Capitolo 13

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«Allora, cosa ti va di fare?» domandò il ciliegia voltandosi verso il moro sdraiato sul letto.
Dopo essere tornati a casa e aver pranzato, i due ragazzi si erano chiusi in camera del minore per riposarsi un po' prima di uscire. Erano già passate diverse ore e il sole era ormai basso, ma Jungkook pur di fare visitare Busan a Taehyung, sarebbe uscito anche ad un'ora tarda, cosa che a lui stressava particolarmente.

«Mh...restiamo a casa per questa sera» rispose l'altro osservando il soffitto con sguardo perso. «Non mi va di uscire» mise su un adorabile broncio e sospirò.

«Non dirmi che vuoi rimanere chiuso in caso per tutta la settimana» Jungkook alzò un sopracciglio «Non fraintendere, a me piace e questo lo sai benissimo, ma non pensi sia meglio prendere un po' d'aria fresca?»

«Ho paura di incontrare qualche fan psicopatica come questa mattina. Se mi vedono, non mi mollano più». Era a Busan solo da tre giorni e già gli era passata la voglia di girare per la città e conoscere il luogo dove viveva Jungkook. Aveva rischiato già due volte di essere riconosciuto e non voleva ritrovarsi a scappare dai fan e rovinare le giornate anche al minore. Taehyung era stanco di quella situazione e voleva solo un pò di pace in questi giorni che avrebbe trascorso insieme a lui. «Alcune volte vorrei poter essere un ragazzo normale»

«Hai scelto tu questa vita e adesso te la tieni» Jungkook ci scherzò un po' su in modo che Taehyung non ci pensasse troppo.

«Lo so...ma alcune volte vorrei scappare. Poter uscire senza che qualcuno mi corra dietro. Vorrei uscire come fanno tutte le coppie normali, insieme a te» mormorò. Jungkook sgranò gli occhi, appoggiò le mano sulla sedia in mezzo alle cosce e si stirò un po' affinché potesse guardare meglio Taehyung, ancora sdraiato sul letto e la testa penzolante dal lato dei piedi.

«Coppia?» domandò con un filo di voce. Taehyung sobbalzò e si mise seduto, incrociando le gambe e sbattendo diverse volte le palpebre. Realizzò solo in quel momento cosa avesse detto.

«Volevo dire come una coppia di amici» rise nervosamente e si maledì da solo per aver detto una cosa tanto stupida. Jungkook girò la sedia verso la scrivania, ma Taehyung notò un mezzo sorriso farsi spazio sul suo volto.

«Quindi vuoi rimanere a casa?» domandò e Taehyung annuì in risposta «Daccordo. Allora per stasera restiamo, domani penserò a qualcosa». Si alzò dalla sedia e si avvicinò alla tv, prese i joystick e accese la playstation, poi, prese posto sul pavimento, appoggiando la schiena al letto e passando uno dei joystick a Taehyung. Il moro sorrise, lo afferrò e scivolo giù dal letto sedendosi al suo fianco. «A cosa vuoi giocare?»

«Va bene qualsiasi cosa». Taehyung si avvicinò a lui tanto da far toccare le loro spalle. Taehyung sapeva quanto odiase il contatto fisico, aveva imparato a conoscerlo nonostante la distanza che li separava. Jungkook gli aveva parlato di come odiasse che la gente si avvicinasse troppo a lui e invadesse i suoi spazi, ma Taehyung – in questi due giorni – si era reso conto che con lui non era così. Gli aveva stretto la mano, si era appoggiato sulla sua spalla diverse volte e anche lo stesso Jungkook si era avvicinato a lui spontaneamente: durante la colazione o quando qualcuno stava per riconoscerlo. Lui prontamente gli si piazzava davanti, in modo da nasconderlo da occhi indiscreti. Ecco perché si sorprese quando Jungkook gli aveva proposto di dormire a casa sua durante questo viaggio.
Il ciliegia rimase impassibile, o almeno così voleva apparire, in realtà la vicinanza di Taehyung lo stava mettendo parecchio a disagio. Taehyung gli piaceva, avevano parlato solo per telefono, ma aveva capito di provare un interesse nei suoi confronti che andava al di là di una semplice amicizia.
«Aspetta, aspetta» urlò Taehyung spaventando il ragazzo al suo fianco, che si allontanò istintivamente da lui «Metti Tekken, non ci gioco da una vita». Jungkook assecondò la sua richiesta e fece partire il gioco. I primi minuti furono silenziosi, entrambi erano concentrati sul gioco e nessuno dei due riusciva a distogliere lo sguardo dalla tv, almeno fin quando Taehyung non urlò per essere stato battuto dal minore.

Apex - TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora