Capitolo 14

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La sveglia suonò puntuale come sempre e Jungkook si affrettò a spegnerla in modo che non svegliasse il ragazzo al suo fianco. Si voltò verso di lui, lo guardò con un gran sorriso e gli diede un bacio sulla fronte. Lentamente spostò le sue braccia che, continuavano a stringerlo a se, e si alzò dal letto. Aprì l'armadio e - dopo essersi vestito - prese alcuni vestiti, li appoggiò sul letto e sopra di essi lasciò un bigliettino. Si recò in cucina e iniziò a preparare qualcosa di veloce per colazione, in modo che Taehyung trovasse la colazione pronta al suo risveglio. Preparò qualcosa di freddo: tagliò in piccoli pezzi della frutta, preparò dei pancakes e sistemò il tutto sul tavolo, dove vi lasciò un secondo bigliettino. Dopo aver finito il tutto, prese lo zaino e uscì di casa. Come al solito si recò al negozio a piedi e - mentre camminava tranquillamente e con un gran sorriso sul volto - si fermò in una caffetteria e prese un caffè e un cappuccino. Quando arrivò in negozio, lo trovò già aperto. Come sempre Jimin arrivava prima di lui, apriva il negozio, dava una veloce ripulita e si posizionava dietro il bancone, aspettando i clienti. Quando vide Jungkook si alzò frettolosamente e lo salutò con un gran sorriso.

«Buongiorno Jungkook!» disse.

«Buongiorno Jimin!» Jungkook sorrise e a Jimin mancò il respiro. Non l'aveva mai visto sorridere in quel modo, soprattutto di prima mattina. «Questo è per te» si avvicinò al bancone e gli passò un enorme bicchiere.

«Per me?» al biondo gli si illuminò il viso. Mai prima di allora, Jungkook gli aveva portato qualcosa da bere e quel gesto gli sembrò così strano che non riuscì a comprendere cosa fosse successo.
"Possibile si sia accorto finalmente di me?" Jimin non riuscì a trattenersi dal sorridere «Grazie Jungkook» disse con una tale felicità che Jungkook lo guardò divertito. Jimin non perse altro tempo e bevve quel liquido caldo. Quel cappuccino gli sembrò il più buono che avesse mai provato, ma forse era dovuto al fatto che fosse stato proprio il suo capo a portarglielo. Strinse fra le mani il bicchiere e continuò a sorridere. Quel gesto gli aveva migliorato la giornata! «Sembri felice oggi»

«Lo sono» abbozzò un piccolo sorriso e Jimin rimase sconvolto. Quando provava a parlargli era sempre serio, freddo e distaccato, ma oggi sorrideva. «Ti devo chiedere un favore Jimin»

«Tutto quello che vuoi»

«Devi chiamare tutti i clienti prenotati nel pomeriggio di questa settimana e dirgli che non li potrò ricevere» lo informò «Se riesci ad inserirli la mattina fallo, altrimenti chiedi quando saranno disponibili»

«Ma Jungkook...sono tantissimi» il biondo rimase scioccato da quella richiesta.
Jungkook era uno dei tatuatori più apprezzati e conosciuti a Busan e la lista dei suoi clienti era infinita. Per Jimin sarebbe stato difficile riuscire a trovare uno spazio per inserirli tutti «Sei pieno per tutto il mese»

«Trova un modo Jimin, per favore» disse, quasi in tono di supplica.
Taehyung sarebbe rimasto a Busan tutta la settimana e non gli andava di lasciarlo solo, mentre lui lavorava. Doveva trovare un modo per passare del tempo con lui prima che partisse e non aveva altra scelta che slittare tutti gli appuntamenti. «Sono impegnato»

«E cosa dovrei dirgli? Potrebbero rimanerci male e non tornare più»

«Di loro che devo chiudere lo studio per problemi urgenti» disse «Molti di loro sono clienti da anni e sanno quanto io tenga al mio lavoro. Sono sicuro non se la prenderanno»

«Va bene» sospirò il maggiore.

«So che ci vorrà un po', ecco perché ti pagherò gli extra» lo informò, mentre sorseggiava il suo caffè ancora caldo.

«Non voglio un extra, non preoccuparti» Jimin appoggiò il bicchiere col cappuccino accanto al PC e si mise comodamente seduto sulla sedia «Inizio a chiamarli» disse, mentre si rimboccava le maniche per iniziare una lunga e infinita serie di chiamate.

Apex - TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora