⁀➴❛Ti ammiro perché, nonostante il vuoto che hai dentro, hai deciso di essere una forza positiva in questo universo quando si sa, sarebbe stato molto più semplice essere marci dentro.❜
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«𝑁𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑜𝑡...
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⁝ 𝐀𝐔𝐓𝐇𝐎𝐑'𝐒 𝐍𝐎𝐓𝐄/
Salve, 𝒎𝒚 𝒅𝒆𝒂𝒓 𝑷𝒍𝒂𝒚𝒆𝒓𝒔, innanzitutto vi ringrazio tantissimo per queste 21k visual, siete meravigliosi! ♡ Questo penso sia uno dei miei titoli preferiti - ed anche uno dei miei capitoli preferiti - e sono ben contenta di lasciarvi finalmente questo capitolo molto... decisamente molto *𝑾𝒊𝒏𝒌 𝑾𝒊𝒏𝒌* e ne vado anche molto fiera.♡ Avverto sempre nel caso qualcuno fosse sensibile ai capitoli più esplici, così da saltarli nel caso! Vi auguro un bellissimo weekend ed una buona lettura, 𝑷𝒍𝒂𝒚𝒆𝒓𝒔 e devo ammettere che questo capitolo mi ha tenuto davvero tanto impegnata, più degli altri! ♡
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― 𝑇𝐻𝐸 𝑆𝑇𝑂𝑅𝑀 𝑂𝐹 𝑇𝐻𝐸 𝑆𝑂𝑈𝐿𝑆 ―
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Non sa con certezza a che ora Evaine sia rientrata quando sente la porta della loro stanza condivisa che si apre, la figura della giovane ragazza che entra, avvolta da un'aria atterrita che si staglia per l'intera camera, la porta che si chiude docilmente alle sua spalle in quieta obbedienza. Chishiya tira i fili delle sue cuffiette per togliersi gli auricolari, la musica che si percepisce anche in lontananza. Tutta la sua attenzione ora è rivolta alla rossa, abbandonando così un suo nuovo prototipo di arma a cui stava lavorando fino a pochi secondi fa. Il cuore le dà quel minuscolo ed ormai noto piccolo tonfo quando gli occhi scuri si posano su di lei, accompagnati costantemente da quel sorriso che ha sempre adorato. Preme la schiena contro la porta, inclinando appena la testa, il massimo concesso da qualcuno che non è in grado di abbassare lo sguardo.
«Chishiya... ho bisogno di chiederti un favore...» - Esordisce Evaine senza nemmeno dargli il tempo di chiederle come fosse andata, anche se, dal suo sguardo, non gli servono tante chiacchiere per capire che la questione sia stata alquanto deludente. Non si muove da quella posizione come se avesse dei chiodi che la tengono ben ancorata alla soffice moquette della loro stanza, lo stomaco in subbuglio e la mente che lotta rudemente contro il pensiero che presto perderà anche Takeru. Le ha promesso che tornerà, questo dovrebbe bastarle... eppure sembra non aver funzionato affatto. La tempesta interiore contro cui sta combattendo da giorni senza mai darsi tregua e senza l'intenzione di sventolare bandiera bianca contro di essa, sembra volerla inghiottirla viva... ma ora è decisamente troppo stanca e pensa di meritarsi una tregua prima che la questa tormenta si trasformi in ben altro. Almeno stasera, vuole spegnere il cervello.
