Mi trovavo a Milano per il servizio fotografico con Armani, che si sarebbe svolto tra qualche ora mi trovavo nel Armani Hotel situato nel centro storico di Milano, Giorgio ha tanto insistito che i suoi modelli fossero ospiti nel suo meraviglioso Hotel. Come sempre mi sveglio prima del previsto per due motivi; il primo perché ormai è un abitudine e la seconda perché quando sono fuori casa non riesco a dormire bene, quindi ne approfittai per iniziare la giornata con una bella corsa per tutta Milano. Mi misi il mio completo sportivo un paio di scarpe da ginnastica , presi solo il telefono e qualche soldo, poi usci dalla camera presi quel maledetto ascensore e mi diressi alla hall del hotel, se no fosse che la mia camera non fosse una suite e non si trovasse quasi all'ultimo piano di sicuro avrei preso le scale, ho una paura degli ascensori può succedere di tutto, si può rimanere bloccati, si possono trovare persone strane insomma non mi piace e basta; finalmente le porte dell'ascensore si aprirono e mi ritrovai nella hall appena misi i piedi fuori dall'ascensore mi iniziò a girare la testa mi capita spesso che dopo essere stata nell'ascensore non mi sentissi bene. Arrivata alla reception vidi una ragazza molto probabilmente della mia età che appena mi avvicinai mi regalò un dolce sorriso <buongiorno signorina Mancini> disse la ragazza dall'altra parte della reception, con i capelli biondi in un perfetto chignon basso e la solita divisa che portano tutti coloro che lavorano negli hotel <buongiorno anche a te, ti ho detto di darmi del tu si e no avremmo la stessa età> dissi rimproverandola con tono scherzoso, lei rise alla mia battuta e si mise a lavorare col computer <si lo so ma chi hanno sempre detto di avere un approccio professionale con tutti i clienti> spiegò mentre era intenta a lavorare col computer <per te io sono Ludovica> dissi, lei mi guadò mi porse la mano <e io per te sono Cecilia>disse io le strinsi la mano <come posso eserti d'aiuto Ludovica> disse marcando bene il mio nome sorrisi e feci vedere la mia carta ovvero la chiava della mia suite <ti volevo dare solo questa> dissi porgendole la chiave <vado a correre, prima che la perdo> dissi facendole notare il mio abbigliamento sportivo <tranquilla la terrò qua io> disse girandosi per mettere la chiave in quei cassettini, si rivolse di nuovo a me <allora buona corsa> disse sorridendo <grazie mille, e buon lavoro> dissi così mi misi a camminare verso l'uscita. Appena senti l'aria fresca invadermi le narici chiusi per un attimo gli occhi e respirai profondamente, e poi mi misi subito a correre, ho sempre corso fin da bambina mia madre mi disse che prima di imparare a camminare imparai a correre, ma non l'ho mai praticato come uno sport ho sempre preferito la piscina; ma correre mi ha sempre dato quella grinta in più per iniziare al meglio la giornata. Forse sarò stata influenzata da mio padre che la prima cosa che faceva era quella di iniziare la giornata con una bella corsa, ebbene si in ogni cosa che faccio gira tutto intorno a mio padre, a come vi ho detto io e lui abbiamo un rapporto tutto nostro uno di quei rapporti speciali. Quando corro non penso a qualcosa di specifico, corro e basta molte volte è uno sfogo. Ho iniziato a correre e praticare sport in maniera costante quando avevo intorno a 15/16 quando iniziai ad entrare nel mondo dello spettacolo e dove entrai anche in circolo vizioso che era quello del non mangiare per dimagrire, per essere una modella, un attrice bisogna avere un certo fisico, no? Era quello che ho pensato la prima volta che Armani mi chiamo per fare da modella per la nuova collezione 2012/2013 appena entrai vidi tutte quelle modelle belle, alte, snelle e io mi senti così tanto imperfetta, per tutta la durata dello shooting mi sentì in imbarazzo anche se poi tutte le modelle mi fecero i complimenti per come avevo posato, della mia altezza tutto sommato non mi sono mai lamentata sono alta 1,72 quindi non posso lamentarmi, anche perché sono stata la prima modella a non essere alta 1,75 per fare la passerella, in un certo senso sono stata la Kate Moss del ventunesimo secolo. Ho sfilato per brand importanti come, Versace, Valentino, Chanel, e anche per Victoria Secret uno dei miei brand preferiti quindi per me non mi è nuovo stare in posa con solo mutande e reggiseno; ma quando si ha 16 anni tutto cambia, prima di allora non avevo mai pensato di fare una cosa del genere, non mangiare per dimagrire era una cosa folle ma qualcosa in me cambio dopo quella volta nell'atelier Armani in quell'ora e mezza mi senti così tanto imperfetta e fuori luogo una sensazione orribile era come se tutti si fossero fermati per guardarmi e criticarmi che poi quel giorno ricevetti sono complimenti da tutti, dal fotografo, dalle modelle stesse e da Giorgio Armani in persona. Ma l'opinione degli altri in quel momento non mi importava so soltanto che quando tornai a casa mi guardai allo specchio e iniziai a guardarmi ripetutamente, iniziai a toccarmi la pancia, le braccia le cosce e mi senti così tanto grassa, anche se dentro di me lo sapevo che non lo ero, piansi molto quel giorni e il giorno dopo e giorno dopo ancora. I miei se ne accorsero subito del mio cambiamento e mi chiesero il perché e io gli risposi solamente <le modelle e le attrici non mangiano i carboidrati> dissi con aria ovvia e vidi mia madre sbiancare e mio padre che con il suo tono calmo e pacato cercava di convincermi che mangiare non era sbagliato. Questa storia prosegui per settimane se non anche per mesi finche non mi convinsi che forse era meglio farsi aiutare, ricordo ancora la prima volta che finì in ospedale, avevo finito di fare nuoto e appena uscì dalla piscina caddi a terra mi ricordo che quando mi svegliai ero in una stanza d'ospedale con un medico che mi raccontò tutto e da lì iniziò il mio percorso col nutrizionista e col psicologo. Purtroppo ancora oggi ricordo le lacrime di mia mamma e la tristezza di mio padre ogni volta che lasciavo tutto sul piatto, ma per fortuna oggi sto bene e oggi io combatto per i disturbi alimentari , perché nessuna ragazza o ragazzo e solo.
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Come in un film
RomanceLei un attrice, Lui un calciatore di serie A, Lei amata dal mondo di Hollywood, Lui amato dagli Italiani, Lei fa incantare tutti con i suoi personaggi, Lui fa incantare tutti con i suoi gol. Lei nata e cresciuta nell'eterna e meravigliosa Roma, Lui...