Capitolo 33

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Da Marco la colazione arrivava tutti i giorni in maniera puntuale. Con Gonzalo quando ci vedevamo evitavo lunghe conversazioni per non finire sull'argomento. Ma non poteva andare avanti così.
Passarono diversi giorni prima che riuscissi a trovare le parole giuste per dire a Gonzalo che tra noi due non ci sarebbe potuta essere nient'altro che un'amicizia. Sapete, il signorino é bravo sia a fraintendere quando vuole lui che a girare le frittate, come si suol dire! Ragion per cui rimuginai tanto per tanti giorni fino a che decisi di essere semplicemente sincera, senza inventare nessuna menzogna. Andai a passo svelto al campetto dove si stava svolgendo una partitella, ma che secondo gli orari sarebbe finita di lì a poco per la pausa pranzo.
Dovevo approfittare della situazione. I ragazzi erano tutti lì e qualcuno che mi vide mi salutò con un cenno delle mani o un sorriso.
Al fischio del mister, i ragazzi si avviarono verso la panchina per bere. Salutai tutti affettuosamente.
Claudio fu l'ultimo. Mentre stava per aprire la bocca, per evitare di discutere con lui ancora:
《Gon, possiamo parlare un attimo, per favore?》facendo cenno con la testa di metterci in disparte.
《Certo che si》disse seguendomi con un gran sorriso di speranza sulle labbra.
Vidi con la coda dell'occhio Claudio guardarci in cagnesco e mentre stava per parlare sentii Gigi dirgli
《E stai calmo! Subito pronto a fare la guerra tu eh!》ammonirlo non serve a nulla, ha la testa dura.
Sbroccó lo stesso.
《A che serve mettersi in disparte? Non poteva parlargli qui davanti a tutti? Hanno dei segreti?》disse strizzando la bottiglia di acqua fino a farla esplodere. Stupido.
《Magari é una sciocchezza. Non saltare subito a conclusioni. E non dire o fare cose di cui potresti pentirti soprattutto! Ti conosciamo》rispose Paulo canzonandolo.
Rimase in silenzio.
Io e Gonzalo ci spostiamo qualche metro più in là per avere un po' di privacy.
《Senti, io ti ringrazio per essere stato presente in queste settimane difficili per me. E sono contenta se potesse restare un'amicizia senza altri fini. Io ti voglio bene Gon, ma non nel modo in cui vorresti tu. Meriti una donna che ti ami davvero. Io ho il cuore rotto ormai, lacerato. E fino a quando non risolverò la mia situazione con Claudio non riuscirò ad andare avanti.》 Glielo dissi con estrema calma e dolcezza così che comprendesse bene la situazione. In risposta mi prese una mano fra le sue...
《Potrei curarti io, curarci a vicenda. Io non ti mai dimenticata Emma, e mai potrei farlo. Ti amo ancora, e da quando ti ho vista qui che non faccio altro che pensare a te. Quando tutto con Claudio sarà concluso, e sento che sarà così, ti prego di darmi un'occasione. Una chance per rimettere insieme i pezzi rotti e ricominciare da zero. 》Feci un mezzo sorriso e ritirare lentamente la mano.
Come cavolo glielo devo dire che non voglio stare con lui, che Claudio é la mia vita e che se dovesse andare tutto a rotoli preferirei andare via e stare da sola che usarlo come ripiego? Non lo merita.
Sospirai.
《No, Gon, ascolta io-》 non potetti terminare la frase. Qualcosa me lo impediva. Erano le sue labbra che aveva appoggiato sulle mie con prepotenza e che non riuscivo a scollare.
AIUTO!

CLAUDIO'S POV:
Ma quanto ci mette a dire quello che gli deve dire a quel provolone così le starà a debita distanza? Sono troppo vicini per i miei gusti.
Dopo essere stato canzonato dai miei compagni attesi il momento in cui lei venisse qui così da poterle finalmente parlare.
Vidi lei parlare a lui con dolcezza e sentii il mio stomaco contorcersi dalla gelosia. Non capii cosa si stessero dicendo, non sono bravo a leggere il labiale. Vidi lui a sua volta prenderle la mano e accarezzandogliela le parlava con un sorriso da innamorato.
《E caro mio allora oggi le vuoi proprio prendere. Mollala!》dissi a voce alta e mentre partivo infuriato verso di loro ci pensarono Andrea e Giorgio a mantenermi per le spalle.
《E fermo! Guarda che non stanno facendo nulla. Le ha preso la mano mica la sta baciando》disse Gigi.
Sospirai sonoramente.
Poi vidi davanti ai miei occhi qualcosa che non avrei mai voluto vedere.
Gonzalo che improvvisamente la prende per la vita e la bacia senza che lei potesse nemmeno rendersene conto.
《NON STA FACENDO NIENTE DI MALE EH? NON  LA STA MICA BACIANDO? COM'È CHE HAI DETTO TU?》urlai fuori di me dirigendomi a corsa verso di loro per staccarmi.
Io a questo lo ammazzo oggi.
Lei é mia vuole capirlo o no?

Io per te combatterei 8.000 guerre!❤ //Claudio MarchisioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora