Ludovica vuoi..?

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Luglio era arrivato e tra le nostre tante mete era arrivato il momento di andare in Sardegna più precisamente a Porto Cervo dove mia padre teneva casa ma non solo lui ma anche i nostri cari Mijhanovic che avevano una casa a pochi passi da quella nostra insomma non passavamo nemmeno l'estate da soli eravamo sempre insieme come una famiglia, forse in po' allargata ma pur sempre una famiglia ed eravamo la famiglia più bella si sempre.
E poi oggi non è un giorno come tutti ma è io giorno del compleanno di mio zio Luca il 9 luglio e come da tradizione che si rispetti non può mancare un pranzo di famiglia per poter festeggiare un uomo e un meraviglioso padre come mio zio Luca.
Adoravo quella cosa forse aspettavo l'estate proprio per poter anadare nella mia amata casa che mio padre con tanto amore ha comprato a noi figli, anche se tra qualche anno non ci saremo solo noi figli ma anche tanti bei nipoti, i miei genitori hanno sempre sognato di diventare nonni e diciamo che il loro desiderio si è avverato visto che mio fratello tra pochissimi mesi diventerà papà. Io ancora non riesco a capacitarmi di come il tempo voli così in fretta, sembrava ieri che faceva quelle solite sceneggiate da fratello maggiore e invece oggi è già papà.

Il tragitto in macchina è stato molto tranquillo, tra canzoni, carezze a qualche bacio che davo di tanto in tanto a Joaquin; era la prima estate che la passavo sia con la mia famiglia sia con il mio fidanzato. Prima di lui non ho mai fatto entrare nessuno in quella casa, ma Joaquin è diverso non è come tutti e in questi mesi né ho avuto le prove <spero che potremmo passare tante estati come questa> disse di punto in bianco stringendo la sua mano nella mia coscia e per un attimo quel semplice gesto innocente e intimo tra noi iniziò a darmi fastidio come se qualcosa scatto dentro di me "Ludovica ancora non lo capisci? Joaquin non vuole una ragazza con le cosce enormi"
D'istinto tolsi gentilmente la mano di Joaquin dicendo che cop calda dava fastidio "Forse devi perdere qualche altro kilo cara Ludovica"

Arrivammo finalmente a casa e neanche il tempo di scendere dalla macchina che mia sorella si precisione dalla casa, e appena scesi mi regalò uno dei suoi soliti abbraccia pieni di amore lei si che mi fa bene al cuore.
<Mi sei mancata tanto> disse mentre mi stringeva a sé <ah pure tu> ci staccamo e abbracciai le mie amiche d'infanzia che da venticinquenne anni mi tengono compagnia. Appena entrai dentro venni assaltata da tutti i maschi di casa Mijhanovic e poi dalle due anzi tre donne di casa Vialli <che c'è?> domandai a mia zia Catherine appena inizio a studiarmi da cima a fondo <no, niente> continuo con tono titubante <ti vedo> iniziò a dire per poi prendere una pausa <più bella?> rispose il marito da dietro di lei <zio> andai ad abbracciarlo immediatamente <mi sie mancato> dissi quando ci staccamo <lo so, ti manco spesso> disse con aria divertente <Ancora che la guardi? Me la consumi così> disse sorridendo e accarezzando i miei lunghi capelli castani <se per questo me la consumi anche tu caro Gianluca> la voce di mio padre ci fece volare tutti e due <papà> gli saltai addosso <amore mio sono felice anche io di vederti ma così mi spezzi> disse ridendo leggermente scesi dalle sue braccia ma rimasi abbracciata accanto a lui <qui manca l'altra donna> si intromise mia sorella <ma io non lo vedo da un mese> risposi a mia sorella con tono scherzoso <peggio per te> rispose abbracciando e chiudendo gli occhi <ma papà> dissi cercando appoggio da parte sue <oddio avete vent'anni ma siete due bambine> disse alzando leggermente gli occhi al cielo <non è vero> dissi a coro insieme a mia sorella poco dopo qualcuno mi prese da dietro <Andrea!> urlai e mio fratello iniziò a correre per tutta la casa finché non arrivò in piscina e mi butto un acqua <ben tornata sorellina> disse mia fratello ridendo <stronzo!> urlai <Vivi> mi richiamo mio padre <scusa> dissi guardandolo, appena uscì dal piscina mi diressi in camera mia e mi trovai Joaquin che sistemava tutti i suoi vestiti <ei> dissi appena chiusi la porta <ma che?> chiese appena mi guardò per bene dalla testa ai piedi <mio fratello Andrea ogni volta mi deve dare il ben venuto in piscina> lo vidi avvicinarsi a me e posare le sua mani su i miei fianchi e mi avvicinò a lui <sei lo stesso bella così> mi accarezzò leggermente i capelli con quel suo tocco delicato che mi faceva battera forte il cuore <dovrai aspettare fino a questa sera> sussurai appena le sue labbra furono vicine alle mie <un bacio come solo tu sai darmi me lo concedi?> lo lascia finire di parlare e lo baciai come solo io sapevo <è meglio se scendo se no ti faccio mia adesso> ammise ridendo <io vado a farmi una doccia e poi raggiungo tutti giù> mi lascio un ultimo bacio. Che bella estate

Come in un film Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora