Capitolo. 10 Quei due.

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Ciro e Perla, erano stretti in un unico abbraccio, addormentati sul quel piccolo spazio di divano.
Lei, creava dei cerchi immaginari con le dita sul suo petto, mentre lo guardava affascinata.

Perla, era convinta si trattasse di amore.
Quello che lei leggeva nei romanzi e intonava nelle canzoni.

Quel piccolo grande amore, che stava nascendo era un amore viscerale, sconsiderato e senza futuro.
Un amore che perdona tutto.

Lui, si svegliò, con un sorriso timido.

Lui, si svegliò, con un sorriso timido

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:<<Buon giorno.
Ciú Ciú. >> disse Ciro, schioccandogli un bacio in fronte.
:<<Buon giorno.
Ciro.>> disse Perla, sorridendo.
:<<Me piac assaji sta latitanza.
(Mi piace assai questa latitanza.)>>disse Ciro, mentre gli liberava la fronte dalle ciocche ribelli, poi si misé a sedere, mentre lui la spinse su di lui.
Perla finì seduta a cavalcioni su di lui.
:<<Non mi dai il bacio del buon giorno?>> disse ammiccante Ciro.
:<<No. >> disse sorridendo beffarda, Perla.
Ciro, inarcò un sopracciglio.
:<<No?>>
:<<Cosa siamo? >> disse Perla, cercando di trovare una definizione a quello che stava accadendo.
Lui, la strinsé tra le sue braccia, mentre gli baciava dolcemente le spalle.
Il collo.
Dietro l'orecchio.
E il lobo.
Mentre, lei fremeva sotto al suo tocco, così mascolino.
Ci stava così bene tra le sue mani da uomo.
Poi gli prese il viso tra le mani, guardandola intensamente.
:<<Siamo Perla e Ciro.
Quei due.
L'angelo e il diavolo.
Il criminale e la cantante. >> poi si avvicinò alle sue labbra, leccandogli il labbro inferiore, chiedendogli l'accesso che lei non negò.
Dando il via ad un bacio dolce, come il suo profumo alla vaniglia.

Si baciavano sempre con trasporto, mille scintille di emozioni, gli facevano sempre avvicinare, attirandoli come due calamite.

Non c'era niente di più bello di un bacio nuovamente inaspettato.
Niente di più intimo di due anime, unite da due labbra.
Niente era più occulto di una storia d'amore, che cresceva tra le spine.

:<<Si accussì bella.
(Sei così bella.)
Pure appena scetat.
(Pure appena sveglia.) >> disse Ciro, mentre si leccava le labbra.

:<<Seriamente, cosa vuoi da me? >> disse Perla, mentre gli circondava con le braccia il collo.
:<<No o sacc, ch'ella ca simm ij e te.
So solo che mi sta facendo provare emozioni, che pensavo di non provare mai più nella vita.>> disse Ciro.
Lei, sorrisé, stringendosi tra le sue grandi braccia.

Lui gli prese il viso tra le mani e la fece stendere.
Mentre si guardavano intensamente.

Quello che non si dicevano a parole, passava attraverso un altro codice linguistico.
Attraverso, la lente del corpo, quei piccoli gesti che parlavano di loro, quando le parole non riuscivano a fuoriuscire.

Prese le sue gambe, appoggiandole sulla sua schiena, mentre lei lo guardava impaurita.
:<<Te vogh bein assaij.
Ossaij.
(Ti voglio troppo bene.
Lo sai.)
Voglio solo farti stare bene.>> disse sensuale Ciro, lei annuì.
Era troppo affascinata, da Ciro, inevitabilmente si trovava sempre coinvolta in lui.
Poi lui gli abbassò le mutandine, senza distogliere lo sguardo da lei, che lo guardava con le gote arrossate, poi gliele sfilò completamente.
Iniziando a dargli leggeri e umidi baci, all'interno coscia.
Poi arrivò davanti alla intimità di Perla, gli stuzzicò il clitoride, facendole inarcare la schiena per la sensazione nuova che stava provando.
Iniziò a baciare e poi succhiare il clitoride pulsante, per poi passare a penetrare le pareti strette e calde di Perla.
Ad ogni colpo di lingua, lei gemeva, mentre gli accarezzava i capelli neri scompigliati dal piacere.
Ciro, stava creando dei cerchi immaginari, nella sua intimità, regalandole, attimi di vero piacere sublime.
:<<Ciro...>> lo chiamava, con la voce spezzata.
Mentre lui, intensificava i baci, spogliandola e massaggiando in modo circolare i seni sodi di Perla.
:<<Ahhh...
Ahhhh...
Ciro....
Oddio....
Ahhhhhh>> venne nella sua bocca.
Mentre aveva ancora gli occhi chiusi e le labbra spalancate.

Ciro, la guardava incantato.
Era stupenda, questa piccola creatura.
E si stava fidando di lui.

Lei lo attirò, a sé, dandogli dei baci lenti sul collo, che lo stavano facendo impazzire, poi si fece coraggio e gli massaggiò il grande membro, facendo su e giù, su e giù, fino a quando gli fece raggiungere l'orgasmo.

Lui, si avvinghiò sul suo morbido seno.
Leccando i capezzoli e baciandoli, facendola venire ancora una volta.

:<<Ciro...
Cosa stiamo facendo? >> disse Perla, mentre lui, la stava penetrando ancora una volta con le labbra.
:<<Ci stiamo regalando del bene. >> disse Ciro, mentre gli accarezzava il corpo.
Poi aggiunse
:<<Non sai in che guaio ti sei appena cacciata. >>
:<<In che guaio? >> chiese lei, ingenua.
:<<Ti sto regalando degli orgasmi e tu mi hai dato il tuo primo bacio.
Sei mia Perla. >> disse Ciro.
Poi aggiunse
:<<Sai, di buono.
Hai un sapore che non ho mai assaggiato prima.
Sei così dolce.
Mi mancava troppo, provare tutto questo. >>
Lei, lo baciò in modo spinto.
Poi gli prese il viso tra le mani.
:<<Sono tua.
Mi sto fidando. >> disse mentre, gli mordeva le labbra.

Poi sentirono il miagolio di un gatto e lei si voltò subito.
:<<Chi è questa meraviglia? >> disse ridendo Perla, mentre lo stringeva a sé.

:<<È tuo

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:<<È tuo. >> disse Ciro, perso in così tanta dolcezza.
:<<Come lo chiamiamo? >> disse lei, mentre gli accarezzava il pelo.
:<<Quei due. >> disse Ciro, istintivamente.
:<<Quei due. >> disse sorridendo, lei.

Flashback.
Francesco e Tamara, avevano appena finito di scopare.
:<<Vai via.
Sta per arrivare.
Oddio è qui. >> disse Tamara.
Tamara, spinsé Francesco, nascondendolo nell'armadio.
Ciro, arrivò con una borsa di Fendi e una di Prada.
:<<Grazie amore mio. >> disse Tamara, baciandolo, mentre era sulle punte.
:<<Hai detto che se volevo sposarti.
Dovevo comprarti tutta questa roba.
Bene sei la mia regina. >> disse Ciro, girandola contro l'armadio e penetrando il sedere a novanta grandi.
:<<Ahhhh
Spingi.
Più forte ti prego.
Ahhhhhhhh.
Fran...Ciro.>> raggiunse il culmine Tamara.
Ciro, la guardava stranito.
:<<È stata solo un'avventura.
Lo sai, sono molto fredda.
Ma amo te. >> disse Tamara.
Ciro la prese per un braccio, buttando le valigie fuori dal loro appartamento.
Il resto è storia.

Intanto in ospedale, una persona aveva sette vite piú dei gatti.
:<<Signora Di Salvo, vostro figlio.
Si è risvegliato.
È fuori pericolo. >> disse il medico.

Carmine Di Salvo, si era risvegliato.

Lui e sua madre, si strinsero in un abbraccio tenero.
Come non lo si erano mai scambiati.
:<<Vale ancora il matrimonio con Perla? >> disse Carmine duro.
La madre disse
:<<Per te, farei di tutto. >>
:<<Bene, devo farla pagare a Conte.
E Perla, è un buon bocconcino. >> disse Carmine Di Salvo.

𝑵𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒑𝒆𝒏𝒐𝒎𝒃𝒓𝒂. 𝑪𝒊𝒓𝒐 𝑹𝒊𝒄𝒄𝒊 // 𝑴𝒂𝒓𝒆 𝑭𝒖𝒐𝒓𝒊.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora