Ero decisa a mantenere la parola.
Voleva che lo evitassi? Bene!
Mi sarei occupata esclusivamente del mio lavoro per la società.
La mattina mi svegliai molto presto.
Erano le 7:30.
Avevo dormito poco e male.
Uscì dalla camera di Tara e tornai nella mia.
Mi cambiai per poi indossare un paio di leggins dell'adidas e un top olimpico nella medesima marca, una felpa, le nike nere e dopo essermi lavata il viso e i denti feci due trecce e scesi per andare a correre.
I ragazzi oggi non avevano gli allenamenti, quindi di conseguenza stavano ancora dormendo.
Uscì di casa e iniziai a correre lungo tutto il perimetro con le cuffiette dell'mp3 nelle orecchie.
Correre mi aiutava a scaricare la tensione. E la musica era fondamentale.
Percorsi il perimetro credo una decina di volte. Mi sentivo decisamente meglio.
L'orologio segnava le 9:00.
Alle dieci dovevo essere in ufficio per il mio primo giorno di lavoro.
Tornai a casa e qualcuno era già sveglio a guardare la tv in salone e Alex Sandro era intento a preparare la colazione.
«Buongiorno» dissi entrando.
Sorrisi. Dal salone sbucarono Sami, Mario, Mario e Norbert.
«Buongiorno!» salutai tutti con un bacio sulla guancia.
«vado a fare la doccia e vado in ufficio. Oggi si inizia!» salì le scale.
«si, certo! Ma poi fai colazione? Ho visto che mangi così poco» disse Alex.
«Si, certo. Ma io mangio,eh? E solo che ci tengo alla linea» gli feci l'occhiolino.
Andai in camera a fare una doccia rilassante.
Poi in intimo andai verso l'armadio per scegliere cosa mettere.
Optai per un paio di jeans skinny a vita alta, una canotta bianca all'interno, una giacca nera classica avvitata e un paio di tacchi bianchi.
Misi solo un po' di mascara e del rossetto rosso.
Feci un coda alta un po' di profumo e gli occhiali da sole. Presi la borsa e scesi di sotto.
Simone e tutti gli altri erano già seduti. Anche Claudio.
Tara era seduta di fianco a Paulo che la guardava con due occhioni dolci, e lei lo stesso. Erano carini insieme.
Appena mi vide mi mimò "come ti senti?" Sorrisi alzando il pollice, anche se lei sapeva che non era del tutto vero.
Mi accomodai al fianco di Simone.
«Tutto bene?» mi chiese il lucano.
«Tutto okay. Sono solo un po' ansiosa per il primo giorno» dissi io.
«Tranquilla, andrà alla grande»
In risposta gli sorrisi.
Non lo degnai di uno sguardo.
Presi un po' di latte macchiato con del caffè e due biscotti.
Ecco la mia colazione!
«Io scappo, ci vediamo a pranzo!» salutai tutti e diedi un bacio a Simone che era di spalle.
«A dopo!»
Andai in ufficio e lo organizzai un po' nell'attesa che Pavel mi portasse il materiale su cui lavorare.
Revisionai alcuni fascicoli e poi li archiviai, visto che era una documentazione vecchia.
Dopo un paio d'ore bussarono alla porta.
«Avanti!» dissi.
«Hey Emma.» era Pavel.
«Hey, vieni accomodati» annuì e so sedette di fronte a me.
«Allora, questi sono i fascicoli del calciatori acquistati e ceduti quest'anno. Devi solo leggere e vedere se è tutto esatto secondo le regole» annuì. Avevo già fatto quel tipo di lavoro.
«Questo invece è il fascicolo della campagna che ci hanno chiesto di promuovere.»
Aprì il plico di fotocopie e lessi i nomi dei ragazzi che avrebbero partecipato.
Bonucci, Zaza, Dybala, Khedira, Lemina e Marchisio.
Di male in peggio!
Li avrei dovuti convocare la settimana successiva per discutere con loro del progetto.
«Bene, c'è altro?» gli chiesi.
«No. Semplicemente, una volta terminato il colloquio con i ragazzi accenna dell'iniziativa sul sito ufficiale della società. Tutto qui» si alzo e dopo un breve saluto andò via.
Tornai al mio lavoro.
Dopo aver letto e riletto tutte quelle scartoffie, decisi di tornare a casa per il pranzo.
Anche se non avevo fame, ne avrei approfittato per riposare.
Tornai a casa trovandoli tutti seduti aspettando che Alex impiattasse la pasta al pomodoro.
«Eccomi!»
«Hey! Vieni che è pronto.» disse Martin.
«Ehm..no. Non ho fame. Vado di sopra. Ci vediamo dopo eh?!» dissi sgattaiolando per le scale.
«Emma avevi detto che avresti mangiato!» disse Alex.
«Lo so ma non ne ho voglia!» gridai dal piano di sopra.
Mi chiusi in camera, tolsi la giacca e le scarpe e mi distesi sul letto.
Mi addormentai subito.La cosa andò avanti per una settimana. Pensavo solo a svolgere il mio lavoro e quando potevamo uscivamo con i ragazzi.
Simone ormai era un punto solido per me. Mi stava aiutando a superare la situazione. Gliene ero molto grata.
Tara con Paulo aveva fatto progressi, sembravano una coppietta felice.
Mi faceva piacere che dopo tempo avesse trovato un bravo ragazzo.
Lo meritava.
Io, invece, con Mario (Lemina) avevo instaurato un bel rapporto di complicità.
Oltre ad essere un bel ragazzo era dolce e simpatico.
Mi faceva sempre sorridere e ne avevo bisogno.
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Io per te combatterei 8.000 guerre!❤ //Claudio Marchisio
FanfictionAvevo un disperato bisogno di cambiare vita. Ero giunta al limite. Volevo dedicarmi alla mia passione e ai miei hobby: la scrittura e la pittura. Della scrittura ne avevo fatto la mia professione. Ero la classica ragazza che faceva tutto ciò che le...