Pentimenti e Chiarimenti

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Se non fosse stata per la luce del sole che entrava dalla finestra a quest'ora starei dormendo un altro po', aprì gli occhi e mi girai nella parte opposta e vidi Joaquin dormire beatamente, a petto nudo e col braccio sinistro sotto la sua testa e quello destro lungo il corpo. Mi alzai leggermente misi il gomito sinistro sul cuscino e sulla mano appoggiai la mia testa e con la mano destra gli accarezzai i capelli colore nero corvino, lo vidi muoversi e si girò verso la mia direzione ancora con gli occhi chiusi mi distesi di nuovo e lui mise una man sul mio fianco e mi attirò più a lui, aprì gli occhi e mi sorrise <buongiorno> mi disse con la voce impastata dal sonno ma allo stesso tempo era sensuale <buongiorno> gli risposi misi la testa sul suo petto e con la mano gli iniziai a accarezzargli il petto lui portò una mano sulla mia schiena e iniziò a fare i grattini per tutta la schiena sorrisi per quel gesto <se fai così mi riaddormento> dissi ridendo <io vorrei rimanere altri due minuti il letto è molto comodo > disse <io no, voglio girare Torino assieme a te> dissi alzando un po' la testa per guardarlo meglio <colazione fuori?> chiese <colazione fuori> dissi sorridendo così ci alzammo dal letto <vai prima tu in bagno io sistemo qui> dissi indicando il letto così lui andò in bagno, iniziai ad aprire tutte le finestre della casa per fare entrare l'aria, feci il letto, misi a posto la borsa le scarpe del giorno prima e misi a lavare i vestiti di ieri, se non ho la casa in ordine non posso uscire è più forte di me così mi sveglio sempre prima per fare un po' di ginnastica e sistemare casa, andai di nuovo in stanza a decidere cosa mettere così aprì l'armadio e iniziai a guardare, ma alla fine optai per un look che ricordasse gli anni 90° e presi un pantalone a vita alta, presi un maglioncino che avrei messo dentro i pantaloni presi uno dei mie tanti cappotti e completai l'outifit con borsa e scarpe basse chiusi l'armadio e vidi Joaquin <il bagno è tutto tuo> disse sorridendo <allora vado > dissi ma non feci in tempo perché mi prese delicatamente dal polso e mi voltò verso di lui <mi dai un bacio prima?> mi chiese e non me lo feci ripetere due volto e lo bacia ma poco dopo il suo telefono iniziò a suonare <chi può essere a quest'ora?> di chiese mentre andava a prendere il telefono <Ludo è mio nipote> disse <tranquillo rispondi io vado> dissi <Hola mi pequeño> disse mentre io lasciavo la stanza e mi dirigevo in bagno, mi feci una veloce doccia e poi andai a vestirmi, decisi di fare un trucco leggero così misi solo un po' di fondotinta, correttore mascara e un rossetto mate, andai in soggiorno e vidi che Joaquin era già vestito e ancora parlava al telefono si volto e mi sorrise <y lo poco que sentimos después ¿está bien? Sí, te amo > disse Joaquin e poi chiuse il telefono si avvicinò a me <era mio nipote> disse sorridendo <si l'avevo capito> dissi per poi mettere le mie braccia intorno al suo collo <quindi sei anche zio> dissi <si di un bambino di due anni si chiama Domingo>disse e vidi i suoi occhi brillare <anche io sto per diventare zia> dissi sorridendo sapendo che in estate mi arriverà una bella nipotina <congratulazioni zia Ludovica> disse sorridendo <zia Ludovica suona bene> dissi pensando me come zia<comunque io sono pronta> gli feci notare <l'avevo capito> disse ridendo così si mise il giubbotto, presi la borsa mi accettai che dentro c'erano chiavi e telefono poi aprì la porta e uscimmo, Jo chiamo l'ascensore <un uccellino mi ha detto che hai paura dell'ascensore> disse io lo guardai e sorrisi <fammi indovinare questo uccellino di chiama Claudio?> chiesi sapendo già la risposta lui annui così entrammo nell'ascensore <tranquilla ci sono io> disse, appena arrivammo al piano terra emisi un profondo sospiro seguito da una risata uscimmo dal condomino ed entrammo nella sua macchina <allora dove andiamo?> mi chiese mentre si metteva la cintura io ci pensai e mi misi la cintura <non conosco bene Torino> dissi <potremmo andare al Caffè Mulassano si trova a piazza Castello, è bellissima ci sono passata con la macchina> dissi girandomi verso di lui <mi fido> disse e poco dopo partì

Arrivammo a Piazza Castello parcheggiammo la macchina in  una delle tante vie e poi proseguimmo a piedi mano nella mano, solo io, lui e la bellissima Torino, entrammo al bar e ci guardammo un po' attorno <posso aiutarvi?> chiese un signore di mezza età di fronte a noi <un tavolo per due grazie> disse Joaquin mentre io guardavo i bar <seguitemi> disse il cameriere e ci fece accomodare in uno dei tanti tavoli  mi levai il cappotto e lo appoggiai sullo schienale della sedia insieme alla borsa e mi sedetti sulla sedia <se volete potete ordinare> disse gentilmente il cameriere <per me un cornetto con la marmellata e un caffè> disse Joaquin <per me un cornetto vuoto e un cappuccino> dissi sorridendo l'umo di fronte a noi ci sorrise e ci lasciò soli, presi per un momento il telefono e mi accorsi che oggi era il 5 febbraio, "Dio domani è il compleanno di Camilla" pensai tra me e me mi portai una mano sulla fronte <ei tutto bene?> chiese preoccupato Jo annui <è solo che mi sono ricordata che domani è il compleanno di mia sorella e io dami parto di mattina  non hi nemmeno un regalo> dissi <mi dispiace forse volevi rimanere un po' di più> cercai di dire ma fui interrotta da Joaquin <ei tranquilla può capitare di scordarsi una cosa, e poi io stasera parto per Milano mi vogliono> disse sorridendo <e che è stata una settimana movimentata tra la casa, il lavoro, un ragazzo non so se lo conosci> dissi curiosa  lui mi guardò <no non lo conosco> disse reggendomi il gioco
<beh si chiama Joaquin Correa è Argentino, giocatore dell'Inter e della nazionale e poi è bello e super gentile> dissi sorridendo
<anche io sono stato impegnato con una ragazza, non so se la conosci si chiama Ludovica Mancini è un Italia doc, attrice e modella e poi è bellissima> disse
<da come ne parli sembra che ti piaccia davvero>
<si mi piace davvero, spero che del ragazzo di cui mi hai parlato ti piaccia veramente perché a lui farebbe piacere sentirsi ricambiato> disse sorridendo
<si mi piace, mi piace tanto>
<della ragazza che mi piace adoro le sue labbra sono così morbide, delicate e in questo momento vorrei un bacio da lei non mi importa della gente attorno a noi, odei paparazzi io voglio vivermi  a pieno questa avventura con lei, voglio poterla portare allo stadio e dedicarle un gol, vorrei darle un bacio dopo una mia vittoria, vorrei urlarlo al mondo intero quanto mi piace Ludovica Mancini> io era senza parole a Jo io piaccio, piaccio veramente e lui piace a me non ci pensai due volte mi avvicinai a lui presi fra le mani il suo volto e lo baciai con tutto l'amore che avevo in corpo. Nemmeno a me importa dei paparazzi, della gente, delle pagine di gossip io volevo lui e lui voleva me, ci staccammo dal bacio mi sedetti di nuovo sulla sedia gli presi la mano <io non sono brava con le parole> dissi subito dopo <e non so se mai lo sarò, ma una cosa è certa> dissi guardandolo e intrecciai la mia mano alla sua <anche tu mi piaci, mi piaci da impazzire> dissi lui mi guardò negli occhi prese la mia mano e la bacio, all'improvviso sentimmo una finta tosse ci voltammo e vidi che c'era il cameriere davanti a noi con le nostre ordinazioni, li mise nel tavolo lo ringraziammo e iniziammo a mangiare la nostra colazione tra chiacchere e baci

Come in un film Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora