Capitolo. 54. Splendi più di un pendente di perle.

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Ciro, aveva spintonato Perla violentemente nell'ufficio privato del locale.
Quel locale, apparteneva agli zii romani di quel chiattillo di Marco.

Perla, si dimenava, mentre lui, la prendeva dai fianchi, costringendola a stare con lui.
Lei, gli mordicchiò la mano, così Ciro, furioso la spinse contro il muro, sempre con la mano sulla sua bocca.

:<<Nu alluccà!
(Non gridare.) >> disse Ciro, mentre toglieva dal suo viso la mano.

) >> disse Ciro, mentre toglieva dal suo viso la mano

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Lei, era scioccata ed esterrefatta.
Lui, aveva voglia di mordere le sue guancie, baciarla fino a trattenere il fiato e donarle bene.
Stringerla.
Ciro, non ricordava nemmeno più cosa significasse, avere un altro corpo affianco a lui.
Perla, con la sua innocenza aveva cancellato i volti e i corpi delle sue donne precedenti.
A lui andava bene così.
Lei così stramba, ingenua, buona e bella inconsapevolmente.
Non voleva una donna frivola con lui e nemmeno una donna mascherata da uomo.
Non voleva un alleato negli affari.
Voleva soltanto il suo amore.
Il loro amore grande, folle e impulsivo.
Quello amore che perdonava tutto e aveva il sapore della fiducia, totale, completa e devota.
Quel riscatto, che aveva solo i suoi occhioni da cerbiatta.
Semplicemente perché dove iniziava lui, finiva lei.
E le stava sul cazzo, questo comportamento da parte sua.

L'aveva trattenuta al muro, intrappolata con le sue braccia, mentre lei aveva un'espressione indecifrabile sul volto.
Ciro, non riuscì a trattenersi così, la fece voltare, mentre si guardavano nel riflesso dello specchio di quell'ufficio / guardaroba di quel locale.

Si avvicinò al suo orecchio, mentre lei istintivamente chiusé gli occhi al contatto con il profumo che lui indossava.

Tabacco, menta e colonia.

:<<Perché?
Perché mi hai lasciato?
T'agg rat tutt cos.
(Ti ho dato tutto.)
Il meglio di me. >> disse Ciro, furioso ma allo stesso tempo disperato.
:<<Mi dispiace. >>disse triste Perla.
:<<Non dire mi dispiace, mi dà fastidio.
Piuttusto urla, sbraita, fa qualcosa.
Ma non dire mi dispiace.>> disse Ciro, furioso, scuotendola.
:<<Mi dispiace... >> disse Perla, che non ebbe il tempo di terminare la frase.

Ciro si fiondò sulle sue labbra, mentre lei seguiva i movimenti dolci della sua lingua.
Lei sussultava.

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𝑵𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒑𝒆𝒏𝒐𝒎𝒃𝒓𝒂. 𝑪𝒊𝒓𝒐 𝑹𝒊𝒄𝒄𝒊 // 𝑴𝒂𝒓𝒆 𝑭𝒖𝒐𝒓𝒊.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora