CAPITOLO 16

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I sei giorni seguenti volarono via come una nube indistinta di estatico appagamento. CaraLynne assaporò avidamente il lusso di quell'isola paradisiaca e l'esaltante magia di essere fra le braccia di Logan, che sembrava un altro uomo.

Il suo corpo cantava sulle note della melodia che il tocco di Logan sapeva comporre. I suoi sensi si risvegliavano ogni volta che lui la guardava con uno di quegli sguardi appassionati che le dicevano 'so a cosa stai pensando'. Non poteva evitare di rabbrividire deliziata ogni volta che le venivano in mente le vette sensuali che aveva raggiunto sotto i suoi esperti insegnamenti.

Nei momenti più bui si domandava come avrebbe fatto a vivere senza quella sconvolgente eccitazione nei giorni a venire. Logan non aveva nominato più la fine del loro matrimonio, ma lei non osava sperare che fosse perché ci stava ripensando.

E nello sforzo di prolungare l'armonia che stavano condividendo, cercò di evitare qualsiasi argomento delicato e di godersi il più possibile il tempo che trascorrevano insieme, così da poter conservare qualche bel ricordo, che non fosse rovinato dai loro soliti, amari bisticci, che erano più rari adesso.

Logan si stava impegnando di più nell'ascoltarla, nel seguire i suoi ragionamenti, nel consigliarla sul lavoro. Aveva smesso di cercare di avere sempre ragione e la sua compagnia era diventata estremamente piacevole per CaraLynne.

Insomma, Logan era diventato molto più rilassato, più tranquillo. Le ombre che gli aleggiavano nello sguardo erano gradatamente svanite e la tensione che si era abituata a percepire nel suo corpo si era visibilmente allentata. E questo si vedeva anche nel modo in cui facevano l'amore.

Trascorsero il loro ultimo pomeriggio sull'isola oziando sulla loro spiaggia privata, sorseggiando vino, spartendosi il sontuoso banchetto, godendosi l'acqua fresca e azzurra dell'oceano e facendo l'amore nel piccolo gazebo che li proteggeva da eventuali sguardi indiscreti.

Poi il pomeriggio scivolò nella sera. Dopo una cena meravigliosa, sedettero insieme nella loro vasca idromassaggio personale, sorseggiando altro champagne e ammirando la distesa argentata dell'oceano sotto di loro, che si increspava sospinta da una lieve brezza tiepida. CaraLynne emise un sospiro soddisfatto e allungò le gambe.

"Non voglio ritornare a San Francisco. Vorrei poter rimanere qui... per sempre."

I piedi di Logan cominciarono a giocare con i suoi sotto l'acqua che ribolliva.

"Con me?" le chiese lanciandole un sorriso sexy.

CaraLynne ricambiò il sorriso timidamente.

"Sì, con te... Ma immagino che ci siano persone peggiori con le quali rimanere intrappolate su un'isola tropicale..."

"Wow! Allora devo essere riuscito a risalire qualche posizione nella tua classifica," commentò lui, accarezzandole l'interno della coscia con un piede. "Non ero l'ultima persona sulla faccia della terra o qualcosa di simile?"

"Sei impossibile..."

"Ma mi adori lo stesso..." replicò lui.

Lei lo spruzzò, ma Logan le catturò le mani e l'attirò a cavalcioni sopra di sé. Il respiro le si mozzò in gola quando sentì la calda erezione che premeva contro il suo corpo.

"Sai una cosa, Cara?"

"Cosa?" ansimò lei, fissandogli la bocca che si avvicinava alla sua.

"Penso che sia passato troppo tempo dall'ultima volta in cui abbiamo fatto l'amore," sussurrò Logan sfiorandole le labbra. "Non che io abbia contato, ma sono passate tre ore almeno."

VORTICE DI PASSIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora