EPILOGO

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TRE MESI DOPO...

Quel mattino così speciale, Logan la svegliò a forza di baci, profondi, famelici, tenendole il viso fermo con le mani. Mentre le infilava la lingua in bocca per stuzzicarla, trasudava un desiderio che negli ultimi mesi era solo aumentato e ardeva più che mai.

Ogni carezza, ogni bacio appassionato la precipitavano di nuovo in un caotico miscuglio di sensazioni. I loro baci diventavano sempre più convulsi, e CaraLynne si aggrappò alle sue spalle, allargò le gambe e gliele avvolse intorno ai fianchi, sentendo la punta gonfia dell'erezione premerle sul sesso.

I suoi gridolini vennero attutiti dai baci di Logan, ma niente poté contenere il piacere che l'attraversò. Inarcandosi verso di lui, stringendolo meglio tra le cosce, CaraLynne gemeva contro le sue labbra e godeva della sensazione di beatitudine che la travolgeva a ondate.

Ogni affondo, ogni poderosa spinta del suo membro la inebriava facendola volare. Tutte le volte era come se toccasse il cielo con un dito. Gli affondò le dita nelle spalle, stringendogli i fianchi con le gambe, e sentì il piacere esplodere e l'orgasmo travolgerla come l'onda di una marea.

Logan le premette le labbra sulla spalla mentre veniva dentro di lei, cosa che non fece altro che aumentare il suo piacere, portandolo a vette inimmaginabili. Ma le parole che Logan mormorò contro la sua spalla la fecero piangere.

Le aveva sentite parecchie volte da quella sera all'ospedale, ma ogni volta era come la prima volta. Le si strinse il cuore, e dentro di lei esplose una violenta emozione, che si unì al piacere che la stava dilaniando.

"Mio cuore... mia Cara... Il mio amore..."

Non era un'illusione. Quella era la realtà. Amava e il suo amore era ricambiato. E in poco più di qualche ora, avrebbe sposato un'altra volta, quell'uomo che amava... Stavolta lo avrebbe sposato per davvero.

Rimase tra le sue braccia per qualche momento ancora, godendosi il calore della pelle di Logan contro la sua schiena, le sue mani forti che le accarezzavano i seni e il ventre, le sue labbra che le baciavano la spalla nuda.

"Come rimane con lo sposo che non deve vedere la sposa prima della cerimonia?" chiese lei sorridendo, intuendo già la risposta di Logan.

"Piccola, noi due abbiamo attraversato l'inferno e ne siamo usciti vincitori... Pensi che farò caso a queste superstizioni? Ti prego..." replicò lui e la strinse ancora di più.

"Allora non temi che potrei cambiare idea e decidere di non raggiungerti più all'altare?" controbatté CaraLynne girandosi nel suo abbraccio e fissandolo con un'espressione leggermente maliziosa.

"Scordi che sei già mia moglie... e la madre di mio figlio... Oltre che l'amore della mia vita. Non potrai scappare da me neanche se lo vorrai... E poi, dopo il modo in cui mi hai risposto poc'anzi, so che mi raggiungerai all'altare e mi dirai di sì."

"Ti amo, Logan. E oggi ti dirò di sì."

Lui la strinse e le accarezzò amorevolmente il ventre arrotondato.

"Come sta il nostro bambino?"

"Sta molto bene..." rispose lei sorridendo. "Gode di un'ottima salute e sta crescendo..."

"E tu come ti senti, amore?"

"Sto per sposare l'uomo che amo e sto aspettando il nostro primo bambino... La prova più grande del nostro amore... Direi che sono incredibilmente felice..." disse lei baciandogli leggermente le labbra. "Parlando di sposarci... Dovremo alzarci da questo letto ed iniziare a prepararci."

"Ma, amore..."

"Logan Foxworth, prima facciamo questo, prima possiamo partire per la luna di miele... Perciò, vestiti e vai nella stanza dello sposo! Tra poco, ti raggiungerà Zack. E poi, quando sarai pronto, vai ad aspettarmi davanti all'altare... Sarò con te tra un'oretta... Sarò quella vestita di bianco... e con il pancione..."

****

Logan fissava con espressione fiera la donna che adorava avanzare verso di lui, sotto gli sguardi dei pochi familiari e amici, continuando a ringraziare mentalmente suo padre per averla riportata nella sua vita.

"Cara è una sposa meravigliosa, vero?" gli chiese piano Zack, il suo testimone.

Lui annuì soltanto. Era troppo emozionato per parlare. Stava per sposare un angelo. L'abito che indossava CaraLynne era bianco avorio e anche se il satin appariva leggermente arrotondato all'altezza dello stomaco, nessuno vi fece troppo caso.

CaraLynne era accompagnata all'altare da Wayne. Avrebbe preferito che fosse stato suo fratello a sposarli, ma tre mesi prima, Wayne aveva deciso di abbandonare il sacerdozio e di intraprendere una carriera nel sociale. Nonché impegnarsi a costruire un rapporto con un figlio adolescente.

Con il tempo, era riuscito ad avvicinarsi a Zack, ma c'era ancora tanta strada da fare. Anche così, Logan era molto fiducioso che Zack e Wayne sarebbero diventati un team fantastico in breve tempo. Stavano già lavorando insieme a parecchi progetti e avevano trasformato Riversdale in un centro di accoglienza per donne e bambini maltrattati o senza tetto.

Proprio mentre si preparava per la cerimonia, Zack gli aveva accennato che sperava che Wayne e Sophia diventassero una coppia, che creassero quella famiglia che lui aveva sempre desiderato, specialmente adesso che Sophia era finalmente libera, fuori dal matrimonio abusivo con William Bush.

"E guarda papà... Quanta grazia in quei passi... Non diresti che ha provato quella camminata fino a mezzanotte..." aggiunse Zack e Logan provò a non ridere.

Ritornò a guardare la sua sposa. Mai come in quel momento CaraLynne gli ricordò una regina delle fate. Piccola, eterea, delicata, un sogno che aveva temuto di non potersi mai concedere e che invece si stava realizzando.

L'amava con tutto sé stesso, come non aveva mai amato nella sua vita. Dopo quello che era successo con William Bush, Logan era diventato parecchio protettivo nei suoi confronti, pronto ad uccidere chiunque osasse farle ancora del male... a lei e al bambino che portava in grembo.

Il loro bambino.

Logan non aveva mai pensato di trovare il coraggio necessario per diventare padre. Ma la sua piccola CaraLynne aveva avuto coraggio per tutti e due, così come la determinazione, la forza e l'amore. Lei era la sua anima e non provava alcuna vergogna ad ammetterlo.

Lo raggiunse e la sua mano piccola gli strinse l'avambraccio. Poi i loro sguardi s'incontrarono. La sua splendida, intrepida bimba. I suoi meravigliosi occhi color cielo in quel momento, lo guardavano da dietro il velo, lucidi di lacrime e di gioia.

"Miei cari fratelli, siamo qui riuniti per celebrare..."

Le parole del prete echeggiavano nella navata silenziosa, ma il vero giuramento era nelle loro anime, legate già da tempo da un indissolubile vincolo.

"Adesso può baciare la sposa..."

Stranamente, le mani gli tremavano mentre le alzava il velo, la stringeva tra le braccia e la avvicinava a sé, per poi sigillare con un bacio la promessa che si erano fatti tre mesi prima. Di amarsi profondamente per sempre. 

- FINE -

VORTICE DI PASSIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora