Che cosa ho fatto?

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Rimasi ferma, immobile seduta sul letto fissai di continuo la finestra "che cosa avevo fatto" era la frase che ripetevo da almeno 10 minuti nella mia testa. Avevo tradito in tutti i sensi Joaquin, ieri non capì nulla mi lascia andare fra le sue braccia, che mi hanno cullato tutta la notte, che mi accarezzavano, e baci; Dio i baci che siamo dati durante la notte. Federico mi era mancato, come amico, come confidente e anche in quel senso, ma sono fidanzata perché non mi sono lasciata mica con Correa gli ho solo attaccato il telefono in faccia dalla rabbia e dalla delusione. Ma credo che tra i due quella che proprio l'ha combinata grossa sono stata io, perché dal video si vede che Jo non ha baciato la ragazza che aveva di fronte, ma io ho fatto sesso con un altro solo per rabbia e vedetta, chissà cosa avrà spinto Federico a baciarmi e ad andare a letto con me? Ritornai alla realtà e mi misi le scarpe mi alzai e presi da terra la mia giacca di tuta, la indossai mi voltai e rimasi ferma a guardarlo per qualche istante. Era bello su questo non si po' discutere, Federico ha sempre avuto un certo fascino, era diverso da tutti gli altri ragazzi, lui è sempre stato dolce, comprensivo, ti ascoltava, un ragazzo d'oro. Abbiamo sempre avuto un certo filing, non eravamo due semplici amici di famiglia, ma altro ben altro i nostri sguardi erano famelici, pieni di passione sapevamo che in un modo on in altro quel giorno si sarebbe concluso a letto a fare e rifare l'amore.
Mi avvicinai a lui, mi rimisi su letto, lui era a pancia in giù con un braccio sopra il cuscino e l'altro sotto, la bocca semi aperta sembrava più dolce di quanto lo era già, accarezzai i suo capelli scompigliati, diciamo che ieri sera mi divertì tanto a scompigliarli. Accarezzai delicatamente il ciuffo, per non svegliarlo, ma fallì miserabilmente, si mosse per poi aprire gli occhi e regalarmi un dolce sorrise "mi hai ingannata proprio con questo sorriso Chiesa" pensai <buongiorno> disse stirandosi un po' <buongiorno> risposi, mi guardò <dormito bene?> chiese, io annui soltanto <ehm- io stavo andando> dissi <di già?> chiese alzandosi e sedendosi sul letto <si Fede> risposi, mi alzai e inizia a camminare avanti e indietro per tutta la stanza in modo molto agitata <forse> iniziai a dire <forse abbiamo fatto un errore> dissi fermandomi e chiudendo gli occhi <dopo ieri sera ho rovinato il nostro rapporto>
<perché?>
<perché forse entrambi siamo fidanzati? Non dovevamo andare a letto assieme è stato un errore>
<fino a ieri sera non lo pensavi, mi chiedevi di non fermarmi> "stronzo" pensai
<senti possiamo dimenticare ieri? Ti prego. Entrambi abbiamo una relazione con altre persone, io mi sarò fatta prendere dalla rabbia, dalla delusione e non è una giustificazione, perché il tradimento non è la soluzione migliore> dissi tutto ad un fiato, lo vidi annuire, prese da terra i boxer e se li infilo dopo di che si alzò e mi raggiunse, eravamo vicini troppo vicini come ieri sera <tu perché l'hai fatto?> gli chiesi, non so perché ma lo volevo sapere <non lo so> mi rispose soltanto <non lo sai? Hai tradito Lucia per hobbie?> chiesi guardando storto <anche tu hai tradito Correa>
<lo so e lo ammetto, io mi sono fatta prendere dal momento->
<non è una giustificazione>
<beh di sicuro lo è non è come il tuo "non lo so> non volevo discutere con Federico, tra tante persone non proprio con lui <Fede io non voglio litigare con te> dissi sincera, girò lo sguardo verso il muro sospirò e tornò a guardarmi <nemmeno io voglio litigare con te> mi disse, sorrisi e lo abbracciai <spero che tu e Joaquin possiate risolvere> mi staccai dall'abbraccio <spero la stessa cosa per te e Lucia> dissi <si> furono le sue parole <io vado> dissi avvicinandomi alla porta <ciao Federico> gli regalai un sorriso <ciao Lily> presi il telefono da sopra il mobile del soggiorno e uscì dal suo appartamento. Lily. Pensai per tutto il tragitto al modo in cui mi aveva salutato, a quella quattro lettere L-I-L-Y  io per lui sono sempre stata Lily mi chiamava sempre così, ma questa volta il modo in cui mi ha salutato era strano, diverso suonava quasi come un addio. Lui che utilizzava questo nomignolo in momenti intimi, come ieri sera lui che mentre facevamo l'amore me lo sussurrava dolcemente all'orecchio. Perché questa volta mi sembrava un addio? Arrivai di fronte al mio condominio infilai la chiave nella fessura e la girai, stavo per entrare quando mi sentì chiamata mi girai a destra me non vidi a nessuno, mi girai a sinistra e non potevo credere ai miei occhi. Vidi arrivare assieme mia sorella e le miei anzi nostre migliori amiche Virginia e Viktoria, vidi mia sorella correre verso di me e saltarmi addosso <Milla> dissi abbracciandola <mi sei mancata> disse baciando la mia guancia <anche tu> dissi, mi risolsi alle due sorelle di fronte di me <ragazze> urlai leggermente per l'emozione. Virginia e Viktorija ci conosciamo dalla nascita fin da quando i nostri padri hanno iniziato a giocare assieme d'altronde mio padre e il signor Mihajlovic era tutt'ora grandi amici, mi staccai dall'abbraccio e guardai attentamente la mora e la bionda di fronte a me <ma la piccola Violi dove l'hai lasciata?> chiesi a Virginia riferendomi alla dolce e piccola Violante <è con i miei genitori, adora stare con loro>
<dai entriamo fa un po' freddo> dissi spostandomi e facendole entrare <beh tu in questo momento non starai sentendo freddo, com'è andata la corsa?> disse mia sorella guardando il mio completo da ginnastica "beh è da ieri che sono fuori casa" pensai mentre chiamai l'ascensore, pensandoci bene non ho mai detto a mia sorella questa cosa. Di solito dico tutto ma proprio tutto tutto, ci siamo detti il primo bacio, le prime frequentazioni, lei mi disse la sua prima volta, ma io non dissi mai la mia, lei ha sempre creduto che la mia prima volta l'ho avuta con Logan, ma non è mai stato così, l'ascensore arrivò suo mio piano, presi le chiavi e la inserì nella serratura, aprì la porta feci entrare prime le mie bellissime ragazze <Ludo è deliziosa> affermò Vicktorija mentre si guardava attorno <dalle borse vi fermerete per la notte> risi pensando che è da tanto tempo non passiamo un po' ti tempo assieme <pigiama party> dissi all'unisono con le altre <ragazze fate come se fosse casa vostra okay? Io vado a farmi una doccia> lasciai la stanza e mi diressi prima in camera per prendere l'intimo e vestiti puliti, poi mi diressi in bagno apri il box doccia e apri l'acqua per fare arrivare quella calda, nel mentre io mi tolsi i vestiti ed entrai in doccia.
"Che bella sensazione" pensai, appena l'acqua calda si posò su tutto il mio corpo restai qualche minuto sotto il getto e passai diverse volte le mani sui capelli e sul volto, presi lo shampoo e lavai prima i capelli, tenevo gli occhi chiusi e nella mia mente riaffiorarono i ricordi della scorsa sera. Le sue mani che accarezzavano dolcemente le mie forme, le mie labbra che baciavano ripetutamente i sui addominali "basta Ludo" aprì gli occhi, finì con i capelli e presi la spugna e il mio bagnoschiuma alla vaniglia e inizia a passarla per tutto il mio corpo. Ancora le immagini di ieri sera non volevano lasciarmi, le sue labbra che baciavano ripetutamente la mia intimità, e solo al pensiero senti un fastidio sulla mia intimità, io e lui uniti di nuovo come il primo giorno; i suoi baci, i suoi bellissimi baci che non ricevevo da tanto, troppo tempo "Ludovica basta  sei ancora fidanzata dopo tutto" chiusi l'acqua restai qualche minuto dentro la doccia, mi passai le mani sul volto uscì dalla doccia e mi avvolsi nella mia accappatoio. Una volta asciutta e vestita mi diressi dalle mie ragazze, vidi con molto piacere che si ambientarono immediatamente <allora che mi raccontate?> chiesi alla ragazze appoggiando i gomiti sulla penisola della cucina <beh ormai sono una mamma a tempo pieno> Virginia ha sempre avuto un certo spirito materno tra tutte e quattro noi. Era da tanto che non passavo una giornata con loro, di sicuro la parte più bella è stato quando tutte e quattro noi ci siamo messe ai fornelli ma d'altronde sono questi i momenti più belli. Tra una chiacchiera e l'altra di fece ora di cena, da buon pigiama party che si rispetti non potevano che mancare le pizze per cena <come va con Correa?> chiese ammiccando Virginia, io restai immobile in piedi con le mani appoggiate sul piano cottura guardando gli sportelli di fronte a me, gli occhi si riempirono di lacrime, in quelle ore non pensai minimamente né a Joaquin né a Federico. Abbassai lo sguardo sullo straccio che avevo in mano per pulire il piano <ehm> feci un colpo di tosse <bene diciamo bene> risposi guardando il piano cottura <diciamo? Ludo che intendi> chiese Vicky le lacrime iniziarono a scendere lungo il mio viso, senti una mano posarsi sulla mia spalla, sapevo per certo che si trattava della mano di mia sorella, infatti poco dopo senti la sua voce <Ludo> non ho retro più mi voltai verso di lei abbracciando e piangendo sulla sua spalla <ei tesoro> senti la voce di una delle due sorelle mi staccai da mia sorella e mi fece sedere sul divano <ei tieni> mi passò un fazzoletto <dobbiamo spaccargli la faccia> mi fece ridere Camilla per il modo duro di come lo disse <mi ha detto una bugia, l'altro giorno avrei voluto fare una sorpresa a Jo presentandomi a Milano per passare qualche giorno con lui come fanno una coppia> iniziai a raccontare <ieri vidi un video su Instagram dove raffigurava lui e diversi ragazzi dell'Inter in una discoteca di Milano dove si divertivano, poi vidi un altro video dove stava ballando, e flertando con una ragazza> fini il mio racconto piangendo <la cosa bella che ieri mi ha chiamato dicendomi che l'influenza non gli era passata, abbiamo litigato per telefono ed è stato orribile> mi sarebbe piaciuto confrontarmi faccia a faccia e non tramite telefono <che pezzo di merda>puntualizzò Camilla <non credevo che potesse farti una cosa del genere> ammise Virginia <non pensiamoci okay ci siamo noi> disse Vicky, vidi Camilla alzarsi e prendere da sopra il mobile il mio telefono <ora mi sentirà> disse <no, no, no, no Cami non lo chiamo da ieri e in questo momento non voglio parlargli, credimi non sono Santa come credi> la guardi dritta negli occhi, la supplica con lo sguardo, guardo prima me e poi il telefono alla fine lo poso sul mobile <e non dirlo a papà, non vorrei che si facesse 30 anni di galera per colpa mia> dissi sdrammatizzando, nel frattempo qualcuno suono al campanello <sono le pizze> ci informo Virginia, io guardavo e guardavo mia sorella <non farò nulla, ma non finisce qui> mi averti puntandomi il dito, la porta d'ingresso si chiuse e le ragazze si misero di fronte a noi con le pizze <pizze!> esclamarono le ragazze mostrandomi le pizze <dai Ludo si sistemerà tutto okay? Intanto mangiamo?> mi fece ridere la sincerità delle sorelle Mihajlovic, "se solo sapessero che anche io non sono Santa come credono"
Mi girai e rigirai nel letto, nella mia mente le immagini di ieri erano più che nitide, apri gli occhi e attorno a me vidi buio, solo buio e nient'altro, accanto a me c'era mia sorella, mentre le due sorelle stavano dormendo nel divano letto, mi alzai con busto e mi sedetti sul letto per poi alzarmi presi dalla sedia la vestaglia e la indossai, accesi la luce della cucina presi un bicchiere e lo riempi con dell'acqua, iniziai a berla poco alla volta. "Che mi fai Federico" dopo tanto tempo Federico è riuscito ancora una volta a farmi sentire bene, con le sue parole, i suoi sguardi, le sue carezze, i suoi baci, Dio i suoi baci. Quei baci che a 17 anni mi facevano impazzire, sentivo le farfalle allo stomaco con un solo tocco, la pelle d'oca ogni volta che mi sussurra qualcosa all'orecchio <Ludo> sobbalzai dalla paura appena senti la vice di mia sorella mi voltai verso la porta e vidi mia sorella che veniva verso di me <tutto bene?> chiese con la sua dolce voce "sfogati Ludo, parla con lei, non fare come l'ultima volta" pensai, ma l'orgoglio fece la sua entrata <si tutti bene> sorrisi per farla preoccupare <no, non è tutto bene. C'è altro Ludo, ed io lo so sono tua sorella ti conosco troppo bene> mi disse, mi voltai chiusi la bottiglia e la posai al suo posto, finì tutta l'acqua e misi il bicchiere dentro la lavastoviglie, appoggia la mani sul piano cottura, come anche la schiena <non sono stata sincera>inizia a dire <cosa vuoi dire> chiese leggermente preoccupata <mi prometti che non mi giudicherai?> lei mi sorrise e mi accarezzò la guancia <sono tua sorella> si limito a dire <ho tradito Joaquin> dissi tutto ad un fiato <cosa?> disse quasi urlando, mi avvicinai alla porta della cucina e la chiusi <shh fai piano> dissi sottovoce <tu-ma che ti è saltato in mente> chiese urlando in sottovoce <avevi promesso che non mi avresti giudicato> le ricordai <Come? Quando? Perché? Con chi soprattutto?>
<Bhe come lo sai benissimo come, quando ho scoperto il video sono andata a correre>
<È hai incontrato un bel fusco atletico?>
<diciamo sì, diciamo no>
<chi?>
<Federico>
<Federico chi? No, non dirmi> l'aveva capito <Federico, Federico>
<Chiesa? Si proprio lui> ammisi, iniziò a camminare per tutta la cucina non riuscivo a capire le sue emozioni <e credimi, non è la prima volta che io e lui facciamo sesso> era il momento di dirglielo <che vuoi dirmi?> chiese fermandosi al centro della cucina, mi sedetti su una sedia e inizia a piangere, si sedette vicino a me e inizio ad accarezzare la mia schiena <quando a 17 anni andai a Firenze per cambiare aria, papà mi scrisse nella stessa scuola di Federico. Io mi ambientai subito era sempre stata la mia città preferita, e poi lì stavo bene ero uscita da poco dall'ospedale avevo fatto nuove amicizie, esperienze, Federico mi è stato sempre accanto mi ha accolto a casa sua siamo diventati amici. Ma col passare del tempo diventammo sempre più intimi e vicini. Gli sguardi erano diversi, non erano quelli di due amici ma di due amanti, io e Federico molto spesso uscivamo da soli, e stavamo molto molto tempo ai giardinetti a baciarci non eravamo una coppia ma stavamo bene. Abbiamo fatto l'amore tante di quelle volte che ho perso anche il conto. Mamma era contraria a mandarmi da sola a Firenze, per paura che io iniziassi di nuovo a non mangiare, ma non è stato così. Federico pur non sapendo della mia anoressia mi ha aiutato, mi ha supportato, incoraggiato. All'epoca mi innamorai di lui, ma volevo realizzare il mio sogno quello per cui ero nata. Recitare e sfilare, non è stato facile lasciar andare via Federico, ma l'ho fatto, e sono contenta perché entrambi abbiamo realizzato i nostri sogni, lui di entrare in Nazionale e io a Hollywood> fini il mio racconto tra i singhiozzi e le lacrime, lei non disse nulla mi abbraccio soltanto <e tutto bene, tranquilla> cerco di tranquillizzarmi <non dirlo a nessuno né alle ragazze, né alla mamma> la pregai <sei mia sorella, non ti tradire mai> sapevo che di lei potevo fidarmi sapevo che nonostante tutto mi avrebbe capita e che mi sarebbe stata affianco. Dopo quella rivelazione notturna, andammo nuovamente a letto e questa volta cademmo entrambe tra la braccia di Morfeo

Pov Federico
L'ho lasciata andare ancora una volta, non l'ho nemmeno accompagnata alla porta me ne restai fermo nella mia stanza a guardare la porta, sperando che lei tornasse da me, nella mia braccia per più finire come ieri sera a fare l'amore dopo tanto tempo non stavo così bene da un sacco, e credo proprio che nessuna mi farà stare bene, nessuna. Mi sedetti sul letto a pensare e pensare, pensai a quanto mi senti bene e vivo dopo tanto tempo, pensai che dopo ieri sera lei non se sarebbe andata dalla mia testa e dal mio cuore, constatai ancora una volta che avrei voluto lei al mio fianco lei e basta. Il mio telefono iniziò a suonare mi voltai per capire dove si trovasse, vidi che era appoggiato suo comodino, mi alzai e lo andai a prendere vidi che era Lucia "tempismo perfetto" pensai dopo di che risposi alla chiamata <Ei Lucy> dissi cercando di sembrare tranquillo
<Ei amore come stai?>
<bene tu?>
<bene, ho appena finito uno shooting e ora andrò a studiare. Tu nessun allenamento?>
<no mi sono allenato molto ieri> "si come no a fare sesso con Ludovica"
<capito, stai bene?> chiese <ehm si sono solo stanco> dissi
<io devo andare, ti amo>
<ci sentiamo>dopo di che chiusi il telefono, mi gettai sul letto e accarezzai il cuscino dopo poche ora posava il suo dolce capo
Iniziai a sistemare un po casa visto che sarebbero venuti Adriana e Lorenzo, la cosa mi avrebbe aiutato a dimenticare Ludovica per qualche ora, posai l'ultimo cuscino sul divano e il campanello suono apri la porta e venni travolto da un maga abbraccio di Adri e Lollo <non respiro> dissi ridendo <ci sei mancato> dissero in coro, appena ci staccammo lì feci entrare <allora cos'hai cucinato?> chiese mio fratello appena si tolse il giubbotto <pensi solo a mangiare?> scherzai lo vidi alzare le spalle <comunque io sono a dieta vi va bene la pasta con le zucchine?> chiesi <più che bene> mi risposero
Ci voleva passare del tempo con i propri fratelli, confrontarci, ridere scherzare, ma Ludovica non se ne era andata dalla mia testa era più che presente, ma non potevo dirlo doveva rimanere per me, mi sarei portata questo segreto nella tomba, per fortuna il nome di Ludovica e Lucia non è uscito nemmeno una e non dovrà uscire. Le ore passarono e subito si fece sera, ma tutti e tre andammo a letto ma io non riuscì a chiudere occhi così mi alzai e mi diressi in in salotto mi sedetti sul divano e restai a fissare la TV come se da un momento all'altro si accendesse <Fede>voltai lo sguardo verso il corridoio e vidi Lorenzo ancora mezzo addormentato che pian piano si avvicinò a me <tutto bene? Sei strano da oggi> mio fratello mi conosce ogni punto di me, di lui posso fidarmi <Lore devo confessarti una cosa, ma promettimi giurano che non lo dirai a nessuno nemmeno ad Adriana> lo supplicai <si okay dai spara> si sedette vicino a me <io, ehm ho tradito Lucia> dissi <cosa?> chiese stupefatto <con Ludovica> precisai
<Mancini quella Ludovica> disse io annui, si portò le mani sui capelli biondi <sei nella merda fratello, nella merda. Proprio Ludovica ti dovevi scopare? E fidanzata>
<beh il suo fidanzato ha flertado con una bionda in discoteca, ha mentito a Ludovica dicendole che era a casa con l'influenza>
<e tu hai colto l'occasione>
<senti odiamo pure, ma una cosa la so> dissi guardandolo negli occhi <Ludovica mi fa stare bene, mi fa battere il cuore, mi fa venire le farfalle nelle stomaco, sorrido spontanea ogni volta che vedo una sua foto, divento un ragazzino, e sono stato un coglione sei anni fa a dirle quanto era importante per me, io ero innamorato di lei, ma io sono tutt'ora innamorato di lei. Io amo Ludovica> finalmente dopo mesi, anni l'ho ammesso io amo Ludovica non c'è stata ragazza come lei, travolgente, bella, uno spirito libero, solo lei mi fa battere il cuore <tu la ami?> mi chiese soltanto, abbassai il capo mi portai le mani sui capelli <si la amo, e il fatto che non abbia lascito Joaquin mi fa arrabbiare> dissi, mi abbraccio forte a sé <dirglielo prima che sia troppo tardi> mi sussurrò alla orecchio <lo farò> ci staccammo <non credo che tu  sia uno stronzo, solo che sei troppo innamorato> ammise ridendo <dai peste andiamo a dormire> ci alzammo e ognuno di noi andò nella propria stanza, chiusi la porta e mi sdraia sul letto guardai il soffitto e nella mia testa echeggia solo una frase.
Ti amo Lily

Ciao a tutti ragazzi, sono tornato con un nuovo capito spero come sempre che vi piaccia. Non voglio trattenervi più di tanto quindi vi lascio al capitolo. Baci la vostra scrittrice ❤️

Come in un film Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora