Ritrovarsi per poi perdersi

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Erano passati tre giorni da quando io e Federico siamo andati a letto assieme e tre giorni che io e Joaquin non parliamo, né per messaggio né per telefono e sinceramente per ora non voglio sentirlo. Non per quello che mi ha fatto, ma per quello che io ho fatto a lui, l'ho tradito e per questo non riesco a perdonarmi, non posso scaricare la colpa solo a Joaquin perché le cose su fanno in due, lui mi ha mentito e io l'ho tradito.
Quindi dei due chi ha sbagliato di più? Senza ombra di dubbio sono stata io, io dovevo fermare Federico, io dovevo ricordarmi che nonostante tutto ero ancora fidanzata con un meraviglioso ragazzo. In questi cinque mesi mi sono sentita bene con Jo, e mi sento tutt'ora bene con lui, mi ha sempre amata per quello che sono e non per il mio nome, per la donna che sono diventata e non per il mio lavoro.
Mi alzai dal letto e raggiunsi la cucina dove iniziai a preparare la colazione senza dare tanto conto alle televisione, la mia testa viaggiava altrove tra Federico e Joaquin. Addentai la prima fetta di pane tostato con un po' di burro e marmellata e senti il campanello suonare, posai la fetta di pane sul piattino in ceramica, mi asciugai le mani e mi diressi verso la porta d'ingresso, e non potevo credere ai miei occhi.
Era lì con un mazzo di rose rosse in mano che coprivano il suo volto, qual volto che ho tanto amato guarda, baciare e accarezzare, abbassò il mazzo di fiori e finalmente vidi i suoi occhi nocciola che si incastravano con un miei <Ludo> sussurrò soltanto e sorridendo un po', io lo guardai dalla testa ai piedi <Jo> mi limita a dire, il mio cuore incominciò a battere forte, sia per l'amore che provo ancora, sia per quello che ho fatto. Lui mi porse le rose, un mazzo formato da 15 rose rosse, 15 è il numero che chiedere scusa alla propria amata, il numero 15 è legato al perdono. Mi spostai dalla porta e lo feci entrare, una volta chiusa la porta mi diressi vicino a lui, si guardò attorno come se fosse la prima volta <mi dispiace se ti ho disturbata> non gli rispondo nemmeno mi diressi verso verso la penisola della cucina e appoggia il bellissimo mazzo di rose rosse, presi il solito vaso quello in cui mi regalò il primo mazzi di rose, ma quelle rose non servirono per chiedermi scusa ma servirono per dirmi quanto mi amava.
Finì di sistemare i fiori e lo guardai per la prima volta negli occhi, vidi i suoi occhi pieni di lacrime, i miei pizzicavano, restammo fermi l'uno di fronte all'altro <mi dispiace Ludo, non volevo ferirti così> allungo le mani per accarezza le mie <non ho fatto con quella ragazza lo giuro, io amo solo te>una lacrima scese lungo sul mio viso <a me ha ferito più la bugia, oltre la tua vicinanza con la bionda> "quanto sei incoerente Ludo, però ti è piaciuto portarti a letto Federico" la mia voce interiore aveva ragione ero incoerente, perché io amavo Joaquin con tutto il mio cuore, ma il ricordo di me e Federico nel letto assieme ad abbandonarci l'uno nelle braccia dell'altro al chiaro di luna, dopo una serata passata a chiacchierare con lui non se ne andrà mai.
Fece il giro della penisola e si avvicinò a me prese fra le mani il mio volto il mio sguardo era altrove <ti prego guardarmi> mi supplico piangendo lo guardai negli occhi <né una chiamata né un messaggio, perché?> gli domandai alzò le spalle <non lo so, ma credimi non pensare nemmeno per un istante che io non ti abbia pensato anzi ti ho pensato costantemente mattina e sera, notte e giorno. Ho pensato ha lungo a quello che dovevo dirti, ma ogni volta che provavo un discorso mi sembrava imperfetto, privo di significato poi ho pensato di venire qui con un bel mezzo di rose rosse, proprio come ho fatto la prima volta> disse <mi sei mancata Ludo, tanto è sono stato un coglione a mentirti e ad avvicinarmi a quella ragazza> le mie lacrime scendevano lungo il mio viso <ti amo Ludovica> concluse, come i miei anche i miei occhi erano pieni di lacrime, capi immediatamente che le sue parole erano sincere. Accarezzai la sua guancia e la sua nuca <por-promettimi di non farlo mai più> chiesi <te lo giuro> disse, non ci pensai e lo baciai ma appena chiusi gli occhi e mi vennero in mente le immagini di me e Federico. Le sue labbra, le sue mani sul mio corpo, le sue carezze tutto "Ludo ritorna alla realtà stai baciando il tuo fidanzato" <ti amo Jo, ti amo> dissi staccandomi per poi ritornare a baciare le sue labbra, lo baciai con la lingua gli tolsi la giacca lui infilò le mani sotto la maglietta <L-Ludo> disse mi staccai <si?> domandai <anche io non vedo l'ora di fare l'amore con te, ma per adesso fare l'amore non ci porterà a fare subito pace. Vuoi fiducia da parte mia no?> annui <ecco voglio che prima di tornare a fare l'amore voglio che tu ti fidi al cento per cento di me> aveva ragione, se avrei fatto l' amore con lui non è perché io lo volessi in quel momento, ma era solo per togliermi dalla testa Federico e non era giusto. Prese la giacca da terra, mi diede ancora una volta una carezza <che dici finiamo di fare colazione assieme?> mi domando sorridendo io annui a mia volta con un sorriso in volto pronta a iniziare una vita con Joaquin

Come in un film Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora