CAPITOLO 12

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"Ho paura"

                                                                                ELIO

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ELIO

Può sembrare così dannatamente stupido, ma aveva ricordato le mie caramelle preferite senza che io neanche glielo dicessi.

<<Caramelle a forma di delfino, giusto?>> fu questa la domanda, era imbarazzato a chiederlo, ma lo fece comunque, cercò di mantenere un tono duro ma ai miei occhi fallì miseramnete.
Sembrava stranamente addolcitosi, forse non tutti mi odiavano , forse c'era qualcuno che mi osservava, lui aveva notato una picolezza, una cosa futile, ma per me sembrò importare parecchio, aveva notato una cosa così stupida, ma apprezzai la sua "stupida" piccola attenzione.

<<Perché mi guardi così?>> domandò cercando di rimanere serio mentre mangiava patatine al formaggio e apriva una sprite, io continuai a fissarlo sbalordito stringendo il pacchetto di caramelle tra le mani.

<<Ares.>> richiamai la sua attenzione dopo poco <<Mh?>> domandò continuando a riempirsi la bocca di quelle patatine <<Posso farti delle domande? tu però dovrai rispondere con sincerità.>> domandai ricevendo poi la sua massima attenzione.
<<E va bene seccatura, ma ogni volta che rispondo, tu dovrai mangiare una caramella.>> passò a patti <<E va bene, allora, qual'è la tua bibita preferita?>>
<<Non si nota? >>
<<La sprite?>> lui annuì, così tentennando aprì la bustina e afferrai una caramella,la portai alla bocca lentamente sotto il suo sguardo attento, lo feci, e come se lui volesse disperatamente che io inghiotssi quella cosa, voleva vedermi mangiare quella caramlla, ma ero troppo stupido per capirne il perché di tutte quelle strane attenzioni.
<<Poi, cibo preferito?>>
<<Non ne ho uno.>>
<<Devi rispondermi per forza! non bararare.>> sbuffò e poi rispose <<Direi, che prima andavo matto per i muffin e il cioccolato bianco.>>
<<Non amo il cioccolato bianco ma ti farò passare i muffin.>> mangiai un'altra caramella senza che lui staccasse lo sguardo da me.
<<Animale preferito?>>
<<Cane.>> continuai a mangiare e a porre altre mille domande ricevendo sempre mille risposte.
<<Ora però tocca a me fare le domande.>> si mise a sedere poggiando la schiena sullo schinale del letto, io ero seduto di fronte a lui con le gambe incrociate, la sua stanza era davvero carina, accese anche i led colorati quando lo supplicai disperatamente di farlo, mi fece decidere persino il colore, scelsi il blu.
<<Cantante preferito?>> pose la prima domanda << Ce ne sono molti.>>
<<Parlamene.>> .
il mio cuore perse un battito, era la prima volta che qualcuno fosse interessato a sapere di me, e persino ad ascoltarmi.
<<Ti annoieresti.>> mi grattai il capo insicuro.
<<Non mi annoierò , te lo prometto.>> si sistemò più avanti, concedendomi tutta la sua attenzione.
<<E va bene...direi che mi piace ascoltare, harry styles e stephen sanchez, forse anche ed.sheeran,adoro la maggior parte delle loro canzoni,sai danno quel senso di tranquillità che pochi sanno dare nei propri testi... invece tu che genere ascolti?>>
<< Non ho un genere in realtà.>>
<<Secondo me sei un tipo da...the wekend, the neighbourhood e... aspetta com'è che si chiamavano, ehm, chase atlantic!>>
<<Conosco qualche canzone.>>
<<Hai qualche hobby? cosa ti piace fare?>>
<<Fare sport, andare in palestra.>>
<<Oh no! intendo qualcosa di rillassante, come fa a piacerti la palestra, insomma non è pesante?>> Mi stancai al solo pensiero della palestra.
<<Mi sfogo cosi, tu?>>
<<Leggere e ascoltare musica...io mi sfogo così.>> gli sorrisi.
<<Quindi odi lo sport?>>
<<Si, sono negato del tutto.>>trattenne un sorrisetto.
<<Ora non ti è venuto sonno?>> Domandai sbadigliando, lui annuì, ci guardammo entrambi negli occhi cercando di capire cosa fare, cosa dire.

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