Prologo

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Trasferirmi a Monaco non era decisamente nei miei piani, ma quando le cose iniziano a sfuggirti di mano capisci che hai solo bisogno di staccare la spina e di prenderti una pausa da tutto. Avevo la necessità di cambiare aria, dopo 18 anni continuamente nello stesso luogo, e soprattutto dopo una relazione finita male.

Non appena l'ho detto a mia zia, ha subito accettato di ospitarmi. È single, ama la bella vita, lo shopping sfrenato, locali lussuosi ogni sera, uomini diversi ogni settimana...in pratica è il mio opposto. Non so quanto ci troveremo bene insieme, ma almeno lei sarà di compagnia in una città completamente nuova per me.

Sto per prendere l'aereo che da Parigi mi porterà nella mia nuova casa. Saluto i miei genitori, che hanno insistito ad accompagnarmi, per un ultimo saluto prima di rivederci chissà quando.
Per la prima volta siamo riusciti a dirci "ti voglio bene", senza troppi giri di parole, e questo vale più di ogni altra cosa.

Osservo l'orologio e mi rendo conto che ormai siamo quasi arrivati.
«Per il vostro comfort e la vostra sicurezza vi invitiamo a rimanere ancora seduti, con le cinture di sicurezza allacciate, fino a quando l'apposito segnale
luminoso posto sopra di voi non verrà spento, non
dimenticate di prendere con voi tutti gli oggetti
personali. Vi ringraziamo nuovamente per aver scelto di volare con Air France e vi auguriamo un piacevole soggiorno o un buon rientro»
Annunciano dalla cabina, prima di atterrare.

Un sole accecante si fa strada verso i miei occhi non appena scendo le scale dell'aereo.
Saluta la donna che era al mio fianco prima, che mi ha raccontato il perché di questo viaggio a Monaco...i suoi amati nipotini.
Prima di aspettare la valigia, opto per un caffè lungo, che amo alla follia.
La recupero e quando esco dall'aeroporto noto l'Alfa Romeo di mia zia, parcheggiata lì fuori.
Viene a salutarmi e subito mi precipito in auto per respirare finalmente aria fredda.
Sto iniziando ad odiare questo caldo.

«sono mesi che non ci vediamo, che mi racconti?»
Mi chiede mia zia, mentre guida tra le strade di questa meravigliosa città.

«nulla di che zia Camille, solo che ormai ho chiuso con Philippe, e soprattutto con la mia vecchia vita. Sono venuta qui perché ero stanca delle solite e noiose persone, avevo bisogno di cambiare aria»

«hai fatto bene piccola Nicole, qui ti troverai benissimo. È una città elegante, lussuosa, ti lascerà senza fiato»

«grazie per avermi ospitata zia»

«avevo bisogno di compagnia, non sono a casa molto spesso, ma quando ci sono mi sento davvero sola»
Annuisco, e poi alzo il volume della radio che stava passando "Versace on the floor" di Bruno Mars.

Non ero mai stata prima di oggi a casa di mia zia, eppure devo dire che non è niente male. Non è chissà quanto grande, ma è davvero una casetta carina.
Mi mostra la mia stanza, che ha anche un bagno personale...la adoro!

«puoi fare tutto quello che vuoi, ora è casa tua. Io esco, ci vediamo dopo Nicole»

«dove vai zia?»

«vuoi davvero saperlo?» mi chiede grattandosi la testa e facendo una faccia strana.

«meglio di no, grazie per avermi avvisata»

«ordina quello che vuoi, ti ho lasciato i miei ristoranti preferiti con gli appositi numeri. A dopo, se sarai ancora sveglia» mi lascia un bacio per poi uscire. Prima serata qui e sono già sola ad annoiarmi. Vorrei uscire a fare un giro, ma non conosco nessuno e soprattutto non conosco il posto, ho paura di perdermi.
Guardo un film in TV, anche se devo dire che mi attira pochissimo.
Alla fine ho optato per una busta di patatine che era nella dispensa, non conosco neanche la strada della casa in cui abito.
Devo dire che è iniziata davvero bene la mia nuova vita qui...

𝘾𝙝𝙤𝙨𝙚𝙣 𝙗𝙮 𝙙𝙚𝙨𝙩𝙞𝙣𝙮 | 𝘾𝙝𝙖𝙧𝙡𝙚𝙨 𝙇𝙚𝙘𝙡𝙚𝙧𝙘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora