Capitolo. 18. La famiglia Conte.

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Perla, fu adagiata sul letto, mentre tremava come una figlia.
Non parlava.
Sembrava che fosse diventata muta.
Era muta.

Per la prima volta, era sola con sua madre.

La sua vera mamma.
Colei che gli avevano fatto credere, di essere morta.

:<<Come sei bella!
Notte e giorno, ti pensavo.
Ti cercavo.
Con la mente, ero con te.
Bambina mia.
Non ti lascio più.
Non ci dividono più. >> disse premurosa Inés.

Così Perla, si avvicinò accoccolandosi, sul suo ventre.

Per la prima volta madre e figlia, si sfioravano.

Tante volte, Perla, aveva sognato che sua madre gli accarezzasse la lunga chioma.
Ora era tutto reale, lei era appoggiata sul suo ventre, mentre la madre cantava e gli accarezzava i capelli.

:<<Lo so come ti senti.
Lo vedo nei tuoi occhi.
Negli occhi di chi soffre, c'è sempre un mondo pieno di delusioni. >>
Poi aggiunse
:<<Spogliati.
Curiamo le ustioni. >> disse sua madre Inés, rassicurante.

Perla, titubante e tremante.
Si spogliò.

La madre, passò la crema delle ustioni sul suo corpo, delicato.

Mentre Perla, piangeva.

Poi si strinsé tra le sue braccia, proprio come se fosse ancora una bambina.

All'improvviso sentirono bussare.

Era Attilio Conte, suo padre e il medico di fiducia dei Ricci.

Perla, si strinsé di più a sua madre, mentre Attilio, aveva un dolore lancinante nel petto.

Si sentiva un miserabile fallito.
Non era riuscito a proteggere la sua famiglia, ed ora la sua bambina ne aveva pagato il prezzo più alto.

:<<Non ti succede nulla.
Ci sto io e mamma, con te e con il medico. >> disse rassicurante suo padre Attilio.

Praticamente, un estraneo per lei.

Ad origliare tutto, fuori dalla stanza c'erano Ciro ed Edoardo.

Ciro, era imbufalito.

Il medico, controllò le ferite del corpo.

Poi portarono il macchinario dell'ecografia, cosparsero il gel freddo sul suo ventre e passarono il cursore.

Essendo in teoria, vergine non era possibile fare un ecografia più approfondita.

Così, grazie a questa visita, avrebbero capito se oltre ad essere stata drogata e ustionata, non avessero approfittato di lei, sessualmente.

:<<Allora? >> disse nervoso Attilio.
:<<La ragazza è vergine.
E non ci sono segni di violenza fisica. >> disse il dottore.

Ciro ed Edoardo, fuori dalla porta fecero un sospiro di sollievo.
Quella merda di Di Salvo, non ci era riuscito a violentarla.

Il medico, uscì.
Così rimasero, con lei i suoi genitori.

:<<Perla, lo so.
Ti risultiamo degli sconosciuti.
Io mi sono fatto la galera per la mamma e per te.
Lo farei di nuovo.
Non devi temere nulla a papà.
Ci siamo noi con te.>> disse Attilio prendendole la mano, tremante di sua figlia.

Lei, annuì, mentre si asciugava le lacrime.

Poi Perla, prese un foglio e una penna, che era sul comodino.

Scrivendo.

:<<Anche se ci hanno diviso.
Il mio cuore, vi ha riconosciuto.
Aiutatemi, a fidarmi del mondo. >>

𝑵𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒑𝒆𝒏𝒐𝒎𝒃𝒓𝒂. 𝑪𝒊𝒓𝒐 𝑹𝒊𝒄𝒄𝒊 // 𝑴𝒂𝒓𝒆 𝑭𝒖𝒐𝒓𝒊.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora