Capitolo 11

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«Mmh...Jungkookie». Taehyung iniziò a muoversi sul letto, sussurrando il nome di Jungkook diverse volte. Si girò su un fianco e – tastando le morbide coperte – trovò il cuscino, lo afferrò e lo strinse a se, affondando il viso in esso e ispirado il profumo del minore. Tra un movimento e l'altro, si ritrovò avvolto intorno alle lenzuola e improvvisamente si sentí un forte tonfo. Il moro aprì lentamente gli occhi, massaggiando il gomito che aveva sbattuto sul pavimento e – ancora col cuscino fra le braccia e il viso coperto fino alla punta del naso – si guardò intorno sbattendo diverse volte le palpebre.

«Mmh... Che ci faccio sul pavimento?» mormorò fra se e se, rimettendosi seduto. Portò indietro i capelli, spinse via la coperta con i piedi e si alzò a fatica dal pavimento. Si guardò ancora intorno, osservando la stanza di Jungkook e si ritrovò a sorridere «Sono davvero a casa di Jungkook» sussurrò «Non riesco ancora a credere di esserci riuscito» con il sorriso ancora stampato in viso, raccolse le coperte e sistemò per bene il letto, prima di uscire dalla camera e recarsi in cucina, dove sentiva già l'odore forte del caffè.
Camminò a passo felino in modo da non farsi sentire dal minore, si appoggiò allo stipide della porta e rimase a fissarlo in silenzio.
Jungkook aveva le spalle larghe, un fisico ben scolpito – che al momento metteva in mostra indossando solo un paio di pantaloni – e una vita stretta. Taehyung si soffermò a guardare per un breve istante anche il resto: il sedere perfetto e le gambe toniche. Poi si risvegliò da quello stato di trance e si ricompose, entrando finalmente in cucina.

«Buongiorno» mormorò, raggiungendo il ciliegia vicino ai fornelli.

«Buongiorno!» Jungkook si voltò verso di lui e sorrise «Finalmente hai deciso di svegliarti»

«Perché? Che ore sono?» Taehyung si guardò intorno alla ricerca di un orologio, ma Jungkook rispose prima che potesse trovarlo.

«Le dieci e mezza»

«Che? Davvero?» il moro sgranò gli occhi. Non aveva mai dormito così tanto in vita sua e per farlo doveva scegliere proprio il giorno in cui si trovava a casa di Jungkook. «Mi dispiace tantissimo, ma non sono abituato a dormire così tanto. Ho orari assurdi e ammetto che questa dormita ci voleva proprio»

«Non devi scusarti» Jungkook fece spallucce «Oggi è il mio giorno libero, quindi abbiamo tutto il tempo a disposizione per poter state insieme». A quelle parole Taehyung sorrise. «Siediti, ho preparato la colazione» prese fra le mani due tazze fumanti e le posò sul tavolo.

«Oh... Io...» Taehyung guardò le tazze per un secondo «Non bevo caf–»

«Caffè? Si lo so, mi ricordo» si sedette e gli fece cenno a Taehyung di unirsi a lui «Ti ho preparato un tazza di cioccolata calda»

«Ti sei ricordato?» il moro prese posto e guardò incredulo il ragazzo. Per tutto questo tempo avevano parlato di così tante cose che non pensava Jungkook si ricordasse questo particolare.

«Io ricordo ogni cosa di te. Vera o meno che sia» a quelle parole Taehyung abbassò subito il capo e sussurrò un "Mi dispiace". «Tranquillo. Non parliamone più.» Jungkook sorrise e gli diede la tazza di cioccolata fumante. «Fai orari strani a lavoro?». Taehyung annuì e bevve un sorso di cioccolata calda

«Quelle volte in cui non potevo giocare con te, era perché dovevo lavorare. Mi allenavo fino a tardi e la mattina mi svegliavo presto. Non dormivo così bene da tantissimo tempo»

«A che ora ti svegli?» chiese Jungkook, mentre inzuppava un biscotto dentro il caffè.

«Cinque e mezza, sei. Dipende da cosa devo fare» sospirò Taehyung che a sua volta prese un biscotto con grandi gocce di cioccolato e lo addentó.

«Beh, in questi giorni sei libero di dormire quanto ti pare. La mattina lavoro e il pomeriggio cercherò di liberarmi spostando gli appuntamenti»

«Oh no, non voglio intralciare il tuo lavoro»

Apex - TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora