Capitolo 20

133 15 13
                                    

Il risveglio di Jungkook fu uno dei migliori che avesse mai avuto dopo le giornate trascorse con Taehyung. Aprire gli occhi e ritrovarsi il viso così bello e delicato del suo ragazzo fu la cosa più bella che potesse desiderare. Le ciglia lunghe gli sfioravano lo zigomo, le guance erano arrossate, le labbra rosa e carnose erano leggermente dischiuse e Jungkook ebbe un forte desiderio di baciarle, sfiorarle con le sue e assaporare quelle labbra così dolci che sapevano di fragola. I capelli gli ricadevano morbidi davanti al viso e Jungkook ricordò quanto fossero morbidi al suo tocco. Avrebbe tanto voluto rivivere quella settimana insieme a lui, ed era proprio per questo che doveva lavorare sodo affinché riuscisse a riprendere tutti gli appuntamenti che aveva rimandato e poter fare le valigie per raggiungerlo a Seoul. Ormai era deciso a partire e nonostante fossero passati solo due giorni, sentiva terribilmente la sua mancanza. Rimase per un po' ad osservare quel bellissimo viso di cui si era innamorato, avrebbe passato ore a guardarlo, ma sapeva anche che se voleva impegnarsi a raggiungerlo doveva sbrigarsi ad andare allo studio e rimboccarsi le maniche. Decise quindi di alzarsi dal letto e appoggiare il cellulare sulla scrivania, non cercò di svegliarlo perché sapeva che probabilmente – quel giorno – aveva la possibilità di poter dormire ancora un po'. Si recò in bagno per darsi una rinfrescata, poi prese il cellulare e andò dritto in cucina per una colazione veloce. Decise di mangiare latte e cereali, non aveva voglia di cucinare, ma solo di uscire presto di casa e cominciare la sua giornata. Era più energico del solito ed era convinto che questa energia era dovuta proprio a Taehyung. Mentre beveva la sua tazza di latte con cereali, osservava il ragazzo dormire. Era così bello da non riuscire a toglierli gli occhi di dosso. Quando finì la sua colazione, mise il tutto nel lavandino, prese il cappotto, le chiavi di casa ed uscì pronto per recarsi al lavoro. Visto che la giornata era particolarmente soleggiata, decise come al solito di raggiungere il suo studio a piedi. Una volta fuori dal cancello, prese un grosso respiro e si incamminò verso lo studio con ancora il cellulare in mano e la videocamera rivolta verso se stesso. Probabilmente la gente l'avrebbe guardato male, ma a lui non importava, voleva godersi quel bellissimo viso ancora un po'.

Quando arrivò in negozio, trovò Jimin dietro il bancone impegnato a scrivere sull'agenda, mentre si gustava il suo Chupa Chups alla fragola. Jungkook lo guardò per un attimo e in quel momento si rese conto di quanto sembrasse un bambino mentre si rigirava il Chupa Chups in bocca. Si lasciò sfuggire una risata e fu allora che Jimin notò la sua presenza. Alzò lo sguardo su di lui e sorrise, mentre i suoi occhi si chiudevano in un piccolo linea sottile.

«Buongiorno!» lo salutò e Jungkook ricambio a sua volta con un sorriso, cosa che sorpresa il ragazzo dai capelli biondi. Ormai Jimin era più che sicuro che al suo capo fosse successo qualcosa di bello in quel periodo e sapeva benissimo quale fosse il motivo. Jimin sospirò al ricordo di quello strano ragazzo incappucciato, dove a malapena si riuscivano a vedere i suoi occhi. Non sapeva chi fosse o da dove venisse, l'unica cosa che conosceva di lui era il suo nome. Aveva provato a cercarlo sui social, ma sembrava quasi che non esistesse, soprattutto perché non aveva nessuno tipo di contatto con Jungkook attraverso di essi. Aveva provato a cercarlo fra i suoi follower, ma era stata una ricerca inutile. Quando Jungkook oltrepassò il bancone per recarsi nel suo piccolo studio, Jimin accese la macchinetta del caffè e quando fu pronta ne preparò uno da portare al suo capo. Bussò alla porta e quando sentì la parola "avanti" fece il suo ingresso e si avvicinò al ragazzo. «Tieni Jungkook, ti ho preparato un caffè» disse, porgendogli il bicchierino di carta blu.

«Grazie Jimin!» disse, mentre riponeva il cellulare sulla scrivania. In quel momento Jimin abbassò lo sguardo sul piccolo schermo e notò una chioma nera. Cercò in qualche modo di sporgersi in avanti per cercare di vedere il viso del ragazzo misterioso, ma quando notò quel viso coperto fin sopra la punta del naso, alzò gli occhi al cielo, rassegnato all'idea che non sarebbe mai riuscito a vedere chi fosse quel ragazzo. Jungkook che aveva notato lo sguardo curioso del biondo, afferrò il cellulare e lo mise rivolto con lo schermo verso la superficie della scrivania affinché Jimin non riuscisse a vedere nulla. «Puoi andare» lo avvisò e il ragazzo con un debole sorriso uscì dallo studio per recarsi alla sua postazione, buttandosi sullo sgabello e sbuffando rumorosamente.

Apex - TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora