Capitolo. 4 È la tua dolce sorellina.

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Perla, dopo l'incontro con Ciro.

Il ragazzo dalla voce profonda che viveva nella penombra.

Si incamminò verso casa sua, con un altro stato d'animo.

Finalmente, c'era qualcuno che l'avrebbe tirata fuori da guai.

Quando i suoi finti genitori, la videro, non la degnarono, di uno sguardo, lasciandole una misera minestrina nel sottoscala.
Lei non se ne curò.

Da fuori sarebbe sembrata la solita di sempre, la solita ombrosa, infelice.
Ma dentro era cambiato tutto, si erano accese nuove stelle e speranze.

Annabelle, si precipitò in quella che doveva sembrare la sua stanza.
:<<Dobbiamo, parlarti.
Avanti, vieni in salotto. >> disse prendendola per un braccio, violentemente la matrigna.

Perla, aveva gli occhi lucidi, vittima di violenza domestica, non aveva nemmeno più lacrime da versare.

Flashback.

:<<O piecr, agg parlà con mammt.
(Il piecuro, oggi devo parlare con tua madre.)
Oggi ci stanno i colloqui, giusto? >> disse Ciro, freddo.
:<<Cche vu fa?
(Che vuoi fare?) >> disse Carmine, spaventato.
:<<Devo esserci io ai colloqui.
Tu non sposi a quella ragazzina. >> disse Ciro, strappandogli un orecchio.
Mentre Carmine, aveva un'espressione dolorante.

Andando via, con atteggiamento spavaldo.

Poi, Ciro e il suo braccio destro Edoardo, si sedettero davanti alla signora Wanda, con le mani incrociate e uno sguardo duro.
:<<Cche vulite?
(Che vuoi?) >> disse Wanda.
:<<La ragazzina, figlia dell'ingegnere.
È roba mia. >> disse andando dritto al punto Ciro.
:<< Tanto non conta, un cazzo.
Fa parte della vostra merda. >> disse Wanda, guardando Edoardo beffarda.
:<<Che vuoi dire? >>disse Edoardo inarcando un sopracciglio.
Wanda, fece un sorriso bastardo.
:<<È figlia di Attilio Conte. >>
È la tua dolce, sorellina mai ritrovata.
Il motivo per cui, tua madre va in giro come un'anima pena.
Nonostante, è fuori da quel manicomio. >>
Ciro ed Edoardo, si guardarono sottochoc.
Poi Edoardo, in un impeto di rabbia, fece volare il tavolino dei colloqui.
Lino, la guardia carceraria, corrotta, portò entrambi i ragazzi in isolamento.

La tigre e la pantera nera, una strana ma devastante coppia di criminali.

:<<Il matrimonio con il giovane Di Salvo.
Salta.
Non vuole legami. >> disse Alberto.

Perla, fece un lieve sorriso.

:<<Wanda Di Salvo, ti ha vista parlare con un detenuto del carcere.
Noi, ti insegniamo ad essere una ragazza brava e casta.
Tu ci ripaghi, facendo amicizia con dei delinquenti. >> disse Annabelle.
:<<Anche questo Di Salvo, è un detenuto. >> disse Perla.
:<<Facoltoso.
Invece, tu, scegli i Ricci.
Sei proprio come quella zoccola di tua madre! >> disse Alberto, mollandole uno schiaffo.
:<<Sei tu, che sei un porco.
Sono nata da un rapporto sessuale, non voluto. >> urlò con tutta sé stessa Perla.
Alberto gli mollò, un pugno in pieno naso.
Mentre Perla, cercava di fermare il sangue dal naso.
:<<Tu non sei mia figlia.
Sei figlia di un delinquente.
Attilio Conte.
Sei sorella di un detenuto.
Sei la feccia umana.
Ti ho acquistata, solo per affarri e accrescere il mio patrimonio.
Invece tu pensi a questa merda di musica e sei ribelle come quella merda di tuo padre. >> urlò Alberto, mentre le mollava un ceffone dopo l'altro.
Annabelle la teneva salda, per evitare che scappasse.

Guardò la sua famiglia, che la fissava attonita.
Si rese conto che erano degli perfetti sconosciuti.
Non la tratteneva più niente.

Poi svenne.
Quando si risvegliò si ritrovò in un convento di suore.

Nella periferia, di Napoli, lontano dalla violenza ma sopratutto lontano dal detenuto con la voce profonda che l'avrebbe salvata.

C'era da sentirlo il suo dolore, c'era da vederlo che le trasudava dalla pelle violacea e dolorante.
Un veleno di cui ora finalmente, sapeva il nome.
Era la figlia di un Boss, detenuto.
Il suo passato era tutta una bugia.

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𝑵𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒑𝒆𝒏𝒐𝒎𝒃𝒓𝒂. 𝑪𝒊𝒓𝒐 𝑹𝒊𝒄𝒄𝒊 // 𝑴𝒂𝒓𝒆 𝑭𝒖𝒐𝒓𝒊.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora