Dopo aver passato qualche giorno a Roma e aver festeggiato il compleanno di mia sorella, oggi sono di nuovo a Torino per iniziare a lavorare con Alice e oggi inizieremo con Masqmai ed io sono super emozionata, spero di fare un ottimo lavoro e che Alice sia contenta. Come sempre la mia sveglia suona alle sei e dopo aver risistemato casa e avermi fatto una doccia e fatto colazione indossai la mia amatissima tuta di Armani uscì di casa per la solita corsa mattutina, oggi starò più attenta e a casa tornerò vero la 7:00/7:30 per potermi fare un altra doccia e andare da Alice per lavorare. Con Joaquin prosegue tutto molto bene sono sempre più innamorata di lui anche se lui questo non lo sa ma lo saprà molto presto questa volta non voglio nascondere i mie sentimenti e le mie emozioni. Joaquin mi fa stare bene e solo felice con lui quindi non voglio più nascondermi come ho fatto sei anni fa "perché penso sempre a Fede?" pensai tra me e me "forse perché è importante?" forse si è importante ma per lui non lo sono. Appena misi il piede fuori dal condominio presi un bel respiro e iniziai con la mia corsa, correre mi piaceva mi faceva stare bene mi faceva schiarire tutte le idee, oppure riusciva a metterle in ordine quando nella mia testa c'è confusione. Quando stavo a Roma la mia meta preferita era sempre Villa Borghese da sola o in compagnia, anche se preferivo di gran lunga correre da sola, quando penso a Villa Borghese penso quando mio zio Vialli scoprì tutta la verità quel giorno eravamo solo io lui
Flashback
Come ogni sabato mattina che si rispetti vado a correre a Villa Borghese ma questa volta non solo sola. Infatti il migliore amico di mi padre, Gianluca Vialli che per ormai è uno di famiglia mi ha chiesto se volevo andare a correre insieme a lui io ovviamente accettai subito ormai la corsa è diventata una routine. Finì di mettermi la tuta presi la giacca e me la misi mi guardai per un attimo allo specchio mi guardai attentamente dalla testa ai piedi e con la mano toccai ogni parte del mio corpo; il collo, le spalle, i fianchi e le maledette cosce che tanto odiavo, mi misi un altra volta le mani sui fianchi e potei percepire quanto io sia dimagrita in poco tempo. Gli occhi iniziarono a pizzicarmi e dopo delle lacrime scesero lungo il mio viso mi tolsi la giacca la buttai sul letto e mi levai anche la maglietta anche quella seguì la giacca. Rimasi in reggiseno e con i pantaloni della tuta mi toccai le le braccia che rispetto a qualche mese fa non erano così magre mi toccai di nuovo il collo scesi con la mano e sentì in maniera evidenti le ossa "non piangere Ludovica ora stai bene, hai raggiunto il tuo obbiettivo" disse il diavoletto che c'era in me " Ludovica fatti aiutare non c'è nulla di male a chiedere aiuto" disse l'angioletto che c'era in me, qualcuno busso alla porta <Ludo> disse una voce femminile così chiusi l'armadio e mi rimisi la maglietta e la giacca e mi asciugai qualche lacrima <avanti> dissi, e mia madre entrò in camera <lo zio ti sta aspettando> disse io annui <cinque minuti e scendo> dissi lei mi sorrise e chiuse la porta mi diressi in bagno mi sciacquai la faccia per levare via quelle lacrime mi guardai allo specchio e iniziai a fare una serie di sorrisi ma uno più falso dell'altro "cavolo Ludovica sei un attrice" pensai mentre mi guardavo il mio riflesso. Scesi di sotto e andai in cucina dove vidi mio padre intento a parlare con mio zio e mia madre che beveva un caffè entrai sorridendo <buongiorno> dissi e tutti e tre si girarono verso di me <buongiorno Vivi> disse mio padre alzandosi e venendo verso di me per lasciarmi un bacio sulla fronte <ciao zio> dissi avvicinandomi a lui <ciao tesoro> mi rispose mentre si alzò per abbracciarmi <andiamo?> chiesi e lui annui <noi andiamo> disse <ehm Roberto te la riporto dopo pranzo okay?> domandò a mio padre <si va bene nessun problema> rispose mio padre salutai si mamma che mio papà <aspetta> disse mia madre <tieni mangia questi> disse avvicinandomi una confessione con dentro qualche biscotto li presi e subito sentì una sensazione di nausea dentro di me <ogni atleta fa colazione> disse mio padre <grazie> dissi e poi lasciai la cucina <buona corsa> disse mia madre appena io e mio zio entrammo in macchina li salutammo con la mano. Ci mettemmo la cintura e partimmo nel mentre guardai e riguardai i biscotti dentro a quei sacchettini di plastica che tutti utilizzano in cucina così per non fare capire nulla allo zio ne presi uno e lo iniziai a mangiare, subito appena lo morsi la nausea si impadronì di me ma non mollai lo finì tutto, come finì anche il secondo e il terzo. Poco dopo arrivammo a Villa Borghese scesi dalla macchina seguita da Vialli <possiamo iniziare?> chiesi lui mi raggiunse e rise leggermente <hai tutta questa fretta?> disse <iniziamo prima con una camminata e poi con la corsa?> mi domandò e io annui, così entrammo a Villa Borghese con passo leggero. Amavo quella villa c'era tutto quello che volevi sport, arte tutto mi faceva stare bene era il mio posto preferito soprattutto se volevo rimanere sola li si può trovare pace e tranquillità, quello che mi serviva in questi giorni, mi ero chiusa in me non parlavo più nemmeno con mia sorella col quale ho sempre avuto un bel rapporto e col quale le ho sempre detto tutto <sei abbastanza silenziosa tutto bene?> mi chiese mio zio interrompendo i miei pensieri, annui cerando si sembrare più convinta possibile lo vidi sedersi su una panchina così mi sedetti anche io <Ludovica cosa c'è che non va?> mi chiese guardandomi lo guardai per pochi attimi <niente va tutto bene> dissi guardando un punto fisso <allora io sarò sincero con te solo se tu sarai sincera con me> disse alzai per la prima volto lo sguardo e lo guardai negli occhi di lui mi potevo fidare al mille per mille ha fatto sempre parte della nostra famiglia <è un periodo un po' strano> iniziai a dire <non capisco cosa sia giusto o cosa sia sbagliato> continuai a guardarlo negli occhi, nel mentre i miei si riempivano di lacrime <per giusto e sbagliato a cosa ti riferisci?> mi chiese con voce pacata io alzai le spalle e scossi la testa e iniziai a piangere <non lo so> dissi piangendo leggermente <secondo me lo sai, ma non lo vuoi accettare> disse <papà mi ha raccontato tutto, del fatto che non mangi, che stai sempre chiusa in camera, che non sorridi come prima> continuò <siamo tutti preoccupati per te, per la tua salute fisica e mentale> le sue parole erano tutte vere non c'era una cosa sbagliata era la pura verità <io cerco di mangiare ma non ci riesco e come se dentro di me ci fosse un diavoletto e mi dicesse "brava Ludo quello che fai è giusto" ma allo stesso tempo e cose se ci fosse anche un angioletto e mi dicesse "parla Ludo, fatti aiutare non vergognarti"> finì di raccontare <e io non so a chi dare ascolto> dissi in fine, lui non disse nulla si avvicinò a me e mi abbraccio <tutti abbiamo un periodo brutto ma l'importante è uscirne fuori nel miglior modo possibile> mi consigliò <ascolta sempre la parte migliore di te ascolta l'angioletto e non il diavoletto> disse sorridendo <io non voglio mai più vederti in queste condizioni intesi> disse toccandomi con il dito la punta del naso <voglio vedere sempre quel tuo splendido sorriso> disse <sei la prima persona con cui ho parlato> dissi asciugandomi con la mano gli occhi <lo dirai a papà?> chiesi titubante <tra me e tuo padre in tutti questi anni non ci sono mai stati segreti> la risposta era ovvia lo avrebbe detto a papà <e poi lo faccio per tuo bene> disse infine guardandomi <farsi vedere deboli non e mai una sconfitta o una vergogna> lui si che sapeva farmi ragionare, sapeva cosa dire e come dirla lo guardai sorridendo <grazie> dissi soltanto per poi abbracciarlo <iniziamo questa corsa?> domandai lui sorrise così ci alzammo e iniziammo a correre per tutta la villa. Mi ha fatto bene questa chiacchierata tra zio e nipote mi serviva a farmi capire tante cose ancora non so come ringraziarlo ma per adesso posso solo dire grazie zio
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Come in un film
RomanceLei un attrice, Lui un calciatore di serie A, Lei amata dal mondo di Hollywood, Lui amato dagli Italiani, Lei fa incantare tutti con i suoi personaggi, Lui fa incantare tutti con i suoi gol. Lei nata e cresciuta nell'eterna e meravigliosa Roma, Lui...