CAPITOLO 10

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"Flynn rider"

"Flynn rider"

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ELIO

A breve saremmo ripartiti per tornare a Londra, preparavo le ultime cose quando di scatto la mia porta si aprì, era Nemesi.
<<Oh Elio, ti cercavo>>
<<E mi hai trovato, che fortuna.>> risposi fingendomi interessato alla sua presenza in quell stanza.
<<Volevo chiederti di Alexis, è già andato via?>>
<<Si , perché me lo chiedi?>> sapevo già la risposta, o meglio quello che vorebbe rispondermi <<Beh perché era...davvero molto simpatico, anche se, abbiamo parlato parecchio e sopratutto di te.>>
<< Cosa vi siete detti?>> Continuai a fingermi interessato <<Beh ha parlato del vostro rapporto, mi avevi detto che eravate fidanzati, ma lui dice il contrario.>>
<<Cosa intendi dire?>> E di nuovo quella sensazione mi colpì, era come se i miei organi interni si stessero sgretolando pezzo per pezzo come della ceramica.

<<Ha detto che non e nulla di serio, e poi mi ha parlato dei problemi che avete nella coppia.>> Perché cavolo continuava a sorridere?
<<Nemesi, ti piace Alexis?>> chiesi schietto <<Cosa? No,non farei mai una cosa del genere ad un mio amico, Elio!>>
<<Ho notato il modo in cui lo guardi,vorrei esprimere il mio disappunto ma ormai non sono sicuro neanche delle parole da scegliere per riuscire a farti capire quanto cavolo faccia male, ma , sai cosa?>> afferrai un foglio e una penna poggiati sul comodino e segnai il numero di Alexis <<Ora puoi andare, sarà felice di sentirti e in caso non dire che sono io quello che ti ha dato il numero.>> mi sorrise, afferrò il foglietto e andò via,anche se riuscì a scorgere un lampo di confusione nel suo sguardo, probabilmente se lo scrollò di dosso in men che non si dica.

Perché la gente non capisce mai?
Era necessario sorridermi in faccia dopo che le ho praticamente detto di come ci stavo male?

E mentre io ero lì col capo chinato ai piedi del letto lì c'era lui.
Era appoggiato a un lato della porta, che mi guardava, perché compariva sempre nei momenti peggiori? per caso gli piaceva vedermi soffrire?sadico.

Puntai poi i miei occhi nei suoi, cercando di capire cosa si celava dietro quello sguardo.
<<Cosa vuoi? umiliarmi? beh fallo pure...>> parlai non ricevendo nessuna risposta <<Posso capire perché ti ostini a non parlarmi? ieri lo hai fatto, ora sei tornato col tuo stupido giochetto del silenzio?>> Continuavo a non ricevere risposta, iniziavo a perdere la pazienza.
<<Sei davvero patetico!>> gli urlai a pieni polmoni,alzando il capo e afcendo scorgere le lacrime che già bagnavano il mio viso.
<<Cavolo rispondi! giuro che->>
<<Cosa?>> parlò in segno di sfida grattandosi il mento, entrò definitivamente nella stanza e si chiuse la porta alle spalle, voleva farmi perdere la pazienza, era l'unica risposta plausibile.
<<Cosa vuoi da me? >> non ripose piuttosto continuava a fissarmi.
A grandi passi mi avvicinai a lui e presi ad urlargli contro <<Cosa cavolo vuoi da me?! eh?!>> presi a spintonarlo fino a fare entrare in contatto le sue spalle larghe con la superfice in legno della porta, mentre le lacrime continuavano a scorrere sul mio viso, il battito cardiaco accellerava, dopo vari minuti, mi accorsi che lui non stava reagendo piuttosto evitava di guardarmi, finché non alzai lo sguardo e lo intravidi a guardarmi, calai nuovamente lo sguardo e mi resi conto di quello che avevo fatto, gli avevo sbraitato contro e lui non aveva alzato neanche un dito, non aveva detto nulla per fermarmi, mi resi conto di quanto potessi far schifo a prendermela con lui per problemi in cui lui non era neanche coinvolto, lui non c'entrava nulla.
Mi sentì ancor più stupido quando senza pensarci, poggiai il capo sul suo petto e legai le mie braccia attorno al suo bacino, neanche in quel momento si mosse, anzi sembrò pietrificarsi.
<<Scusa...>> singhiozzai <<Sono stato uno stupido...>>continuai,non stavo ragionando lucidamente...ma rimasi comunque stretto a lui <<Scusa...>>continuai per un'altra manciata di secondi, mi staccai da lui e scivolai sul pavimento tenendo il peso sulle ginocchia, mi portai le mani al viso e rimasi li in silenzio e lui lì in piedi con le spalle appoggiate alla porta.

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