Dopo quella "chiaccherata", rimasi in silenzio, e così fece Calum.
Cullata dai suoni attorno a me, le ruote sull'asfalto, le parole sussurrate degli altri passeggeri, chiusi gli occhi e mi addormentai. Quando riaprii gli occhi, ero ancora un po' confusa, ma in pochi istanti ripresi il filo di tutto ciò che era successo. Avevo la testa appoggiata al finestrino, perciò mi stiracchiai un po'.
- Ehi –
Vidi Calum che mi osservava, con un'espressione divertita sul suo volto.
- Come mai ridi? – gli chiesi con la voce ancora un po' impastata dal sonno.
– Sembri diversa, quando dormi. In senso buono –
- Grazie? –
Rise.
– Siamo quasi arrivati, a quanto pare. Dove dobbiamo andare? –
- Non ti piacerà, ma dovremo prendere un altro autobus, dopo essere scesi da questo. Penso arriveremo a destinazione verso tardo pomeriggio – risposi, guardando l'orologio digitale sullo schienale dell'autista. 10:34 am.
– Pensi che riusciremo a trovare Ashton? –
Annuii.
– Ne sono sicura. Avevamo due "rifugi" pronti, in situazioni come queste. La mia vecchia casa, in cui non sta più nessuno, e la sua. Noi andremo nella mia, che non dista più di 5 chilometri da quella di Ashton. Se sarà riuscito a fuggire, lo troveremo là –
Rimase silenzioso per un po', come se facesse fatica a digerire le mie parole.
– Ci pensi che non sappiamo nemmeno se sia vivo oppure no? –
- La gente muore, Calum. E io sono una persona molto egoista, perciò l'unica cosa che posso fare sapendo che qualcuno è morto, è essere sollevata dal fatto di essere ancora qui –
- Ora capisco perché non hai mai provato a scappare da là. Avevi paura –
- Certo che avevo paura, e non c'è niente di male nell'avere delle paure. Finché non ti schiacciano, non devi avere paura. Io ho fatto tutto ciò che era in mio potere per fare in modo che la paura di morire non mi schiacciasse. Capisci? –
Annuì, ma non rispose. Mi rivolsi verso il finestrino, e percepii l'autobus che lentamente parcheggiava nell'autostazione. Lentamente, scendemmo, e poi ci dirigemmo verso l'autobus successivo, dopo aver comprato i biglietti. Ci fermammo per cinque minuti, prima di salire.
– Puoi sederti tu vicino al finestrino, questa volta? –
- Sì, come mai? –
- Non credo mi piacerà rivedere quel quartiere – spiegai.
– Vis, grazie –
- Per cosa? – gli domandai sorpresa.
– Per avermi mantenuto vivo –
Sorrisi, ma non gli dissi niente, perché non mi potevo certo definire un'esperta di certe situazioni. Poi, però, mi venne un'idea.
- Margaret – dissi piano.
– Cosa? –
- Il mio nome. Margaret –
Mi guardò sorpreso.
– Ora capisco perché non ti ci vedevi più. È innocente –
- E io non sono innocente? – gli chiesi ridendo.
– Ti prego, non fare domande stupide -
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a/n
giuro che finirò la storia prima di partire, lo giuro
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Chasing Cars; Calum Hood
Fanfiction❝Qui ci sono poche regole, Hood, una di queste dice che se le non rispetti sei morto❞ © to horan_shelley25 on Wattpad 12.11.2014//11.07.2015 #527 fan fiction