Capitolo 8

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Piccole goccioline cadevano dal cielo fino a raggiungere e bagnare l'asfalto grigio scuro. La gente si affrettava a raggiungere l'auto o ad entrare in aereoporto con dietro le valigie affinchè non si bagnassero. Altre persone si riparavano dalla pioggia all'ingresso dell'aeroporto aspettando chiunque venisse a prenderli per ritornare a casa. Uno fra questi era proprio Jungkook che osservava con aria pensierosa il cielo grigio sopra di lui appoggiato alla parete bianca, il borsone in spalla e le AirPods alle orecchie mentre ascoltava una delle sue canzoni preferite: Stigma. Era arrivato a Busan da soli dieci minuti e mentre aspettava che Yoongi venisse a prenderlo, cominciò a pensare a quanto fosse stato stupido a lasciare casa per recarsi a Seoul. Quella notte non aveva chiuso occhio e si era addormentato alle prime luci dell'alba, riuscì a riposare per poco tempo prima che la sveglia suonasse e lui si alzasse dal letto per lasciare l'hotel e raggiungere l'aeroporto. Il suo unico pensiero adesso era quello di tornare a casa e poter finalmente chiudersi in camera sua per tutta la serata dimenticandosi il giorno precedente e buttandosi a capofitto nei videogiochi, distraendosi da qualsiasi pensiero. Appoggiò la testa alla parete e sbuffò dal naso, guardò l'orologio e si domandò che fine avesse fatto il suo migliore amico. Mentre pensava a ciò, sentì il suono di un clacson e la voce di Yoongi che lo chiamava, guardò verso la sua direzione e attraverso il finestrino vide il ragazzo dai capelli bianchi che gli sorrideva. Era bello vedere una faccia amica, anche se era quella di quel rompi palle di Yoongi. Alzò il cappuccio della felpa e si affrettò a raggiungere l'auto affinche non si bagnasse. Salì e non appena chiuse lo sportello si sentí gli occhi di Yoongi puntati addosso, come se il ragazzo si aspettasse di sentire qualche storia interessante su ciò che era successo ieri. Jungkook borbottó un "ciao" e non disse più nulla, l'amico capendo la situazione rimase in silenzio e mise in moto. Il silenzio riempì l'auto e mentre Yoongi era concentrato a guidare, Jungkook era assorto nei suoi pensieri, mentre guardava la bellissima giornata di pioggia che amava tanto. Con gli occhi seguì una delle goccioline che scendeva lungo il finestrino fino a scomparire, questa cosa lo rilassava molto, soprattutto quando si sentiva giù di morale. Ricordava ancora quei momenti in cui insieme a suo fratello si divertivano a scommettere su quale goccia andasse più veloce. Alcune volte questi pensieri ritornavano a galla e lui non poteva fare a meno di provare un forte senso di nostalgia. La pioggia, per chissà quale ragione, lo aiutava a dimenticarsi di ogni cosa. Pensò a Taemin e si ricordò quanto a lui piacessero le giornate soleggiate e immaginó il suo viso imbronciato mentre guardava fuori dalla finestra di camera sua. Erano l'uno l'opposto dell'altro, ma a Jungkook piaceva così. Scrollò le spalle e cacciò via quei pensieri, non voleva pensare a quel ragazzo, non dopo che gli aveva dato buca senza un motivo.
Il silenzio venne interrotto dalla voce di Yoongi e Jungkook ritornò alla realtà continuando però a guardare la pioggia che picchettava sul vetro appannato.

«Com'è andata?» chiese un pò titubante aspettandosi una qualche risposta a monosillabe. Yoongi sapeva benissimo che qualcosa non andava, Jungkook era diverso da com'era partito; se ieri sembrava sprizzare felicità da tutti i pori, adesso sembrava che il mondo gli fosse crollato addosso «La tua faccia non dice niente di buono. L'hai incontrato?»

«No».

«Cosa? Perché?» domandò incredulo il bianco che ogni tanto lo guardava con la coda dell'occhio.

«Mi ha dato buca» sospirò il ciliegia che appoggiò la testa al sedile «E non so neanche il motivo»

«Gliel'hai chiesto?»

«Perché avrei dovuto? Ero così incazzato che non gli ho neanche risposto» strinse la presa intorno al borsone come per cercare di reprimere la rabbia che lo stava divorando «Ho lasciato il bar e ho girato per Seoul senza sapere dove stavo effettivamente andando»

«Mi dispiace» mormorò e calò di nuovo il silenzio. Yoongi non sapeva cosa dire e Jungkook non aveva molta voglia di parlare. Non vedeva l'ora di scendere dall'auto e tornare a casa. «Quindi...» si decise a parlare «Cosa farai adesso? Non proverai a sapere il motivo?» Jungkook non rispose, abbassò lo sguardo e sospirò.

Apex - TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora