Un nuovo giorno era arrivato e per Taehyung era arrivato il momento di tornare a lavoro. Oggi avrebbero discusso sul nuovo album e parlato del programma a cui il ragazzo avrebbe partecipato. Taehyung era elettrizzato all'idea di potersi esibire e fare ascoltare ai suoi fan, e soprattutto a Jungkook, la nuova canzone che aveva scritto. Aveva lavorato duramente per rendere il nuovo album un gran successo e sperava con tutto se stesso che andasse bene come i precedenti. Quando salì in auto, prima di mettere in moto, aprì la chat con Jungkook e gli mandò il buongiorno. Passarono solo pochi secondi prima che il ragazzo rispondesse con un vocale, Taehyung lo fece partire e mentre ascoltava, mise in moto. La voce di Jungkook era dolce e profonda allo stesso tempo e il modo in cui pronunciava il suo nome aveva sempre uno strano effetto su Taehyung. Decise quindi di rispondere a sua volta con un vocale:
«Jungkookie, perché la tua voce è così bella?» disse «Io devo andare in agenzia, ma stasera ci sentiamo come al solito e magari pos– cazzo» imprecò, mentre schiacciava sul freno prima di tamponare un auto ferma al semaforo «Dio... c'è mancato poco» prese un grosso respiro e staccò l'audio. La notifica della risposta arrivò immediatamente.
"Coglione. Stai guidando, vero? Spero non sia successo nulla, vedi di concentrarti sulla strada. Noi ci sentiamo dopo". L'audio finì e Taehyung sospirò nel sentire il suo ragazzo incazzarsi in quel modo, ma del resto Jungkook aveva ragione. Parlare al cellulare mentre si guidava non era di certo una delle idee migliori. Taehyung così mandò un ultimo messaggio dove lo salutava.
Quando arrivò all'agenzia, col suo solito sorriso rettangolare a contornargli il viso, vide in lontananza Seokjin che si muoveva nervosamente sul posto. Fu strano per Taehyung vederlo in quel modo e iniziò a farsi mille domande sul perché il suo manager sembrasse così agitato. Era raro vederlo in quel modo e Taehyung ebbe la brutta sensazione che fosse successo qualcosa durante la sua settimana a Busan. Quando gli fu davanti lo salutò con una pacca sulla spalla e Seokjin ricambiò con un debole sorriso. Adesso che poteva vedere il suo viso riusciva a capire quanto fosse nervoso e per un attimo anche lui fu preso dall'ansia.
«Perché hai quella faccia?» domandò, mentre faceva il suo ingresso nell'enorme edificio. Seokjin non risposte subito, si guardò intorno e sospirò.
«Devo dirti una cosa» mormorò, mentre seguiva il ragazzo verso la sala riunioni «Due giorni prima che tornassi a Seoul è arrivato lui» disse, ma Taehyung lo guardò leggermente confuso non riuscendo a capire di chi stesse effettivamente parlando. Solo quando quella gelida e fredda voce arrivò dritta alle sue orecchie, realizzò.
«Vedo che sei tornato dal tuo viaggetto» disse il ragazzo, adesso fermò davanti a lui, con le braccia incrociate e gli occhi che lo squadravano dall'alto in basso.
«Oh...sei tu» il moro sospirò «Pensavo fossi ancora in America»
«Sono tornato due giorni fa» si avvicinò a lui e portò il viso vicinissimo a quello del ragazzo «Giusto in tempo per il tuo comeback» disse «Sono curioso di vedere cos'hai preparato questa volta o forse...» si allontanò leggermente da lui «Per vederti fallire». Taehyung scoppiò a ridere facendolo innervosire maggiormente.
«Vuoi proprio distruggermi, vero?» rispose il moro «Non ti sei ancora arreso Namjoon?».
Namjoon era il famoso rapper dell'agenzia, fu il primo ad arrivare alla Hybe ed ebbe subito un gran successo sia in Corea che in America, aveva conosciuto grandi artisti come Eminem, Billie Eilish, Lady Gaga e molti altri, aveva superato grandi record vendendo milioni di album nel giro di una settimana. Li dentro era sempre stato il pupillo della Hybe, colui a cui avrebbero concesso di tutto pur di tenerselo stretto. Quello che però non pensava accadesse, era proprio l'arrivo di Taehyung, colui che gli aveva rubato non solo l'ammirazione della Hybe nei suoi confronti, ma anche i primi posti negli show e nelle vendite dei suoi album, raggiungendo milioni di vendite nel giro di poche ore. E se prima Namjoon l'aveva accolto a braccia aperte, gli aveva fatto diversi complimenti e l'aveva aiutato nel corso della sua carriera, quando si vide schiacciato in così poco tempo dal nuovo arrivato, si era scatenato in lui una rabbia che non era più riuscito a controllare. Aveva iniziato ad odiare Taehyung e l'avrebbe schiacciato con le sue stesse mani pur di farlo cadere in basso e farlo odiare dal mondo intero. Voleva riprendersi il suo posto in agenzia e nel mondo, voleva disintegrarlo.
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Apex - Taekook
FanfictionStatus: in corso Un gioco e un incontro inaspettato. Kim Taehyung e Jeon Jungkook sono due ragazzi dalle vite completamente opposte fra loro. Jungkook è un ragazzo riservato e disinteressato ad ogni cosa che lo circonda. Vive in un piccolo appartame...