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Luke entrò dalla porta principale. Era evidente che era stato via tutta la notte: dei cerchi scuri violacei erano quasi incisi sotto i suoi occhi.

Finsi di non averlo visto, e salii di corsa le scale, andando nella mia stanza. Chiusi la porta a chiave e giunsi davanti alla finestra.

C'erano due ragazzi accerchiati da chi Luke aveva scelto di portare con sé; uno di loro, anche da così lontano, sembrava terrorizzato, mentre l'altro stava con la schiena ritta, guardando senza paura la pistola che qualcuno gli stava puntando al centro della fronte.

Poi, alzò gli occhi. E anche se la luce era poca, e anche se c'era un vetro che ci separava ed ero dentro la casa, sentii il suo sguardo bruciare mentre mi fissava.

C'era anche Ashton là fuori. Anche il suo sguardo incontrò il mio.

E vedevo quanto fosse arrabbiato per ciò che era costretto a fare.

Era come una bomba ad orologeria, Ashton.

Avevo paura che fosse potuto esplodere, un giorno, prima o poi.

Chasing Cars; Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora