Pov Federico
Finalmente il diploma di Lorenzo è arrivato e in casa sono tutti più che emozionati, mia madre non fa altro che asciugarsi gli occhi con un fazzoletto e mio padre da buon marito le accarezzò la schiena per poi lasciarle un bacio sulla guancia, Adriana non faceva altro che farsi foto con Lollo e catturare ogni singolo momento di questa meravigliosa giornata, ed infine io guardavo Lorenzo da lontano mentre si aggiustava il completo nero che indossava. Il tempo passa velocemente senza che tu te ne accorga, mi sembra ieri che aveva 14 anni ed era al primo anni di superiori e adesso sta per diplomarsi ma per me resterà sempre quel dolce bambino che non vedeva l'ora di giocare a calcio con me e Adri, quel bambino che la notte di natale restava ore ed ora davanti al camino per poter vedere Babbo Natale mettere i regali sotto l'albero, quel bambino che oggi è un giovane uomo gli auguro solo il meglio.
Lo vidi un po' in difficoltà con i gemelli della giacca, lo raggiunsi e presi fra le mani i gemelli e glieli misi <grazie, già stavo perdendo la pazienza> ammise ridendo e guardando le mie mani mentre aggiustavo i gemelli <anche io stavo per perdere la pazienza il giorno del diploma> gli dissi alzando lo sguardo e gli sistemai il colletto della camicia e la giacca <un consiglio?> mi chiese io sorrisi gli accarezzai la guancia <si te stesso, si sicuro di te quando sali sul palco, si il Lorenzo che conosco> mi abbraccio e li strinsi più a me come ad aver paura di lasciarlo andare, ma non posso tenerlo sempre con me, deve crescere fare le sue esperienze, deve sbagliare, deve farsi male, deve sbattere la testa, deve crescere e per crescere devo lasciarlo andare. Ci staccammo e lo guardai dritto negli occhi <sono fiero di te> dissi <ti voglio bene> mi abbraccio un altra volta ma appena sentimmo il "clik" della macchina fotografica ci staccammo e vidi con piace che si trattava di nostra sorella che non faceva altro che fotografare in giro. Finite le ultime foto con i parenti ci dirigemmo a scuola anzi nella terrazza della scuola dove ci sarebbe la cerimonia, quel luogo mi porto indietro di ben sette anni dove allora fui io il primo a prendere il diploma e dove ancora Lorenzo aveva ben 11 anni, ci dirigemmo verso il grande gazebo allestito per la cerimonia e tutta noi prendemmo posto, vidi mia sorella leggermente strana non faceva altro che allegare il collo per vedere qualcosa o qualcuno <si puoi sapere cosa stai guardando?> chiesi cercando di avere una risposta <mi aveva detto che era già arrivata> mi rispose guardando attorno <chi è arrivata?> chiesi cercando di capire qualcosa <Ludovica mi aveva detto che era già arrivato ma quanto pare> disse alzando le braccia verso il cielo. Ludovica era qui? Ma come? Non potevo credere a ciò che mi aveva appena detto mia sorella. Non vedo Ludovica dall'ultima volta che andammo a letto assieme o meglio ultima volta che la vidi fu su Instagram quando vidi lei mano nella mano con Correa mentre sorridevano e si scambiavano baci. Mi sa che quella mattina dovevo dirgli che la amavo anzi che l'ho sempre amata, perché in questi anni nessuna ragazza mi ha fatto battere il cuore come l'ha fatto lei in passato e come fa tutt'ora, ma non credo che avrebbe lasciato così su due piedi Correa visto che mi disse che quella notte di amore e di travolgente passione che abbiamo passato fu tutto un errore. Dopo un po' vidi mia sorella sventolare una mano girai lo sguardo verso la direzione di mia sorella e la vidi, la vidi avvicinarsi a noi mentre camminava in maniera disinvolta su quei tacchi che mia sorella e mia madre tanto odiano <finalmente> disse mia sorella una volta che la ragazza fu vicino a noi <lo so ma credevo che era nell'altra terrazza> spiego, io la osservai per bene osservai ogni sua curva avvolta da quel tailleur azzurro pastello che le stava divinamente <ti ho riversato un posto> disse mia sorella <mettiti qua al centro tra me e Federico> lei poso lo sguardo verso di me, i miei occhi si posarono su i suoi e percepì il suo imbarazzo <ciao Fede> disse immediatamente dopo per alleggerire la tensione <ciao Ludo> dissi a mia volta continuando a guardarla dalla testa ai piedi <dai su siediti la cerimonia sta per iniziare> la voce di mia sorella ci portò entrambi alla realtà così dopo un ultimo sorriso a mia sorella Ludovica prese posto vicino a me. Era semplicemente incantevole quei capelli mossi si posavano delicatamente sulle sue spalle e quei piccoli punti luce nelle orecchie, la collana come gli orecchini, le davo un aria elegante più del solito. La voce del preside mi portò alla realtà e mi voltai verso il palco dove dietro c'erano schierati tutti gli studenti pronti a prendere io loro diploma, come al solito il preside fece il suo discorso ma poi lascio spazio ai diplomi il momento che tutti noi stavano aspettando, non facevo altro che sorridere per tutto il tempo molto probabilmente ero più in ansia io che Lorenzo stesso.
Ed ecco finalmente lì a prendere io suo diploma con tanto orgoglio, il mio fratellino ormai non era così tanto piccolo ma ormai era un piccolo giovane uomo, vidi mia madre asciugarsi le lacrime con un fazzoletto così portai un braccio sulle sue spalle e l'ha avvicinai a me e le accarezzai I capelli e lascia un bacio sopra a essi, vidi Lorenzo venire verso di noi e mia madre non perse occasione di abbracciarlo e sbaciucchiare <bravo amore di mamma> disse mia madre <bravo fratellino> dissi dandogli un abbraccio <auguri Lorenzo>la sua voce, mi girai e la vidi dietro di me con una scatola tra le mani mentre si avvicinava a Lorenzo per abbracciarlo <sono contento che tu sei qui> "pensa a me" pensai appena mio fratello pronunciò quelle parole. Era la prima volta dopo quel bellissimo risveglio ma anche doloroso "addio" che la rivedevo e per me sembrava che fosse passato un eternità ma invece erano passati si e no solo un paio di giorni e le immagini di quella sera saranno sempre nitide nella mia mente, credo proprio che sia stata la notte più bella della mia vita. La vidi andare verso mia madre e la salutò calorosamente, d'altronde mia madre come tutta la mia ha sempre adorato Ludovica e come non dargli ragione, Ludovica con la sua eleganza ma anche ribellione è riuscita sempre ad entrare nel cuore di ogni persona soprattutto nel cuore della mia famiglia ma specialmente nel mio <Ludovica cara> disse mia nonna andando incontro alla ragazza <come stai? E' da un po' che non ci vediamo> ammise una volta staccandosi dall'abbraccio con Ludovica <lo so era da molto che non venivo a Firenze, ma adesso cercherò di venire più spesso> disse voltando lo sguardo verso mia sorella <seria?> chiese con stupore, vidi Ludovica scuotere la testa a abbassarla con un leggero sorriso <si mi è mancata e poi qui ho te> mia sorella non a fece finire di parlare che subito si gettò su di lei per abbracciarla <ragazzi andiamo a farci le foto> disse mio padre vicino al fotografo che ci aspettava così ci avviamo tutti presso mio padre <voi due mettetevi dietro> disse riferendosi a me Ludovica ci mettemmo in posa io vicino a lei la guardai prima di posare lo sguardo verso la fotocamera, non so cosa provasse lei in quel momento io lo sapevo benissimo cosa provavo, un qualcosa che solo lei riusciva a farmi provare oltre le farfalle nelle stomaco, l'amore. L'amore vero che proverò solo per lei, e per lei soltantoLa giornata non poteva finire senza un bel pranzo di famiglia infatti dopo le foto ci spostammo in un ristorante quasi al centro di Firenze niente di stravagante ma semplice, prima di prendere posto a tavola uscì fuori in terrazza per ammirare la vista da lassù visto che domani già sono di ritorno a Torino, appena uscì la vidi lì appoggiata alla ringhiera. Di spalla senza la giacca di sopra visto l'alta temperatura, mi sistemai meglio la giacca e poi mi avvicinai a lei <ei> dissi appena fui vicino a lei <ei> rispose voltando lo sguardo e regalandomi un dolce sorriso <hai reso felice mio fratello> guardai mio fratello che si trovava dentro mentre le mie cugine gli chiedevano l'ennesimo selfie <per così poco> ammise alzando le spalle <ho visto che hai risolto con Correa> sganciai la bomba <si> disse immediatamente <come ti ho detto, io ancora sono innamorata di Joaquin e lui di me> la guardai, guardai attentamente i suoi occhi e vedevo che infondo anche a lei quella meravigliosa notte se la ricorderà per sempre <tu hai risolto con Lucia?> chiese incrociando le braccia sotto al letto <si, si> dissi tossendo <ne sono contenta, siete una bella coppia> alzai lo sguardo alle sue parole e la vidi regalarmi un dolce sorriso. Avrei dovuto dire "anche tu e Joaquin" ma sarei stato troppo incoerente e poi non ho mai pensato questo, mi limitai a ricambiare il sorriso prima di essere chiamati da mia madre per andarci a sedere a tavola, lei entrò prima di me ed io rimasi a fissare il cielo, il panorami la mia anzi la nostra Firenze <Fede> sussurrò appena mia madre mi voltai e appoggiai il busto alla ringhiera <tutto bene> chiese scossi leggermente la testa per poi voltarla alla mia destra <se ti stai chiedendo come sto dopo aver visto la donna che amo dirmi che sta bene con un altro.. La mia risposta è no> mi accarezzò la guancia <tesoro> disse quasi con tono dispiaciuto <ricordati quello che ti ho detto> disse <dai tempo al tempo, sono sicura che il destino sarà dalla vostra parte ne sono sicura> si volto ed entro dentro dove tutti già avevano preso posto
Il destino, cos'è il destino? È quella cosa è quel qualcuno che arriva all'improvviso nella tua vita e te la cambia. Nel mio caso io mio destino è una persona, solo un nome. Ludovica, colei che il destino mi ha fatto incontrare 7 anni fa e che ci ha fatto innamorare e che sempre lui ha deciso di farci dividere. Ma lui ancora una volta ci ha dato l'opportunità di farci incontrare nuovamente, ma che ancora una volta ci ha fatto incontrare e questa volta forse più innamorati di prima. Io lo sono e sarai stato innamorato di lei per altre sette, venti, trenta, cento anni, io so che nel profondo lei era innamorato di me ma so anche che lo è tutt'ora. Bisogna dare solo tempo al tempo e che il destino faccia il suo corso
Ciao a tutti ragazzi!! Mi scuso per la lunga attesa, ma credetemi con gli esami alle porte non è facile trovare un po' di tempo per scrivere, spero solo come sempre che il capitolo vi piaccia (anche se non è il capitolo più bello che io abbia mai scritto fino ad ora) come sempre spero che la storia d'amore tra Federico e Ludovica vi intrighi e quindi vi sprona a leggerla fino all'ultimo capitolo. Prima di concludere volevo dirvi che io dopo la storia di Federico, Dusan e un altro giovane calciatore (fatemi sapere chi sia per voi) io non scriverò altre storie di calciatori perché oltre a Federico, Dusan e il giovane calciatore nessun altro mi ispira, quindi io se vorrò scrivere scriverò ma non credo su altri calciatori.
Dopo questa premessa vi lascio al capitolo (se trovate errori scrivetelo) come sempre io non posso dirvi nulla se non di continuare fino alla fine. Baci la vostra scrittrice ❤️
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Come in un film
RomanceLei un attrice, Lui un calciatore di serie A, Lei amata dal mondo di Hollywood, Lui amato dagli Italiani, Lei fa incantare tutti con i suoi personaggi, Lui fa incantare tutti con i suoi gol. Lei nata e cresciuta nell'eterna e meravigliosa Roma, Lui...