⁀➴❛Ti ammiro perché, nonostante il vuoto che hai dentro, hai deciso di essere una forza positiva in questo universo quando si sa, sarebbe stato molto più semplice essere marci dentro.❜
⊱⋅ ────── ⋅⊰ 𓆩♡𓆪 ⊱⋅ ────── ⋅⊰
«𝑁𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑜𝑡...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
⁝ 𝐀𝐔𝐓𝐇𝐎𝐑'𝐒 𝐍𝐎𝐓𝐄/
𝑷𝒍𝒂𝒚𝒆𝒓𝒔, allora, prima di tutto vi ringrazio per questi 55k visual con ben 4,4k di LIKES! IO VI AMO. ♡ Seconda cosa, questo game è un po' particolare e mi sono studiata una cosina, mi piacerebbe parlavi di questa cosa a fine capitolo, giusto per farvi capire meglio del perché io abbia scelto proprio questo game... a fine capitolo troverete una domanda per voi! ♡ E detto ciò... vi lascio alla lettura e, come sempre, vi auguro un buon weekend, 𝒎𝒚 𝒅𝒆𝒂𝒓 𝑷𝒍𝒂𝒚𝒆𝒓𝒔! ♡
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Fa freddo, oggi. Più freddo del solito. Il suono della vocina robotica proveniente da uno dei cellulari presenti è uno dei pochi rumori che disturbano la quiete di quella giornata. Un game all'interno del prestigioso e famoso𝒀𝒐𝒚𝒐𝒈𝒊 𝑵𝒂𝒕𝒊𝒐𝒏𝒂𝒍 𝑮𝒚𝒎𝒏𝒂𝒔𝒊𝒖𝒎, situato in zona Shibuya, è decisamente molto singolare... ma alla fine, nessuno si sorprende così tanto della cosa. È un impianto polivalente, costruito per ospitare le partite di pallavolo, pallacanestro ed arti marziali. Evaine conosce molto bene questo luogo, le sembra ti fare un tuffo nel suo passato e di quello della sua famiglia. E visto che di passato si parla, l'edificio sembra essere in ottime condizioni, come se il tempo non si fosse mai fermato qui. I partecipanti aspettano pazientemente - o quasi - l'inizio del game fuori dal portone principale dell'edificio, seduti sul pavimento o sui gradini. Eve invece è in piedi, una sola gamba alzata appoggiata contro il freddo metallo della ringhiera si trova dalla parte opposta, accanto a lei, c'è Chishiya, con le mani in tasca che aspetta insieme a lei che la porta si apra e che la vocina odiosa dei loro cellulari comunichi qualcosa.
