Capitolo 18

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Le dita di Taehyung continuavano a giocherellare con l'orecchino di Jungkook, mentre percorrevano in auto la strada che li avrebbe portati in aeroporto. Una settimana era già volata e per i due ragazzi era arrivato il momento di salutarsi. Da quando erano saliti in auto Taehyung non aveva fatto altro che accarezzarlo, sussurrargli parole carine e ripetergli all'infinito quanto gli sarebbe mancato una volta salito su l'aereo che lo avrebbe portato a Seoul. Nonostante a Jungkook infastidisse che qualcuno lo toccasse in quel modo – giocando con i suoi orecchini - a Taehyung gli concedeva di fare ogni cosa. Poteva toccarlo, morderlo, stuzzicarlo, perfino calpestarlo se necessario, ma qualsiasi cosa era concessa se si trattava del suo ragazzo.
Mentre Jungkook era concentrato a guardare la strada davanti a se, Taehyung – con la testa appoggiato al sedile e il viso rivolto verso il minore – continuava a guardarlo come se fosse la cosa più bella che avesse mai visto. Ma in realtà per Taehyung era proprio così, per lui Jungkook era perfetto sotto ogni punto di vista, era di una bellezza e di una gentilezza rara.

«Mi mancherai» disse infine senza distogliere lo sguardo dal suo bellissimo viso.

«Lo so. Non fai che ripeterlo da quando siamo usciti di casa» ridacchiò Jungkook, mentre cambiava marcia «Mi mancherai anche tu Taehyung, ma ti prometto che verrò presto a Seoul. Non ho intenzione di stare troppo tempo lontano da te» disse «E poi non ho ancora avuto modo di godermi quel tuo bel sedere»

«Hai rovinato un momento così dolce» il moro scoppiò a ridere seguito dal minore. «Però hai ragione, è giusto che io ti lasci il mio sedere almeno una volta»

«Almeno una volta?» ripeté scioccato il ragazzo alla guida «Non una. Devi farmelo godere ogni volta che ne ho voglia»

«Va bene, va bene. Un patto è un patto» disse sorridendo.

A Taehyung il tragitto in auto sembrò più breve del normale e sospirò non appena vide l'aeroporto davanti a lui. Avrebbe tanto voluto che il tempo si fermasse, che il tragitto fosse più lungo affinché potesse passare più tempo con Jungkook, ma quando si passano dei momenti con la persona che ti piace il tempo sembra volare ogni volta. Com'era successo con la settimana che aveva trascorso a Busan. Sette giorni gli sembravano davvero così pochi e se avesse potuto sarebbe rimasto ancora qualche giorno, mandando a fanculo il lavoro e godendosi il ragazzo al suo fianco. Ma sapeva con certezza che Jungkook l'avrebbe raggiunto più avanti e questo lo fece sentire decisamente meglio. Mentre Tae prendeva la valigia dal cofano, Jungkook teneva gli occhi fissi su di lui, tanto da fare sentire a disagio il ragazzo.

«Qualcosa non va?» domandò il moro, mentre chiudeva il cofano, ma Jungkook non rispose, si tolse la felpa e gliela fece indossare.

«Salti troppo nell'occhio se non copri bene il viso. Sei riuscito a non farti beccare un'intera settimana, vedi di non farlo adesso» disse, mentre gli alzava la cerniera e il cappuccio.

«Okay, ma la felpa?»

«La porti con te ovviamente»

«La indosserò ogni giorno. Così sentirò il tuo profumo» Taehyung sorrise e annusò la felpa godendosi il profumo che aveva lasciato il suo ragazzo su di essa.

«Cosi puzzerà» gli fece notare il ciliegia, ma lui rispose con un'alzata di spalle, poi, prese in mano la valigia e insieme a Jungkook entrarono nell'aeroporto. «Siamo arrivati in tempo. Avevo paura perdessi il volo»

«E sarebbe stato così male?» Taehyung si avvicinò maggiormente a lui camminando uno di fianco a l'altro, mentre il maggiore sfiorava ogni tanto la mano di Jungkook per avere anche solo un piccolo contatto.

«No. Non direi» rispose il minore accarezzandogli una guancia «Credo tu debba andare» Jungkook si guardò intorno e notò la gente affrettarsi a fare il check-in.

Apex - TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora