Quella mattina mi svegliai prima del previsto.
Era come se mi sentissi solo, come se qualcosa in quel letto mancasse.
Mi voltai al lato dove stanotte dormiva Emma. Non c'era.
Era rimasto solo il cuscino impregnato dell'odore della sua pelle e un biglietto."Clá,
questa notte è stato meravigliosa, ma è stata anche l'ultima.
Non sarò io a strappare ad un bambino il suo papà.
Non voglio essere responsabile di questo, mi sentirei la persona peggiore al mondo.
Sai che nonostante il mio essere arrabbiata e delusa se mi avresti chiesto di sposarti t'avrei detto 8.000 volte si. Una per ognuna delle nostre guerre combattute.
È stata l'ultima che ci ha separati.
La più dura.
Forse non era il nostro destino stare insieme ma, tuttavia, non rimpiango nulla, solo di non averti conosciuto prima.
Sei e sarai sempre il grande amore della mia vita."
Emma.Ogni parola una lacrima repressa.
Balzai giù dal letto, misi le prime cose che trovai e corsi a cercarla.
Aveva fottutamente ragione, ma in me nutrivo ancora la speranza che quelle analisi fossero negative.
Se lo fossero state sarei stato il primo uomo su questo mondo ad organizzare il matrimonio più veloce mai visto.
Mancavano ancora 2 settimane al ritiro delle analisi e il desiderio di conoscere gli esiti era immenso. Solo con quelli mi sarei messo l'anima in pace.
Ogni volta che la guardavo ero sempre più convinto che fosse la donna giusta per me. Quella con cui sentirmi appagato e felice.
Mi innamoravo ogni giorno di più solo guardandola sorridere.
Come mi guardava lei non mi ha mai guardato nessuno. È come se con ogni sguardo mi scavasse nell'anima, facendo uscire solo il meglio di me.Corsi al piano di sotto per cercarla, c'era solo qualcuno già sveglio ma di lei nessuna traccia.
《Mario hai visto Emma? Devo parlarle subito!》domandai al croato con grande fretta.
《Si, ma non posso dirtelo.》disse lui sorseggiando il suo caffè.
《Ti prego, è importante》dissi andando avanti e indietro, non riuscendo a calmarmi.
《Clá, sai che voglio bene sia a te che a lei. Mi ha detto che appena andiamo agli allenamenti lei torna qui prende le ultime cose e va via. Ha ragione, vuole stare sola. Vederti le farebbe solo più male. Ora sta in ufficio da Agnelli con Pavel. Vuole dare le dimissioni.》disse a tono basso.
Sgranai gli occhi.
《Ma cosa? Non può andarsene adesso. Aveva promesso di aspettare l'esito degli esami e poi prendere una decisione. Perché di punto in bianco ha cambiato idea? Sapeva quanti dubbi avessi su questa gravidanza eppure mi sta lasciando... io non capisco!》gridai.
《Per quello che è successo stanotte.》rispose lui.
Lo fissai.
《Sa che quello che è successo stanotte vi terrà sempre legati. Ma immagina se lei tornasse con te nonostante questa situazione per poi scoprire che quel bambino è veramente tuo? Farebbe il doppio della fatica a lasciarti. Penso sia già abbastanza difficile adesso.》concluse.
《Per me è difficile quanto lei. Ma non riesco a lasciarla andare.
Mi sento vuoto e lei lo stesso.
Ma devo vederla.》chiusi la porta alle mie spalle e corsi verso gli ufficio della presidenza.
La porta era socchiusa... sentivo la sua voce. Discuteva animatamente.
Agnelli le stava chiedendo in tutti i modi di restare e Pavel lo stesso.
Lei invece sembrava molto convinta.
In cuor mio speravo che almeno loro riuscissero a trattenerla. So quanto avesse sognato di lavorare qui e che si è fatta valere dal primo giorno.
Le preghiere non servirono a nulla, consegnò le dimissioni.
Li ringrazio per l'opportunità che le avevano dato e soprattutto di aver realizzato un sogno.
Strinse le mani ai due uomini e avviò verso la porta.
Mi allontanai.
Appena chiuse la porta dietro di sé alzó lo sguardo e mi vide.
Perché mi stai lasciando solo a combattere "la" guerra più dura?EMMA'S POV:
Chiusi la porta alle mie spalle e me lo ritrovai di fronte.
Sbarrai gli occhi.
Feci per andarmene.
Che senso aveva parlare se quella notte ci eravamo già dati e detti tutto?
Mi afferrò per un braccio...
《Lasciami, non facciamo scenate qui.》dissi con tono pacato senza nemmeno guardarlo in faccia.
《Non posso. Se ti lascio andare tu vai via e non te lo posso permettere.》rispose lui.
《É troppo tardi Clá. Ho preso la mia decisione. Lo faccio per te ma soprattutto per me. Non voglio più soffrire. Facciamola finita.》
《Non finirà mai e lo sai anche tu. Avevi promesso che saresti rimasta, che avresti aspettato gli esiti prima di prendere una decisione. Perché ora invece hai deciso di andare via?》mi scrutó aspettando una risposta.
《Per quello che è successo stanotte. Se succedesse ancora sarebbe ancora più difficile staccarmi da te. È già un gran casino ora immagina fra 2 settimane. Sarei rimasta se avessimo mantenuto le distanze, mi sarei allontanata io come stavo già facendo. Ma non me l'hai permesso.
Clá, io ti amo. Ti amo sul serio. Ma non posso continuare a distruggermi nell'attesa.》
《Mi stai lasciando davvero? Come faccio a starti lontano se è te che voglio al mio fianco?》serró la mascella stringendo i pugni.
《Sarà più semplice perché vado via. Lascio Torino. Torno a Napoli. Farà bene a me e a te.》
Avevo preso la mia decisione ormai e di certo non ci avrei ripensato.
Dovevo sparire e lasciare che lui iniziasse ad avvicinarsi a Roberta. Era da lei che aspettava quel bambino.
《NON PUOI! DOPO TUTTO QUELLO CHE ABBIAMO PASSATO NON PUOI LASCIARMI SOLO. IO SENZA DI TE MI SENTO PERSO, LO CAPISCI?》mi gridò in faccia.
Avrei tanto voluto abbracciarlo forte, sentire il suo profumo, dirgli che non avrei mai voluto lasciarlo.
Ma non avevo altra scelta.
Ci fu silenzio tra noi.
Un silenzio quasi assordante.
Qualche attimo dopo dall'uffcio uscirono Pavel e il signor Agnelli...
《Emma, perdonami. So quanta fretta tu abbia di andare via. Ormai la vostra storia la conosciamo tutti, ma in questo non mi immischio.
Siete adulti.》fece una pausa.
Poi continuo il suo discorso...
《Ti chiedo solo un favore. Ho bisogno di te per altre 3 settimane. Ho dei seri problemi qui e penso che soltanto tu possa aiutarci.
Ti chiedo solo 3 settimane ancora, poi se vorrai andare via sarai libera da ogni vincolo contrattuale. Promesso.》
Avrei rifiutato volentieri, ma d'altronde qui tutti hanno fatto molto per me e io non posso proprio lasciarli nei casini.
Ci pensai su per un momento, poi annuii.
《D'accordo... 3 settimane. Ma non resto a casa. Preferisco venire a lavoro e andare via appena finito.》dissi. Avrei evitato di vedere Claudio ad ogni costo. Stare a contatto con lui mi avrebbe fatto solo altro male.
《Sai già dove andare? Posso affittarti un appartamento se lo desideri》il signor Agnelli era sempre gentile, ma non volevo approfittare. Sarei rimasta a casa da Marco.
《La ringrazio, ma non si scomodi per me. Starò a casa di amici. Infondo è solo per poco.》risposi.
Guardai gli occhi azzurri di Claudio pieni di rabbia, spenti e sofferenti.
Salutai e tornai a casa Juve per prendere il resto delle mie cose.
In quella casa non doveva restare nemmeno l'ombra di me.
Come se non ci fossi mai entrata.CLAUDIO'S POV:
Se ne è andata di nuovo.
Il signor Agnelli mi guardo e disse: 《Emma qui ha svolto un ottimo lavoro. Poteva andare via senza problemi. Ma siccome so che queste 2 settimane sono importanti per te ho cercato di trattenerla il più possibile. Se andrà tutto bene come mi auguro, sposala Claudio. È quella giusta. Non fartela scappare ancora.》mi batté una mano sulla spalla e insieme a Pavel tornó in ufficio.
"Ci può scommettere!" pensai.Tornai a casa in fretta e furia cercando di parlarle ancora una volta non avrei voluto di certo che abbandonasse casa. Appena varcai la soglia la trovai con due borsoni già pronti a discutere con Tara. Era pronta per andarsene. Mi guardò per un attimo per poi distogliere lo sguardo, cercando di rimanere impassibile ma il risultato sul suo viso era soltanto un ghigno.
Chiusi la porta alle mie spalle...
《Tara ci puoi lasciare soli un momento, per favore?》la mora guardò Emma per un istante poi annuì col capo e sparire al piano di sopra.
Eravamo soli, potevo parlarle ancora una volta.EMMA'S POV:
《Tara ci puoi lasciare soli un momento, per favore?》in silenzio pregai Tara di non lasciarmi sola.
Non avevo né la voglia né la forza di discutere ancora con lui.
Invece ci lasciò soli.
Avevo raccolto tutte le mie cose in modo da non tornare più e non per la festa di Simone quel sabato.
Tara non voleva che andassi via, ma ha cercato di comprendermi.
Sentivo il suo sguardo su di me.
Voltai le spalle per salire sù.
《Sai che seppure te ne vai tra noi non finirà? Che non smetterò di amarti?》mi disse.
Mi voltai. Alzai lo sguardo.
Quanto amavo i suoi occhi cielo.
《Ti sbagli. È già finita.》risposi.
《Non ci credi nemmeno tu》disse con una risata isterica.
《É la realtà dei fatti, Claudio. Smettiamola di farci del male. È stato un bel capitolo, ma ora deve finire. Per te che sarai padre presto e per me che cerco di starci meno male.
Sono già a pezzi.》guardai il pavimento. Sembrava più interessante in quel momento.
Batté le mani sul tavolo...
《Un capitolo? Solo un capitolo?
Cristo, Emma! Ti ho chiesto di sposarmi se questo bambino non è mio! Ti sembra che l'abbia fatto per gioco? No! L'ho fatto perché ti amo!
Ma sembra che non te ne freghi nulla. Perché non lotti con me? Pensi che io stia bene? Quasi non ci dormo la notte se penso a questa situazione, ma non cambia i miei sentimenti per te.》mi disse sputandomi quelle parole così dolci e altrettanto velenose.
《Ho paura di scoprire la verità. Di continuare a sperare invano per poi farmi ancora più male quando sarai tu a lasciarmi per stare con lei.
Preferisco farla finita adesso.
Credimi, è la cosa migliore per entrambi.》una lacrima scese dal mio viso.
Alzai la testa per asciugarla col dorso della mano, ma ci pensó lui con le sue mani grandi e calde.
Era come sentirsi in Paradiso.
Chiusi gli occhi godendomi quell'istante.
Lì riaprii quando sentii qualcosa di caldo sulle labbra.
Il mio principino mi stava baciando stringendomi per la vita.
Per non lasciarmi scappare.
Provai a staccarmi da lui, ma ottenni l'effetto contrario.
Mi spinse tra le sue braccia tenendomi stretta a sé.
Mi abbandonai a lui.
Ai suoi baci dolci e passionali, alle sue braccia forti e all'amore che stavo cercando di rifiutare.Nota autrice: Salve ragazze, come state? Spero alla grande❤
Scusate la lunga assenza ma è stato un periodo difficile per me.
Non avevo più stimoli nello scrivere, né idee.
Ma sono tornata e spero di farmi perdonare.
Questo è solo un capitolo di passaggio, nei prossimi ne vedremo delle belle.
Spero vi piaccia.
Un bacio.❤😘
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Io per te combatterei 8.000 guerre!❤ //Claudio Marchisio
FanfictionAvevo un disperato bisogno di cambiare vita. Ero giunta al limite. Volevo dedicarmi alla mia passione e ai miei hobby: la scrittura e la pittura. Della scrittura ne avevo fatto la mia professione. Ero la classica ragazza che faceva tutto ciò che le...