Capitolo 6

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Sono ancora sulle scale.

Mi sono bloccata e so che tutti gli occhi sono puntati su di me.

Mi costringo a scendere. Deglutisco.

Fin non mi stacca gli occhi di dosso, squadrandomi dalla testa ai piedi, ed io non posso fare a meno di fare lo stesso con lui.

È cambiato dall'ultima volta che l'ho visto, è ancora più bello di quanto lo ricordassi.

I capelli biondi corti gli ricadono leggermente sulla fronte e i suoi occhi verdi continuano a scrutarmi.

È diventato veramente alto, non più il ragazzino quindicenne di una volta.

Non ero pronta per vederlo oggi, sapevo che sarebbe arrivato, ma prima o poi, era ancora qualcosa di lontano, ma ora che è davanti a me... E' tutto così reale.
«Mel.» sussurra prima di prendermi per la vita e tirarmi su, stritolandomi in un abbraccio. Rimango rigida come un pezzo di legno. Mi rimette giù guardandomi dall'alto.
«Sei cambiata.» afferma continuando a guardarmi.
«Anche tu.» ribatto sorridendo impercettibilmente.

Continuiamo a guardarci, sapendo benissimo che gli altri ragazzi ci stanno osservando.
«Prendetevi una camera.» mormora quel coglione di mio fratello, rovinando il momento.

«Quella tua, Sam, mi sembra perfetta.» ribatte Fin sorridendo a mio fratello.

Sam gli fa il dito medio.

Io non sono più tanto sicura di voler cenare con tutti loro.
«Papà?» chiedo rivolta a Sam.
«Cena fuori».

E ti pareva, quell'uomo quando serve non c'è mai.

«La pizza si fredda.» interviene il ragazzo dello sgabuzzino squadrando Fin con aria annoiata.

Ci spostiamo in cucina, e Fin prende posto accanto a me.

Deglutisco, cercando in tutti i modi di non fare caso al suo braccio attorno allo schienale della mia sedia.

Di fronte a me, prende posto il ragazzo dello sgabuzzino, e accanto a lui si siede Sam, gli altri due ragazzi si siedono a capotavola.

Improvvisamente mi si è chiuso lo stomaco, nonostante il profumino della pizza sia molto invitante.

Prendo un pezzo di margherita allontanandomi completamente dalla conversazione in corso.

Ci sono solo io, con i miei pensieri e il braccio di Fin ancora sulla mia sedia. Vedo un movimento al lato e Fin accostarsi a me.
«Tutto bene?» domanda vicino al mio orecchio.

No che non va bene, specialmente se ti avvicini così.

«Sì.» borbotto senza guardarlo in volto e spostando gli occhi davanti a me, dove incontro quelli del tipo dello sgabuzzino.

Distolgo nuovamente lo sguardo, non sapendo su cosa puntarlo, mi metto a fissare il mio piatto vuoto.
«E' bello rivederti.» sussurra Fin accanto a me. So che si aspetta una mia risposta, ma non posso dirgli ciò che vuole sentirsi dire.

La fiducia è tuttoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora