Capitolo 1

476 49 12
                                    

Hai una nuova richiesta di gruppo da AlienV.

Si era appena seduto sulla sua comodissima sedia Quersus V504/EW di colore nero con delle strisce verdi e con un cuscinetto per la testa dello stesso colore - a detta sua uno dei migliori acquisti che avesse mai fatto - quando una richiesta di gruppo apparve sul grande schermo. Jungkook era solito giocare in solitaria o magari fare qualche partita in un gruppo ristretto giusto per passare il tempo. Comunicava poco con gli altri giocatori e si concentrata solo sul gioco. Non amava molto il gioco di squadra perché preferiva fare tutto da solo e godersi la partita in tranquillità, piuttosto che sentire le continue lamentele degli altri giocatori per la qualsiasi cosa.
La mattina andava a lavoro, tornava per qualche oretta a casa, mangiava qualcosina al volo e poi si chiudeva in camera sua per passare quelle poche ore libere - prima di tornare a lavoro - davanti al computer o alla console per qualche partita veloce. La camera di Jungkook rispecchiava a molto la sua natura da nerd; la stanza era abbastanza spaziosa, le pareti di un blu scuro erano tappezzata qua e là da alcuni disegni fatti da lui stesso, il grande letto matrimoniale era sistemato con un piumone nero con stampato lo stemma degli Avengers, un spaziosa libreria era occupata da libri, manga e action figures di vari manga, giochi e serie. La maggior parte delle volte la stanza era avvolta dal buio più totale e l'unica luce che illuminava la stanza era quella dei monitor del computer e delle lucine - di tanti colori diversi - della tastiera.

Giocava ad Apex ormai da anni e quando non era impegnato con il lavoro, la prima cosa che faceva era mettere le sue enormi cuffie, sedersi sulla poltrona e sistemare meglio la tastiera sulla scrivania. Al suo fianco metteva sempre una bibita e qualche snack da stuzzicare ogni tanto. Passava delle ore davanti allo schermo, urlando ogni tanto quando le cose gli andavano storte. Accettava di rado qualche richiesta, ma non aveva mai parlato con questi ragazzi e mai l'avrebbe fatto. D'altronde Jungkook era un solitario: gli piaceva il silenzio, il buio, le giornate piovose - quelle che preferiva perché poteva stare chiuso in casa - era un ragazzo apatico e non prestava molta attenzione a chi gli stava intorno. Amava la pace e la solitudine ecco perché non aveva molti amici, ma a lui andava bene così.
Si stiracchiò le braccia, si scrocchiò le dite, staccò il microfono e accettò la richiesta dello sconosciuto. Era pronto per affrontare una nuova sfida e sperava con tutto il cuore che questo tizio non fosse come l'ultimo che gli era capitato; incapace di giocare e con una pessima mira. Il gioco ebbe inizio e insieme al suo compagno di squadra iniziò a correre fino ad entrare in un edificio abbandonato dove andarono alla ricerca di casse per trovare armi, equipaggiamento e munizioni. Continuò così per tutto il tempo, uccidendo ogni tanto qualche nemico e andando alla ricerca di altre casse. Entrambi rimasero in silenzio e Jungkook ringraziò mentalmente il suo compagno per non aver parlato per tutto il tempo della partita. Peccato che quel silenzio durò ben poco quando un altra coppia si avvicinò a loro e iniziò a sparare, seguito poi da un urlo da parte del suo compagno.

«No cazzo» urlò il ragazzo e Jungkook poté sentire il rumore di una mano che sbatteva contro la superficie della scrivania «Da dove sono sbucati fuori questi?». Per un attimo Jungkook rimase immobile a fissare lo schermo, sbattendo le palpebre diverse volte quando sentì la voce così familiare del ragazzo. «Ehi, sbrigati. Curami» continuò a dire, ma Jungkook era troppo concentrato sulla sua voce per capire effettivamente cosa stesse dicendo. «Jk muoviti». Si risvegliò dai suoi pensiero solo quando l'altro ragazzo pronunciò il suo nome. Jk97; era questo il modo in cui si era registrato qualche anno fa, semplice e conciso. Si avvicinò al suo compagno e finalmente lo guarì, ricevendo un "grazie" da parte sua. Riprese il gioco e mentre il ragazzo continuava a parlare da solo, lui continua ad ascoltare quella voce, finendo per distrarsi ed essere ucciso. Passarono diverse ore prima che i due ragazzi decidessero finalmente di smettere di giocare. Jungkook staccò il gioco, ripose sulla scrivania le cuffie e si lasciò scivolare sulla sedia girevole.

Apex - TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora