CAPITOLO 12

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'Cosa fai?' si chiese lei guardandosi nello specchio. 'Lui non ti vuole... Non ti ama... Fermati prima di farti ancora più male...'

Ma sapeva che non era più possibile. Lui era già nel suo sangue, come una droga. Non poteva fermarsi dal volerlo... dal bramarlo... Ma doveva affrontarlo e fargli capire che il modo in cui l'aveva trattata non poteva ripetersi.

Fece un respiro profondo e decise che doveva farlo adesso. Non poteva continuare a nascondersi da lui per sempre. Uscì dal bagno, entrò nella camera da letto principale, ma non riuscì a parlargli... Addirittura evitò con decisione gli occhi di Logan che seguivano ogni suo movimento.

"Cara, dobbiamo parlare..."

Senza rivolgergli alcuna parola, lei scosse la testa leggermente, gli voltò la schiena e rovistò nella valigia aperta alla ricerca degli indumenti per la notte. Doveva cambiarsi, togliere l'abito che aveva addosso, lo stesso che aveva prima, quando lui... quando loro...

"Cara, ti prego..." aggiunse piano, in tono quasi supplichevole.

"Preferirei non farlo adesso, se non ti dispiace. Sono molto stanca e tutto quello che vorrei fare e dormire..."

Lo udì emettere un sospiro frustrato prima di sentire la sua mano sul braccio, che la costringeva a voltarsi verso di lui.

"Girati e guardami, CaraLynne..." cominciò Logan.

Lei gli colpi la mano cercando di liberarsi dalla sua stretta. Non poteva lasciare che la toccasse di nuovo... Non doveva permetterglielo ancora... Non adesso quando le sue difese erano così deboli.

"Non voglio parlarti... Non voglio avere più niente a che fare con te. Sei solo un bastardo arrogante, capace solo di ferire senza sentire il minimo rimorso."

"Vuoi stare zitta e ascoltarmi, per favore?" le chiese Logan e la sua stretta diventò ancora più forte.

CaraLynne lottò contro il tremito delle labbra.

"Ti sei approfittato di me... della mia vulnerabilità..." lo accusò.

"Non me ne sono mai approfittato di una donna, Cara, e mai succederà. Mai!" rispose lui fulminandola con lo sguardo, poi fece un respiro profondo e cercò di calmarsi "Andiamo, sai bene che non me ne sono approfittato di te. Eri lì con me, bimba... Mi volevi proprio come io volevo te. Potevi fermarmi in qualunque momento."

"Fermarti?!" esclamò lei con rabbia e i suoi occhi verde-azzurri buttarono frecce appuntite nella sua direzione. "Come posso fermarti quando non riesco a capire come resisterti? Sei assurdamente irresistibile, dannazione! E lo sai bene! Ed io ti odio per questo! E odio me stesso per non saperti dire di no!"

"Non è colpa mia se non sei capace di tenere le tue mani lontane da me..."

"Neanche tu riesci a tenerle lontane da me!" controbatté lei ancora più arrabbiata. "E poi... Logan, non hai nemmeno usato un preservativo!"

L'espressione di Logan si indurì.

"Be'... Era di questo che volevo parlarti. Stai prendendo la pillola, vero?"

"Oh, Dio... Anche questa poi... Ascolta, sfortunatamente sarò legata a te per un mese, e non posso farci niente a questo punto. Ma non sono tenuta a discutere con te i miei affari personali, Logan. Non sono tenuta nemmeno a dirti il mio numero di scarpe se non ne ho voglia."

"Il tuo numero di scarpe lo conosco già, piccola. Hai lasciato i sandali sulla spiaggia."

"Se è per questo, ho lasciato più di quello... Ho lasciato anche la mia dignità su quella spiaggia," replicò con stizza CaraLynne. "Per caso, tanto che c'eri, ti sei abbassato a raccogliere anche quella dalla sabbia?"

VORTICE DI PASSIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora