava riempire ogni spazio disponibile.

Non appena scese dalla macchina, CaraLynne venne salutata dal profumo del gelsomino e dei primi boccioli di rosa. Si sistemò l'abito e fece qualche passo per ammirare meglio il posto. 

"Wow..." esclamò piano lei guardandosi attorno piena di meraviglia. "Che posto incantevole... Perché vogliono venderlo?"

La risposta arrivò immediatamente, non appena la porta d'ingresso si aprì e comparve una donna sulla settantina, grigia di capelli. Davanti a lei, su una sedia a rotelle, sedeva un uomo di qualche anno più anziano, con un braccio abbandonato in grembo.

Logan prese CaraLynne per mano, stringendole impercettibilmente le dita.

"Non dimenticarti che sei follemente innamorata di me, okay?" le disse a bassa voce.

Lei gli rivolse un sorriso teso. La signora Henderson uscì e strinse la mano di CaraLynne.

"Lei deve essere la deliziosa fidanzata di cui Logan ci ha parlato così tanto. Io mio nome è Bethany Henderson, e lui è mio marito, Timothy."

"Piacere di conoscervi," rispose CaraLynne e si protese a stringere la mano sinistra di Timothy, per evitargli l'imbarazzo di sollevare quella offesa.

Timothy Henderson borbottò qualcosa di inintelligibile e il suo corpo colpito dall'ictus commosse profondamente CaraLynne, che si abbassò al suo livello e gli chiese di ripetere, questa volta cercando di comprendere quello che le diceva. Bethany Henderson sorrise con approvazione e li invitò a entrare.

"Ho preparato dei biscotti... Pensavo che potremmo prendere un tè insieme, prima che Logan le mostri la proprietà."

"Questa è una proposta fantastica, signora Henderson," accettò CaraLynne, inalando il profumo di cera per mobili mentre entravano.

La casa era in ottime condizioni e l'arredo sembrava essere stato usato da diverse generazioni di Henderson. Perfino i tappeti e i pavimenti di legno mostravano l'impronta di migliaia di passi che li avevano calpestati nel corso del tempo.

"La sua è una casa meravigliosa," commentò CaraLynne mentre le porgeva una tazza e un piattino. "Chissà come vi spiace di dovervene andare."

Un'ombra passò sul volto di Bethany, mentre porgeva il latte e lo zucchero, così che Logan e suo marito potessero servirsene.

"Per tutta la nostra vita insieme, questo posto ha significato casa, amore, famiglia... Ma l'ictus del mio Tim ci ha colpiti tutti e due e per me e diventato difficile gestire questo posto interamente... e non mi riferisco solo alla casa," rispose Bethany con molta tristezza. "Abbiamo perso nostro figlio qualche anno fa... altrimenti avrebbe portato avanti lui le cose. Ci sono state sei generazioni di Henderson su questa terra..."

"Mi dispiace tantissimo..." sussurrò CaraLynne.

Il dolore della coppia era una presenza silenziosa nella stanza. Bethany si sforzò di sorridere.

"Ovviamente, adesso ci fa molto piacere che sarà Logan quello che la comprerà. Non volevamo venderla a chiunque. Non voglio che la nostra casa venga demolita per fare posto a delle villette a schiera grandi come scatole da scarpe."

CaraLynne fece del suo meglio per evitare di voltarsi a guardare Logan. Che cosa aveva raccontato agli Henderson?

"Quando ci ha detto che stava cercando un posto dove trascorrere gli weekend una volta sposato, ci abbiamo riflettuto," continuò Bethany. "Questa casa sta chiedendo a gran voce che una giovane famiglia la riporti in vita."

VORTICE DI PASSIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora