«Soddisfatte della cena?» domanda Elen una volta finito di mangiare.
«Si, io sono a posto.» le sorrido dandomi qualche pacca sulla pancia.
«Anch'io. Ma' ti dispiace se noi andiamo sopra?» chiede Eva.
«Certo che no! Divertitevi! Uscite.» ci sprona tutta sorridente. Ho sempre amato questo suo lato giovane.
«D'accordo.» ribatte Eva prima di trascinarmi di sopra. Una volta in camera la vedo aprire l'armadio e lanciare una miriade di vestiti sul letto. La guardo preoccupata, come se avesse la febbre.«Ev che stai facendo?» domando evitando un vestito che per poco non mi prendeva in faccia.
«Hai sentito mia madre no? Possiamo uscire, e un ragazzo mi ha invitato ad una festa non lontana da qui, possiamo andare a piedi.» risponde continuando a tirare fuori tutto dal suo armadio. Rimango in silenzio, aspettando che finisca di fare tutto questo casino. Dopo aver riempito il letto con abbastanza vestiti, decide finalmente di fermarsi, e lentamente il suo sguardo si sposta su di me.
«Non ti va di uscire?» domanda guardandomi confusa. La verità è che sì, non mi va di uscire, ma d'altra parte so che in questo momento la mia amica ha bisogno di allontanarsi da questa casa, così le sorrido dicendole che sì, mi va di uscire.
«Perfetto! Dai, vedrai che ci divertiremo, ma ora bando alle ciance e prepariamoci.» esulta tutta contenta battendo le mani. Dopo quelle che mi sembrano infinite ore di lenta tortura sotto gli aggeggi infernali chiamati "trucchi", siamo pronte.
Eva mi ha costretta ad indossare un vestitino nero, con le spalline fine che arriva circa a metà coscia e ha la scollatura quadrata. Non mi sento molto a mio agio in questo vestito, ma dopo aver visto quanto fosse felice la mia amica, non mi andava di dirle che avrei preferito indossare qualcos'altro come dei semplici jeans e una maglietta, sapendo benissimo che non me lo avrebbe lasciato fare. Scendiamo le scale ed Elen ci guarda sorridente.
«Siete bellissime, farete girare la testa a molti ragazzi.» dice facendoci l'occhiolino.
«Grazie.» rispondiamo io ed Eva in coro.«Divertitevi, fatemi sapere se per il ritorno vi devo venire a prendere, e a casa massimo per le due.» ci saluta prima di chiuderci la porta alle spalle.
Mi viene da sorridere pensando a come mia madre avrebbe reagito a tutta questa mobilità e lascia passare che ci sta dando Elen.
A braccetto, ridendo e scherzando, arriviamo davanti casa del ragazzo che da la festa, del quale tra parentesi non so neanche il nome, e la moltitudine di ragazzi che c'è mi fa pentire di essere venuta, quando invece avremmo potuto passare una serata tranquilla tra di noi.
«Si va in scena.» sorride Eva incamminandosi a passo sicuro.
«Altroché, si va al patibolo.» borbotto sottovoce prima di seguirla all'interno.
STAI LEGGENDO
La fiducia è tutto
ChickLitCosa faresti se avessi perso la fiducia in tutti? O quasi... Se fossero poche le persone su cui contare, se sentissi l'obbligo di doverti allontanare da tutti per non essere ferita? Melissa è una ragazza testarda e irascibile. Sono poche le persone...