Attaccò il telefono.
«Vado su!»
Dopo le due semplici parole corsi immediatamente in camera sua.
Dovevo scoprire cosa gli stesse succedendo.
Poteva trattarmi come gli pareva ma non mi avrebbe mai impedito di aiutarlo.
Anche nel mio piccolo.
Sapeva che poteva contare su di me.
Salì le scale a due a due e una volta giunta alla sua porta non osai bussare, la spalancai direttamente.
Lo cercai con lo sguardo tra le lenzuola sfatte del letto, ma non era lì
Era seduto a terra contro una parete a testa bassa.
Fissava lo schermo del cellulare che ormai era buio.
Lo scrutai sull'uscio della porta.
Scosse il capo un paio di volte.
Poi la sollevò mostrandomi i suoi occhioni grandi colmi di lacrime.
Era un omone.
Non aveva mai mostrato le proprie debolezze, anzi.
Era sempre quello forte, quello positivo, capace di risollevare il morale di chiunque.
La mia roccia.
Non ci pensai su due volte.
Corsi da lui e mi ci sedetti accanto.
Si, era giunto il momento di parlare.
«Simo... Sono qui.»
Le lacrime continuavano a rigargli il viso.
«È questo il punto. Ci sei ora.
Dopo forse non più.» ribattè.
«Ma che dici? Ci sarò sempre, per qualsiasi cosa io ci sono. Non sei solo, hai me. Hai la squadra.
Siamo una famiglia»
Mi guardò negli occhi.
Appoggiò la testa sulla mia spalla beandosi del silenzio che ormai si era creato.
«Prometti che non mi giudicherai? Che anche se non condividi ciò che ho fatto proverai a capirmi e a trovare con me una soluzione?» mi chiese.
Lo fissai.
«Certo, ci proverò.» risposi.
«Ho tradito Chiara. Ma non l'ho fatto con l'intento. È successo.
Ero in discoteca, un bicchiere di troppo, sai succede.
C'era una ragazza che mi ha trascinato a ballare.
Ero troppo ubriaco dirle di no.
Dopo poco siamo finiti in bagno e abbiamo finito per fare sesso.
Poi è sparita.
Non conoscevo nemmeno il suo nome.
Non ricordavo nemmeno il suo viso.
Oggi mi contatta una ragazza e mi dice "Sono incinta!"
Mi è crollato il mondo addosso»
Lo guardai.
Non avrei mai immaginato che potesse succedere una cosa del genere.
Non sapevo cosa dire.
«Chiara lo sa?» sussurrai.
«No, e mi sento una merda se ci penso. Mi lascerebbe e forse avrebbe tutte le ragioni per farlo»
«Parlale, troverete una soluzione ne sono sicura.
Ti ama tanto.
Magari sarà dura da mandare giù, la ferirá ma forse ti perdonerà.»
«L'amore non giustifica un tradimento e questo lo so. Ma è successo ed io ero troppo ubriaco per capire cosa stessi facendo davvero.
Eppure è successo e non so come comportarmi.» rispose.
«Comportati da uomo e parlale e cuore aperto. Devi, merita la sincerità. In nome di tutto ciò che avete passato insieme e nell'amore che mi siete dati. Devi dirglielo.» esclamai.
«Si, lo farò.» rispose.
«La ragazza ti ha qualcosa?»
«No, mi ha solo detto di essere incinta di me. Io non lo voglio questo bambino.
Mi sono immaginato padre solo accanto a Chiara e vivere una cosa del genere adesso, con qualcuno che non amo mi distrugge dentro.
«E successo, non si può tornare indietro. Affronta tutto di petto, come un vero uomo.»
Il lucano annui ancora poco convinto.
C'era altro ed io avevo il diritto ed il dovere di sapere.
Se avessi potuto cambiare le cose, anche di poco, per lui l'avrei fatto.
«Che altro c'è?» gli chiesi accarezzandogli la schiena.
«Vogliono vendermi» disse.
Due parole che mi fecero gelare il sangue.
Non poteva essere vero.
No.
No.
NO!
«Cosa? Stai scherzando, vero?» chiesi incredula.
«No, Emma è vero. La societá ha deciso. Mi cedono al West Ham.
Stanno preparando il contratto. Ma io non voglio. Casa mia è questa.
Vinovo.
Tu, Tara e la squadra.
...Chiara.» disse abbassando la testa.
«No. Tu non puoi. Avevi promesso. Non te ne saresti andato. Anche tu no!
Devi restare qui. Rifiuta il contratto, salta le visite, fa qualcosa ma non andare via, ti prego.» scoppiai in lacrime sul suo petto.
Non poteva andare via come aveva fatto mio fratello anni prima.
Non poteva lasciarmi, quando avevo bisogno di lui.
«Non dirlo a me, piccolina.
Darei l'anima pur di restare qui. Ma bisogna decidere ancora tante cose. La stagione è ancora lunga. Godiamoci i momenti che ci restano» cercò di consolarmi ma non ci riuscì affatto.
Era destino che tutte le persone che amavo di più al mondo almeno una volta mi avrebbero dovuta lasciare.
L'abbracciai.
Mi aggrappai a lui come se fosse l'ultimo appiglio per rimanere viva in un vortice che mi aveva avvolta chiamato vita!Salve!
Si sono io. Non sono morta😂😂
Sono stata impegnata con l'università, chiedo venia bellezze.
Eccomi qui non un nuovo capitolo.
È corto ma mi rifarò.
Abbastanza triste, ma andremo a migliorare.
Vi lasciò alla lettura.
Un bacio.😘😘😘
-Emma.
STAI LEGGENDO
Io per te combatterei 8.000 guerre!❤ //Claudio Marchisio
FanfictionAvevo un disperato bisogno di cambiare vita. Ero giunta al limite. Volevo dedicarmi alla mia passione e ai miei hobby: la scrittura e la pittura. Della scrittura ne avevo fatto la mia professione. Ero la classica ragazza che faceva tutto ciò che le...